Uomo politico romano. Nato intorno al 108 a. C. da famiglia patrizia, piuttosto povera, ambizioso, si fece notare durante la dittatura sillana. Poi, pretore nel 68, tentò invano per il 65 e per il 63 di [...] - che si era procurato le prove in una fase ancora embrionale dell'organizzazione della congiura - avuti i pieni poteri del senato, costrinse C. alla fuga, e fece arrestare gli altri capi; in questa occasione pronunciò le quattro Catilinarie. L'8 nov ...
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Imperatore romano dal 222 al 235 d. C. Nacque nel 208 in Arca Cesarea (Fenicia) da Gessio Marciano e da Giulia Mamea, venne a Roma quando il cugino Eliogabalo fu eletto imperatore, e quindi fu da lui adottato, [...] della nonna Giulia Mesa e della madre. Il governo di A. ha importanza per la restaurazione dell'autorità del senato, avvilita dal potere militare, e per le notevoli riforme introdotte in tutto l'ordinamento dello stato mettendo a profitto la ...
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Generale romano (n. 135 o 140 - m. 194); appartenente a famiglia di ordine equestre, entrò a far parte del senato (180 circa), poi (183) fu legato delle Tre Dacie, combattendo con successo contro i barbari, [...] e ottenne il riconoscimento delle province orientali. Ma in Occidente si impadroniva del potere Settimio Severo, che fu riconosciuto dal senato. P. si scontrò con le forze di lui, ma, indebolito dalla defezione di alcune legioni, dopo una prima grave ...
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Imperatore romano d'Occidente negli anni 455-456. Nato da nobile famiglia gallica, accompagnò Ezio nelle sue campagne e fu prefetto del pretorio in Gallia. Dall'usurpatore Petronio Massimo fu creato magister [...] imperatore ad Arles. Ricondotta la Pannonia sotto il dominio romano, venne a Roma dove fu riconosciuto collega di Marciano grande autorità specialmente dopo le vittorie sui Vandali, il senato lo dichiarò decaduto. A Piacenza A. fu sconfitto e ...
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Imperatore romano nel 238 d. C. Nacque nel 178 da famiglia patrizia. Fu più volte console e governatore di importanti province dell'Impero. Nel 238 fu uno dei venti senatori incaricati dell'amministrazione [...] dei suoi soldati, Pupieno tornò a Roma come un trionfatore; tra i due imperatori sorsero gelosie e sospetti che il Senato si sforzò invano di appianare. In una sommossa di pretoriani, i due imperatori, dopo 99 giorni di impero, furono crudelmente ...
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Imperatore romano d'Occidente (m. 461). Magister militum dell'imperatore Leone I, nel 457 fu acclamato imperatore d'Occidente dall'esercito a Ravenna e fu riconosciuto dal senato, ma non dall'imperatore [...] Leone. Tentò di risollevare le condizioni dell'Occidente, respinse dalle coste dell'Italia Meridionale un'incursione di predoni Vandali e in Gallia difese Arles contro i Visigoti; ma fu poi battuto dai ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] un Consiglio di Stato con poteri consultivi, mentre il Senato assumeva sempre più le funzioni di massimo organo giudiziario. su richiesta del principe Rostislao di Moravia, l’imperatore romano d’Oriente aveva inviato nella Grande Moravia i fratelli ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] 2020, alle elezioni per la composizione del Senato, secondo ramo del parlamento reintrodotto da riforme costituzionali stato scavato (fine 20° sec.) presso il Mons Claudianus un sito romano in cui è stato rinvenuto il maggior numero (oltre 9000) di ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] m. in metallo vile restò fino a Gallieno di competenza del Senato), permettendo l’adozione di un sistema bimetallico. La m. di un nuovo valore, il folle); per la prima volta l’Impero romano, in tutta la sua estensione, fece uso di una m. comune, ...
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Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla [...] nei suoi organi definitivi: Consiglio civico (con funzioni legislative) e Senato, che, formato dal pretore, da 12 giudici e giurati, divisa in due aree. Poco si conosce del periodo romano, ma certo non dovevano mancare notevoli edifici com’è provato ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senatorio
senatòrio agg. [dal lat. senatorius, der. di senator -oris «senatore»], letter. – Del senato; di senatore, dei senatori (quasi esclusivam. con riguardo al senato romano): grado, ordine s.; gravità senatoria. Nell’antica Roma, province...