Generale e uomo politico romano (Arpino 157 a. C. - Roma 86 a. C.); di famiglia contadina, riuscì con l'appoggio dei Cecilî Metelli a farsi strada; tribuno militare, questore, tribuno della plebe (119), [...] M. era venuto modificando profondamente la struttura dell'esercito romano, sia con innovazioni tecniche, sia, soprattutto, con una perciò al senato, ma subito dopo costretto a intervenire contro l'estremismo di costoro per mandato del senato medesimo. ...
Leggi Tutto
Uomo politico e umanista polacco (Skokówka 1542 - Zamość 1605); studiò alla Sorbona e a Strasburgo, ma determinanti nella sua formazione intellettuale furono gli anni trascorsi a Padova, dove studiò legge [...] con C. Sigonio; fu eletto nel 1563 (anno di pubblicazione della sua opera De Senatu Romano) rettore della "universitas iuristarum". Segnalato dal senato di Venezia, divenne (1565) segretario del re Sigismondo II Augusto, e in breve tempo si pose a ...
Leggi Tutto
Imperatore romano (Alba Pompeia 126 - Roma 193); nato da umile famiglia, fu console (suffetto 175, ordinario 192), proconsole dell'Africa, dove batté i Mauri (190), e prefetto di Roma. Ucciso Commodo (192), [...] , lo assassinarono dopo tre mesi di governo. n Un figlio omonimo, nato nel 180, fu insignito del titolo di Cesare dal senato, ma non dal padre, quando questi fu eletto imperatore; console suffetto nel 212, fu fatto sopprimere nello stesso anno da ...
Leggi Tutto
Uomo politico romano (fine sec. 2º a. C.); questore (104), tribuno della plebe (103 e 100), ebbe in quegli anni grande influenza in Roma sia appoggiando in un primo tempo Mario, sia favorendo l'elezione [...] l'anno 99 in cui S. si presentò candidato al tribunato, e Glaucia, incostituzionalmente, al consolato, avvennero gravi tumulti che il senato ordinò di reprimere. Fu lo stesso Mario, quale console, che assediò S. e i suoi nel Campidoglio: arresisi, S ...
Leggi Tutto
Imperatore romano (n. Cesarea, Mauretania, 164 d. C. - m. 218); nato da famiglia umilissima, fu nominato nel 213 prefetto del pretorio da Caracalla, di cui nel 217 causò la morte organizzando una congiura [...] in seguito alla quale fu proclamato imperatore dall'esercito e ottenne anche il riconoscimento del senato. Non si recò mai né a Roma né in Italia. Continuò tra il 217 e il 218 la guerra coi Parti, ma dopo la battaglia di Nisibi trattò la pace. La sua ...
Leggi Tutto
Imperatore romano (275-276 d. C.). Originario di Terni, pretendeva, ma erroneamente, di discendere dallo storico Tacito. Senatore e console (273), dopo l'interregno di due mesi seguito alla morte di Aureliano, [...] fu eletto imperatore dal senato su richiesta dell'esercito. Punì i responsabili della morte di Aureliano, riordinò la rete stradale, si rivolse contro gli Eruli e i Goti che saccheggiavano i territorî dell'Asia Minore; dopo averli battuti, affidò la ...
Leggi Tutto
Il governo esercitato da un principe; il territorio soggetto alla giurisdizione di un principe o di un sovrano assoluto.
Il p. dell’antica Roma
Con riferimento all’esperienza giuridico-politica di Roma [...] , procuratori, curatori), non soggetti in alcun modo al Senato, per il controllo dell’amministrazione di Roma, dell’Italia su scala locale.
Per i principi che procedevano all’elezione dell’imperatore nel Sacro Romano Impero ➔ elettori, principi. ...
Leggi Tutto
Tribuno della plebe romano (154-121 a.C.), figlio di Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 e nel 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l'Africano. Ideò leggi che miravano al ristabilimento della sovranità [...] attacchi decisivi che culminarono nella dichiarazione degli indovini che la colonia di Cartagine era infausta, sì che il senato propose l'abrogazione della legge relativa alla fondazione. G. si presentò a difenderla in Campidoglio il giorno della ...
Leggi Tutto
tribunato Nel diritto pubblico romano, denominazione di varie magistrature, le cui funzioni erano in origine in connessione con le tribù (➔). I tribuni della plebe erano i rappresentanti della parte plebea [...] delle sue funzioni, tra le quali venne addirittura ricompreso, a partire dalla metà del 3° sec., il diritto di convocare il senato. Un rigurgito rivoluzionario del t. si ebbe dapprima con i Gracchi (133-123 a.C.), poi con Saturnino e Glaucia (inizio ...
Leggi Tutto
Nel diritto pubblico romano, la più antica fra le magistrature minori, attestata dal 5° sec. a.C.: con l’introduzione del consolato, ciascuno dei 2 consoli ebbe come ausiliare un quaestor, in origine di [...] con l’aumento delle province, con la necessità di assegnare aiutanti a ogni governatore e anche per facilitare l’incremento del senato, nel quale si entrava dopo aver esercitato la carica di questore. Una lex Cornelia, di Silla, ne fissò il numero a ...
Leggi Tutto
senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senatorio
senatòrio agg. [dal lat. senatorius, der. di senator -oris «senatore»], letter. – Del senato; di senatore, dei senatori (quasi esclusivam. con riguardo al senato romano): grado, ordine s.; gravità senatoria. Nell’antica Roma, province...