ANNIBALDI, Riccardo
Vittorio De Donato
Figlio di Matteo A. "de militiis", visse nell'ultimo quarto del secolo XIII. La prima notizia che si riferisce a lui è del 1277 e riguarda un cambio con Giovanni [...] Roma 1778, p. 18; F. A. Vitale, Storia diplom. dei senatori di Roma..., I, Roma 1791, p. 206; L. Pompili Olivieri, Il Senatoromano nelle sette epoche di svariato governo, I, Roma 1886, p. 205; F. Savio, Gli Annibaldi di Roma, in Studi e docum. di ...
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BALDOLI, Silvestro (Silvester Aidolus o Baldolus; Silvestro Badoli)
Riccardo Capasso
Nato a Foligno da Giovanni Battista verso la metà del sec. XV, fu essenzialmente giureconsulto, anche se ricoprì delle [...] Roma,Roma 1778, p. 99; F. A. Vitale, Serie diplomatica de' Senatori di Roma,Roma 1791, pp. 486 s.; L. Pompili-Olivieri, Il Senatoromano, I,Roma 1886, p. 280; M. Faloci-Pulignani, S. B. da Foligno senatore di Roma, in Bollett. d. Soc. umbra di storia ...
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ANNIBALDI, Riccardo
Vittorio De Donato
Figlio di Tebaldo, fu podestà di Viterbo nel 1283 e nel 1284, succedendo in tale carica all'omonimo Riccardo Annibaldi figlio di Matteo. Fu poi senatore a Roma [...] , p. 21;F. A. Vitale, Storia diplomatica de' Senatori di Roma..., I, Roma 1791, pp. 201,210;L. Pompili Olivieri, Il Senatoromano nelle sette epoche di svariato governo, I, Roma 1886, pp. 203-208; F. Savio, Gli Annibaldi di Roma, in Studi e documenti ...
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Generale romano, triunviro, dittatore (Roma 100/102 - ivi 44 a. C.). Nato da nobile famiglia romana, fu bandito da Silla; prestò servizio nelle province dell'Asia Minore tra l'81 e il 78, fu questore nel [...] tenne la praefectura morum, dopo la vittoria di Munda ricevé dal Senato il titolo di imperator: questa somma di poteri civili e Gallia e l'avvio alla piena integrazione dei Galli nel mondo Romano (per es., esercito, vita pubblica), che fece di questo ...
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Imperatore romano (Italica, Betica, 53 d. C. - Selinunte, Cilicia, 117). Di famiglia senatoria (il padre fu console, governatore della Betica, prese parte alla guerra giudaica, fu console in Siria e Asia), [...] contempo di inviare a Roma assicurazioni di amicizia per il senato. A T., inoltre, è probabilmente da attribuire la , cercando però di rispettare i principî di giustizia del diritto romano, istruendo i giudici a non tener conto delle denunce anonime, ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] , volto rasato, in alcune è idealizzato. Molte statue gli furono erette a Roma, a Costantinopoli e altrove. ▭ In suo onore il senato decretò l'erezione di un arco di trionfo presso l'Anfiteatro Flavio. L'arco di C., tuttora esistente, il più ricco ...
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Storico greco (n. 200 circa - m. 120 circa a. C.). Venuto a Roma come ostaggio nel 168, legatosi quindi col circolo degli Scipioni, poi, dopo il 146, fu designato da Roma a provvedere all'assetto della [...] si giovò di storici di vario valore e tendenza, il romano Fabio Pittore, l'agrigentino e filocartaginese Filino per la prima sua struttura «mista» di monarchia (consoli), di aristocrazia (senato) e di democrazia (tribunato della plebe), secondo l' ...
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Imperatore romano (n. 42 a. C. - m. Capo Miseno 37 d. C.). Valente generale, pacificò la Germania e tenne sotto controllo la situazione in Pannonia e Dalmazia; adottato da Augusto nel 4 d.C., salì al trono [...] la morte del fratello Druso continuò l'opera di consolidamento del dominio romano in Germania, ciò che gli valse il trionfo e il consolato ( accentuare l'affermazione del potere imperiale rispetto al senato provocò, anche per l'asprezza e la tendenza ...
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Primo imperatore romano (Roma 63 a.C. - Nola 14 d.C.). Fondatore dell'Impero romano, la sua opera chiuse definitivamente la crisi della repubblica, ormai inadeguata a reggere lo stato attraverso l'oligarchia [...] Cleopatra manifestava il disegno di voler trasformare l'Impero romano in una monarchia orientale, dichiarò guerra a Cleopatra suo significato di onore e venerazione (non di culto), del quale il senato lo insignì nel 27. Nel 12 a. C. fu fatto pontefice ...
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Generale e uomo politico romano (n. 106 - m. 48 a. C.). A 17 anni partecipò col padre, il console Gn. Pompeo Strabone, alla guerra sociale, dalla parte di Silla, contro Mario e Cinna. Nell'81 trionfò a [...] politico e lasciò l'uno di fronte all'altro P. e Cesare, vincitore della Gallia. Contro quest'ultimo P. si appoggiava al senato e contava sulla forza della legalità, contestandogli il diritto di tenere la Gallia fino alla fine del 49 e di ambire da ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senatorio
senatòrio agg. [dal lat. senatorius, der. di senator -oris «senatore»], letter. – Del senato; di senatore, dei senatori (quasi esclusivam. con riguardo al senato romano): grado, ordine s.; gravità senatoria. Nell’antica Roma, province...