SENATO (Σύγαλητος, Senatus)
G. Forni
Personificazione del S. romano che assume due diversi aspetti nel mondo occidentale e in quello orientale, dovuti al genere della parola, maschile nell'uno, femminile [...] τοῦ ᾿Αρχείου τῆς ῾Ιστορίας τοῦ ῾Ελληνικοῦ Δικαίου, II, 1949; G. Forni, Ιερα e υεος Συνκλθτος. Un capitolo dimenticato nella storia del Senato Romano, in Mem. Acc. Lincei, VIII S., V, 1953, p. 49 ss.; B. Ashmole, A Lost Statue once in Thasos, in ...
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GERUSIA (Γερουσία)
A. Comotti
Personificazione del Senato delle città greche (v. anche boulè).
Appare come busto femminile laureato, talvolta velato, sul retto di monete autonome di Hierapolis Phrygiae [...] für Numismatik, xii, 1885, p. 340, tav. 14, 2.
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, I, col. 1629; G. Forni, ῾Ιερά e Θεὸς Σύγκλητος. Un capitolo dimenticato nella storia del Senato Romano, in Mem. Lincei, seie VIII, vol. V, fasc. 3, 1953, p. 49 ss. ...
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Architetto (Ciminna 1634 - Palermo 1714). Architetto del Senato di Palermo (chiesa del Salvatore, iniziata nel 1682, fontana del Garaffo, ecc.), scrisse Nuova pratica di prospettiva, la cui pubblicazione [...] fu curata da G. Di Miceli (1714-33) ...
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Architetto (Palermo 1702 - Milazzo 1769). Architetto primario del senato di Palermo, completò poi a Roma la sua educazione alla scuola di C. Fontana e sulle opere di G. L. Bernini e di F. Borromini. Nel [...] 1730 si stabilì a Catania, dove assunse la direzione della ricostruzione della città distrutta dal terremoto del 1693, curando in particolare l'inserimento degli edifici nel contesto urbano. Realizzò la ...
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Architetto e pittore (Trapani 1644 - Palermo 1730). Architetto del senato di Palermo (1707), lavorò soprattutto in quella città (chiesa dell'Olivella; soprastrutture della chiesa del Salvatore). Gli è [...] anche attribuita la facciata del duomo di Siracusa ...
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Architetto (n. 1561 - m. Palermo 1636). Come architetto del senato di Palermo dal 1602, segnò la città con i suoi interventi, esemplari del passaggio dal manierismo al barocco, al molo vecchio, alla Porta [...] Felice, ai Quattro Canti, ecc. Ristrutturò anche S. Maria di Valverde (1633) ...
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TACITO (M. Claudius Tacitus)
G. Panvini Rosati
Imperatore romano. Eletto dal Senato, di cui era princeps, verso la fine del 275, dopo la morte di Aureliano, all'età di 75 anni.
L'anno dopo, durante una [...] spedizione in Asia Minore, morì a Tiana in Cappadocia, ucciso forse da una congiura. Malalas (xii, p. 301) dice che era magro, calvo e di capelli corti. Le monete ci mostrano un viso grasso, dal naso piccolo, ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] l’età imperiale: d’ora in poi lo Stato romano avrà come centro la figura di un monarca e non più l’assemblea del senato e i comizi popolari.
Il compito cui Ottaviano, poi Augusto, attese nei primi anni del principato (27 a.C. - 14 d.C.) fu quello ...
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Architetto (Trapani 1684 - ivi 1754). Ecclesiastico, autodidatta, studiò Vitruvio e i teorici del Cinquecento, fu architetto del Senato di Trapani e poi ingegnere del Regno; scrisse l'Architetto pratico [...] (2 voll., Palermo 1726, 1750). La sua opera principale è la facciata della chiesa di S. Anna a Palermo, di forme superficialmente borrominiane. Da ricordare, inoltre, la Colonna dell'Immacolata, sempre ...
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Vedi BALBINO dell'anno: 1958 - 1994
BALBINO (D. Caelius Calvīnus Balbīznus)
V. Scrinari
Imperatore romano, acclamato dal Senato nel 238 d. C. alla morte di Gordiano I ed ucciso dopo pochi mesi dai pretoriani. [...] Nel 213 era stato console ordinario (Herod., vii, 10-12, viii; Balbinus). Il problema della sua iconografia è di soluzione recente e da essa anzi è stata chiarita anche la questione artistica. Nei ritratti ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senio
sènio s. m. [dal lat. senium, der. di senex «vecchio»], letter. ant. – Tarda vecchiaia, decrepitezza: la terza [etade] si chiama Senettute; la quarta si chiama Senio (Dante).