COSTANTINI, Toldo
Vera Lettere
Nacque a Serravalle (oggi Vittorio Veneto prov. di Treviso) nel 1576, come si deduce dal ritratto posto nell'edizione del 1648 del suo poema in cui si legge "anno aetatis [...] quando Galilei teneva in quella città le proprie lezioni.
In compenso abbondano le dediche ai potenti: al doge, al Senato veneziano e a Ferdinando granduca di Toscana, al quale - diceva - sarebbe bastato vibrare un "picciol raggio dal regio ciglio ...
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CAPPONI, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque a Porretta (Bologna) nel 1586 da Guidotto e da Pellegrina Berti: modenese per parte di madre e di origine fiorentina per ascendenza paterna. Compì i primi studi [...] consumato la sua esistenza, dava stimati responsi e veniva lautamente retribuito. Il 29 genn. 1627 fu nominato astrologo del Senato e gli fu assegnato l'incarico di compilare e pubblicare quel Lunario che aveva cominciato a redigere Antonio Cataldi ...
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CABACIO RALLO, Manilio
Manoussos Manoussacas
Nacque a Sparta verso il 1447, figlio unico di Tommasa Boccali e di Demetrio Cavakis Raul, noto copista di manoscritti greci, amico di Gemisto Pletone e [...] C., l'Apostolis poté prendere possesso finalmente dell'arcivescovado di Monemvasia.
Quest'accordo venne sancito dal papa ed in seguito dal Senato veneziano il 20 genn. 1524. Da ciò risulta che la lettera del Lascaris, scritta ad Arsenio nel mese di ...
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BENINCASA, Francesco Cinzio
Figlio di Stefano di Dionisio Benincasa, nacque forse a Cagli (Pesaro) intorno al 1450. Era il più grande di altri tre fratelli: Piergirolamo, Alessandro e Vincenzo. La famiglia, [...] ", che doveva operare nell'Adriatico contro le incursioni turche. Il 21 dic. 1502 fu invitato ufficialmente dal Senato veneziano a costruire due navi per conto della Repubblica. A Venezia egli successivamente riparò, quando, spaventato dal prepotere ...
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CASALI BENTIVOGLIO PALEOTTI, Gregorio Filippo Maria
Renzo Negri
Nacque a Bologna il 1° marzo 1721 dal senatore conte Mario Casali e dalla contessa Caterina Berò.
Trascorsa l'adolescenza e la prima giovinezza [...] Benedettina e Clementina, diventando di questa segretario nel 1759 e a lungo incaricato di redigere i nuovi statuti, sanzionati dal Senato il 28 giugno 1786. Nel 1776, per conseguite eredità, aggiunse al suo nome e cognome quelli di Filippo Maria ...
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BACCELLI, Alfredo
Gian Paolo Nitti
Figlio unico di Guido e di Amalia De' Cinque, nacque a Roma il 10 sett. 1863. Compì gli studi universitari di giurisprudenza e di lettere nell'università di Roma, [...] e comprendente, tra gli altri, G. Bertoni, S. Di Giacomo, F. Ercole, allora ministro della Educazione Nazionale, L. Federzoni, presidente del Senato, A. Panzini, C. Pascarella, F. Sapori e F. Torraca.
Morì a Roma il 13 sett. 1955.
Per un elenco degli ...
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BENEVELLO, Cesare Antonio Giuseppe Della Chiesa conte di
Narciso Nada
Nacque a Saluzzo il 13 nov. 1788 da Vincenzo Giuseppe dei conti di Cervignasco e di Benevello e da Filippa Solaro di Govone. Laureatosi [...] degli incisori…, Milano 1955. p. 70. I suoi interventi in Parlamento sono editi negli Atti del Parlamento subalpino. Discussioni del Senato del Regno, nei volumi riguardanti gli anni 1849-53. Ricordiamo ancora il bel profilo che di lui ci ha lasciato ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] si impegna a rispettare gli interessi di entrambi, considerato che in effetti il testo verrà letto alla presenza di membri del Senato, dell’esercito e della Chiesa. L’encomio, infatti, è a Bisanzio uno dei rari casi di genere letterario pubblico, con ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] e Viterbo, sono Todi, Pistoia, Narni e Orvieto), i formulari di lettere dirette al Comune capitolino, i frequenti riferimenti al Senato romano, che lasciano ritenere che G. si muovesse al seguito di podestà gravitanti su Roma, che nel primo Duecento ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] soldati nel clamore della battaglia gridavano: "Miles, Roma! miles imperator!". Una vittoria che, sulla scorta della tradizione, il senato e il popolo romano decretavano ai vincitori, mentre questi a loro volta portavano in trionfo i trofei catturati ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale responsabile della sua politica estera e...
senio
sènio s. m. [dal lat. senium, der. di senex «vecchio»], letter. ant. – Tarda vecchiaia, decrepitezza: la terza [etade] si chiama Senettute; la quarta si chiama Senio (Dante).