Ferry, Jules-Francois-Camille
Ferry, Jules-François-Camille
Politico francese (Saint-Dié, Puy-de-Dôme, 1832-Parigi 1893). Repubblicano, fu oppositore di Napoleone III. Durante la Terza repubblica, come [...] ; 1883-85), promosse i primi insediamenti dell’impero coloniale francese: istituì il protettorato sulla Tunisia e sul Madagascar, avviò la conquista dell’Africa occidentale ed equatoriale e dell’Indocina. Senatore dal 1891, fu ucciso in un attentato ...
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Patriota (Prato 1808 - ivi 1880). Avvocato, di principî repubblicani, collaboratore dell'Alba nel 1847, tentò invano nel 1848 di instaurare un governo repubblicano a Modena. Ministro della Giustizia nel [...] fu poi triunviro del governo provvisorio toscano e per l'opposizione di Guerrazzi non riuscì a far proclamare la repubblica. Emigrato con la Restaurazione e condannato in contumacia all'ergastolo, tornò in Toscana dopo la caduta del dominio lorenese ...
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Uomo politico francese (Foix 1828 - Parigi 1923), nipote di Louis-Claude. Ingegnere minerario, dopo il 1870 ebbe parte di primo piano nella vita politica francese: collaboratore di Gambetta nel 1870-71, [...] senatore nel 1876, ministro dei Lavori pubblici (1877-79), fu poi più volte ministro degli Esteri, della Guerra e presidente del politica laicista, favorì l'avvicinamento dei cattolici alla repubblica. Accademico di Francia nel 1890, lasciò numerosi ...
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Antico istituto romano (comune ai popoli latini) che regolava la vacanza del magistrato supremo (del re nel regime monarchico, dei due consoli in quello repubblicano). Durante la monarchia, di cinque in [...] durante la repubblica si aveva i. in caso sia di scomparsa sia di assenza di entrambi i consoli; un senatore patrizio hanno particolare rilievo i tre i. verificatisi dopo la morte dell’ultimo Jagellone, Sigismondo Augusto (1572), la fuga improvvisa ...
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Famiglia veneziana, venuta, secondo alcuni genealogisti, dalla Francia (Molines), secondo altri da Mantova (il ramo del Molin Rosso) e da Acri (il ramo del Molin d'Oro). Dal sec. 15º dette alla repubblica [...] costituzionale dello stato durante i tumulti scoppiati nel 1499 in seguito a gravi fallimenti. Nel sec. 17º ebbe anche un doge, Francesco (v.). Sono pure da ricordare Domenico, amico e collaboratore di P. Sarpi, e il senatore Gerolamo Ascanio ...
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Ecclesiastico (n. Parigi 1800 - m. forse Rouen o Parigi 1883). Vescovo di Carcassonne (1847), appoggiò la dittatura di Napoleone III, di cui fu confidente; vescovo di Évreux (1854), arcivescovo di Rouen [...] (1858), cardinale e senatore (1863), difese i diritti della Chiesa e il potere temporale, anche criticando il governo. Sotto la Terza Repubblica si mantenne fedele al bonapartismo, pur mostrandosi conciliante verso il potere civile. ...
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Uomo politico (Citran, Gironda, 1805 - Pecq 1867). Figlio di Louis; fortemente ostile alla monarchia di luglio, fu uno dei capi del partito legittimista, che cercò però di indurre a riconoscere il principio [...] della sovranità popolare. Aderì alla repubblica nel 1848 (deputato alla Costituente e alla Legislativa), e, successivamente, anche al Secondo Impero (senatore dal 1852). ...
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VACHEROT, Étienne
Delio Cantimori
Filosofo e uomo politico francese, nato a Langres il 29 luglio 1809, morto a Parigi il 28 luglio 1897. Fu scolaro del Cousin, e sotto l'influenza di questi scrisse [...] ) gli valse un processo e un anno di carcere. Partecipò attivamente alla cosa pubblica nei primi anni della terza repubblica, che lo aveva nominato senatore a vita. Ma si andò sempre più alienando dalla politica dei compagni di partito, favorendo il ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] il 25 aprile 1928 al senatore Filippo Crispolti, fresco presidente della Federazione bancaria italiana. In truffa, cit., è interamente dedicato a dimostrare questa tesi.
183 «la Repubblica», 19 settembre 1982.
184 Si veda G.F. Mennella, V. Riva ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] più, poté favorire la fortuna della propria famiglia. Il fratello Roffredo diveniva senatore di Roma per il 1291- ), pp. 149-174; G. Fornaseri [G. Falco], La Santa Romana Repubblica, Napoli 1942, pp. 281-315; F. Bock, Reichsidee und Nationalstaaten, ...
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senatore
senatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. senator -oris (lat. tardo senatrix -icis), der. di senatus «senato»]. – 1. Membro del senato, in genere: i s. romani; s. del regno, della repubblica; essere fatto, eletto s.; s. per elezione, per...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...