Statista (Filadelfia 1792 - ivi 1864), figlio di Alexander James. Senatore (1831), fu ministro degli USA a Pietroburgo dal 1837 al 1839. Tornato in patria, fu eletto (1844-49) vicepresidente degli Stati [...] Uniti. Nel 1846, presidente del senato, pur essendo protezionista, votò contro le tariffe protettive. Ambasciatore a Londra (1856-61), vi condusse i negoziati che portarono alla Convenzione D.-Clarendon ...
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Uomo politico paraguaiano (Caraguatay 1861 - Asunción 1938). Liberale, fu senatore nel 1895, vicepresidente con B. Ferreira, e alla caduta di questo (1908) occupò la presidenza. Fece costruire telegrafi, [...] creò nuove "intendenze"; dopo aver represso alcune sommosse, venne sostituito (1910) da M. Gondra. Fu di nuovo presidente provvisorio nel 1912, durante il periodo d'anarchia che culminò con la morte di ...
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Industriale italiano (San Saturnino, Moneglia, 1876 - Torino 1964); ingegnere, senatore del regno, cavaliere del lavoro. Fondò (1905) la Cartiera di Verzuolo L. Burgo e C. Costruì impianti idroelettrici [...] in Piemonte e una fabbrica di cellulosa in Austria. Attraverso l'incorporazione di diverse società minori, realizzò poi l'ampliamento della cartiera che nel 1924 assunse la denominazione (Cartiera Burgo ...
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Letterato (Venezia 1525 - ivi 1585). Studiò a Padova; fu senatore e membro del Consiglio dei Dieci. Tradusse alcuni Dialoghi di Platone e commentò tre canzoni del Petrarca. Si ricorda specialmente per [...] una raccolta di 36 scialbe e retoriche novelle, le Sei giornate (1567), che si fingono raccontate in sei giorni da "sei giovani scolari" nello studio padovano nell'estate del 1542. L'opera è ispirata a ...
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Scrittore e diplomatico argentino (Buenos Aires 1878 - Nizza 1951); senatore (1913), negli ultimi anni della sua vita rappresentò l'Argentina in qualità di ambasciatore nel Messico (1946-48), nel Nicaragua [...] (1948-49) e a Cuba (1949-50); si adoperò sempre per l'alleanza di tutti gli stati dell'America Latina e fu tra i più fieri critici dell'imperialismo statunitense nel subcontinente. Pubblicò poesie (Poesías ...
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Figlia (n. 892 circa - m. prima del 937) del senatore romano Teofilatto e di Teodora. Dopo una relazione con papa Sergio III, sposò, intorno al 915, Alberico I marchese di Spoleto e di Camerino, aumentando [...] il potere della sua famiglia che già controllava la vita politica romana e la scelta dei pontefici. Dopo la morte del padre e del marito, volle consolidare la propria posizione sposando Guido di Toscana ...
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CASALI, Gregorio
Claudio Mutini
Nacque a Bologna nel 1652 dal senatore Mario Ignazio e dalla contessa Ippolita Bentivoglio. La nobiltà della madre e il prestigio del padre dovettero procurargli un'infanzia [...] di Luigi XIV Re di Francia, mentre risale al 1705 una inedita "Cantata per l'Accademia dei Gelati tenuta in casa del Senatore Conte Alamanno Isolani il 5 gennaio 1705" (cfr. Fantuzzi). A questo punto della sua attività il C. doveva essere abbastanza ...
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Nobile fiorentino (n. 1472 - m. 1543); Clemente VII lo nominò senatore di Roma; fu quindi (1530) gonfaloniere a Firenze, poi membro del Consiglio dei Quarantotto. ...
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Uomo politico (Firenze 1820 - ivi 1906), esponente della destra toscana, senatore dal 1860, ministro delle Finanze (1867-69), condusse una politica di drastica riduzione del disavanzo dello stato introducendo, [...] fra l'altro, l'imposta sul macinato (1868) ...
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Uomo politico milanese (Milano 1460 circa - ivi 1508). Consigliere e senatore del ducato di Milano, si oppose alla chiamata dei Francesi in Italia da parte di Ludovico il Moro; donde la sua inimicizia [...] col duca. Sposò Maddalena di Brandeburgo ...
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senatore
senatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. senator -oris (lat. tardo senatrix -icis), der. di senatus «senato»]. – 1. Membro del senato, in genere: i s. romani; s. del regno, della repubblica; essere fatto, eletto s.; s. per elezione, per...