ORAZIO Flacco, Quinto (Q. Horatius Flaccus)
Gino FUNAIOLI
Ferdinando NERI
I termini della sua vita vanno dall'8 dicembre del 65 al 27 novembre dell'8 a. C. Sono 57 anni dei più agitati e decisivi [...] ai singoli carmi sulla persona del destinatario, sul metro, sul contenuto. I segni della sua lettura sono vasti, da Ovidio a Seneca, a Frontone, da Lattanzio a Prudenzio, a Sidonio Apollinare. I dotti lo studiano e lo interpretano fin dal sec. I d ...
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TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; [...] come il Giasone della Medea e il Menelao dell'Oreste. Nel teatro elisabettiano, per contro sotto l'influsso del tiranno di Seneca e del principe di Machiavelli (secondo il travisamento protestante) l'eroe tragico per eccellenza fu un malvagio, o un ...
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BELTRAMI, Achille
Piero Treves
Nato a Brescia il 4 ott. 1868, frequentò la scuola media nella sua città, dai monumenti di questa e dalle sue tradizioni storiche derivando ispirazione allo studio dell'antichità [...] a Lucilio. Pur impegnato a individuare i fondamenti strutturali del genere prosastico in Cicerone e in due critici severissimi di Seneca, quali Quintiliano e Frontone, il B. di questi autori e della loro prosa e attività ebbe sempre un concetto ...
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Pozzi, Elisabetta
Pózzi, Elisabetta. – Attrice teatrale (n. Genova 1955). Ha frequentato la scuola del Teatro stabile di Genova debuttando nel 1976 a fianco di Giorgio Albertazzi, con il quale ha recitato [...] 2003) di G. Ritzos, Ecuba (2006) di Euripide, Medea (2009) di Euripide, Cassandra, o del tempo divorato (2011) da Seneca, Eschilo, Euripide, J. Baudrillard, ed Elektra (2011) di H. von Hofmannsthal. Oltre ad aver recitato in vari testi shakespeariani ...
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slacciarsi
Bruno Basile
Solo in If XII 22 Qual è quel toro che si slaccia in quella / c'ha ricevuto già 'i colpo mortale, / che gir non sa, ma qua e là saltella, / vid'io lo Minotauro, dove la forma [...] strofico delle fonti classiche a cui D. fece riferimento: Virgilio (Aen. II 223 ss. " Qualis mugitus, fugit cum saucius aram / taurus et incertam excussit cervice securim ") o Seneca (Oed. 341 " Taurus, duos perpessus ictus huc et huc dubius ruit "). ...
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Uomo di stato e umanista olandese (Amsterdam 1522 - Gouda 1590); per aver favorito la rivolta contro il regime spagnolo, fu arrestato (1567) e l'anno dopo costretto all'esilio. Tornato in patria dopo la [...] l'arte di vivere bene", 1586), di spirito stoico-cristiano. Tradusse il De officiis di Cicerone (1561), il De beneficiis di Seneca (1561), il De consolatione philosophiae di Boezio (1585) e, da una versione latina, i primi 12 libri dell'Odissea (De ...
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MUSSATO, Albertino
Manlio Torquato Dazzi
Uomo politico, soldato, storico e poeta preumanista, nacque in Padova nel 1261 da Giovanni Cavalerio, banditore del comune, probabilmente figlio d'Alberto Mussio, [...] del coro fanno del popolo una dramatis persona. L'allegoria è contro Cane in difesa della libertà padovana. Modello è Seneca, ma la sincerità piena di passione ne fa un'opera altamente personale. Priva di mitologia, è ugualmente distante dai misteri ...
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Basinio di Vincenzo nacque a Vezzano (Parma) nel 1424. Frequentò la scuola di Vittorino a Mantova, dove trovò anche Teodoro Gaza, stabilitosi colà sin dal 1442. Sotto questi due maestri formò la sua cultura [...] 1925).
Bibl.: F. Ferri, La giovinezza di un poeta (Basinio), Rimini 1914; id., Una contesa di tre umanisti: Basinio, Porcellio e Seneca, Pavia 1920; V. Zabughin, Vergilio nel Rinasc. ital., I, Bologna 1921, pp. 287-93, 312-15; B. Soldati, La poesia ...
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Figliuolo dell'ebreo convertito Paolo di Santa Maria, vescovo di Burgos, gli successe in quella diocesi (1435). Fu consigliere del re Giovanni II e suo ambasciatore in diversi paesi, ed emerse fra i padri [...] re di Spagna, imperatori romani, re di Francia, papi, vescovi di Burgos, ecc., che ebbe molta fortuna. Tradusse Seneca, Cicerone e Quinto Curzio. Completò la versione del De casibus virorum illustrium (Cayda de Príncipipes) del Boccaccio, che aveva ...
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RABIRIO (Rabirius)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Fiorì negli ultimi decennî precedenti l'era volgare. Ovidio (Pont., IV, 16, 5) lo dice poeta di grande eloquenza; Velleio Patercolo (II, 36, 3) lo [...] I frammenti con il suo nome sono costituiti da cinque versi ed emistichi tra i quali una sentenza di Antonio sconfitto, citata da Seneca (De benef., VI, 3, 1): Hoc habeo quodcumque dedi, "non ho più che ciò che ho dato".
Edizioni:W. Morel, Fragmenta ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...