legge
Anche nella concezione dantesca, la l. assume il valore di ‛ principio normativo ' dell'ordine universale, dell'ordinamento civile ed ecclesiastico e del comportamento dei singoli. L'unica definizione [...]
In Mn II V 2-4 D. recupera tale nozione sulla base dell'autorità di Cicerone (Inv. I XXXVIII 68), e di Seneca (De Quatuor virtutibus, per cui v. Martino di Bracara De Formula honestae vitae V 1): si... cuiuslibet sotietatis finis est comune sotiorum ...
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CARANDINI, Nicolò
Giovanni Ferrara
Nacque il 6 dic. 1895 a Como, da Francesco, marchese di Sarzano, allora nella carriera prefettizia, e da Amalia Callery Cigna Santi.
Il padre, Francesco (1858-1946), [...] a Lucilio" nella limpida e chiara trad. di N. C., in Corriere della Sera, 2 genn. 1972; L. Firpo, La versione di C., Fuga di Seneca, in La Stampa, 15 apr. 1972; G. Ferrara, L'amico del Marchi, in Il Mondo, 31 marzo 1972; F. Gabrieli, Ricordo di N. C ...
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Vedi MENANDRO dell'anno: 1961 - 1995
MENANDRO (Μένανδρος, Menander)
L. Laurenzi
Il maggiore poeta (343? - 291 a. C.) della Commedia Nuova greca, amatissimo dagli antichi. Aristofane di Bisanzio l'aveva [...] e con Esiodo, poeta georgico. Ma né la legge delle doppie erme, né l'identificazione con Esiodo dello Pseudo-Seneca sono dimostrate. Non è probativo neppure un secondo argomento, che cioè la pettinatura del tipo ritrattistico che esaminiamo, sia ...
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sacrato
Alessandro Niccoli
È usato come sinonimo di " sacro ", e perciò è riferito a cose più o meno intimamente connesse con il culto reso alla divinità o con i misteri della religione. L'identità [...] e Pg I 80, dove Virgilio, rivolgendosi all'Uticense, lo chiama santo petto; in entrambi i passi, infatti, fonte di D. è Seneca Ep VII 5 dove, sempre a proposito di Catone, ricorre la locuzione " o sacrum pectus ".
Ha valore di participio e significa ...
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luce zodiacale
Claudio Censori
Debole chiarore a forma di ventaglio che si osserva sulla volta celeste in corrispondenza della fascia dello Zodiaco dopo il crepuscolo serale da gennaio ad aprile (specialmente [...] nel mondo occidentale: forse a esso si accenna, ma in maniera assai vaga, in alcuni scritti di Aristotele e di Seneca. Fu Gian Domenico Cassini, nel 1693, a fornire la prima descrizione precisa della luce zodiacale e ad ascriverla, correttamente ...
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Scrittore danese (Copenaghen 1929 - ivi 2001). Di formazione filosofica e di vastissimi interessi, fu direttore di periodici letterarî, curatore di collane editoriali e traduttore, soprattutto dal tedesco. [...] Andersen; Oprør fra midten "Rivolta dal centro", 1978, in collab. con N. I. Meyer e K. H. Petersen), pubblicò anche numerose monografie (su Seneca, Schopenhauer, Kafka, ecc.) e due volumi di diarî (Tilløb "Scatto", 1988; Forløb "Avanzamento", 1990). ...
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Gasparino di Pietrobono (oriundo di Barzizza, paesello del Bergamasco, donde il suo doppio cognome, ora Barzizius, ora Bergomensis o Pergamensis) era, nel 1430, senio iam confectus; perciò la sua nascita, [...] per correggere le gravi deformazioni dell'uso medievale, e un curioso lessico etimologico del dialetto bergamasco. Commentò le epistole di Seneca a Lucilio, le supposte epistole a S. Paolo e il De officiis di Cicerone; ma le maggiori cure, che resero ...
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MAZZOCCHI, Virgilio
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Civita Castellana (Viterbo) il 22 luglio 1597 e ivi morto il 3 ottobre 1646. Fratello minore di Domenico (v. sopra), da lui apprese l'arte musicale, [...] al teatro Barberini nel 1639, è il primo importante saggio di opera comica. Musicò i cori della ,Troade di Seneca e della tragedia latina Crispo (Roma 1628). Numerose composizioni sacre sono state pubblicate a Roma dal Grignani tra il 1640 ...
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. Si chiamava così, in Roma, l'udienza accordata dal principe, pubblica o privata. Questa era detta admissio interiori ed anche secretum. Speciali cerimonieri distribuivano le persone ammesse alle udienze [...] passò dalle case private agli uffici dei consoli, dei magistrati e di quanti rivestivano pubbliche cariche. Secondo la testimonianza di Seneca (Benef., 34) furono C. Gracco e Livio Druso fra i primi a stabilire i tre gradi di udienze, quelle private ...
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NICETA di Smirne
V. D. F.
Fu l'innovatore della nuova sofistica asiatica del sec. I d. C., e ottenne ai suoi tempi grande rinomanza sia nell'oratoria forense, sia in quella sofistica. Senza possedere [...] ed è ricordato anche nel dialogo su gli oratori di Tacito (XV, 3); ma non può essere identificato col N. di cui Seneca il retore riferisce alcuni frammenti. Per le medesime doti del nostro N. si rese famoso anche il suo scolaro Scopeliano.
Bibl.: E ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...