GRONOW, Johann Friedrich (Johaitnes Fredericus Gronovius)
G. I. Hoogewerff
Filologo, nato a Amburgo il 5 settembre 1611, morto a Leida il 20 dicembre 1671. Dopo i suoi studî di giurisprudenza e lettere [...] la stampa la Naturalis Historia di Plinio "ex hereditate Cornelii Schrevelii" (1669). La scoperta del codice fiorentino delle tragedie di Seneca l'indusse allo studio critico anche dei poeti latini, fra cui Fedro e Marziale. Abbiamo del G. anche un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se la tragedia spagnola cinquecentesca tenta, pur nella costante ricerca di innovazione, [...] 1562 il protestante Jean de la Taille porta in scena al collegio di Reims Saül le furieux.
Il teatro di Seneca, il cui influsso era già evidente nella Cléopâtre di Jodelle, condiziona profondamente l’articolazione del linguaggio tragico per tutta la ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] . Alla scuola egli dedicò infatti la sua migliore attività.
Sappiamo che nel 1408 tenne a Padova un corso sulle Epistolae di Seneca; nel 1412 lesse le orazioni di Cicerone, giovandosi tra l'altro di un commento di Antonio Loschi; e un'altra volta ...
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GUAIFERIO
Mariano Dell'Omo
Fonte primaria per ricerche biografiche sul monaco e letterato cassinese G. è la Historia Normannorum di Amato di Montecassino, conosciuta solo grazie a un volgarizzamento [...] nel Mezzogiorno longobardo. L'esempio di S. Massimo di Salerno, Napoli 1973, pp. 76, 213; D. Nardo, I dialoghi di Seneca a Montecassino, in Atti e memorie dell'Accademia patavina di scienze, lettere e arti, classe di scienze morali, LXXXVI (1973-74 ...
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PIETRO da Mantova
Giuseppe Gardoni
PIETRO da Mantova (Petrus de Mantua, Petrus Mantuanus, Petrus Alboinis de Mantua, Petrus Alboini Mantuanus). – Nacque da Giovanni attorno alla metà del Trecento, con [...] . Zimmermann, Berlin-New York 1974, pp. 155-170; T.E. James, A fragment of an exposition of the First Letter of Seneca to Lucilius attributed to Peter of Mantua, in Philosophy and humanism. Renaissanxe essays in honor of Paul Oskar Kristeller, a cura ...
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Nibia, Martino Paolo (Nibbia)
Gianvito Resta
Commentatore di D. (Novara 1432 - forse Parma 1483), più noto sotto lo pseudonimo umanistico di Nidobeato. Esercitò la funzione di precettore di Guglielmo [...] N. rispetta l'interpretazione del Lana, rilevante è invece l'apporto di umanisticamente compiaciute citazioni di auctores (Orazio, Giovenale, Seneca), laddove il testo dantesco poteva offrirne l'occasione. Ancora più rilevante è l'opera dell'editore ...
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Poeta nederlandese (Colonia 1587 - Amsterdam 1679). V. che può essere considerato come il maggiore poeta dei Paesi Bassi, autore inizialmente di liriche d'occasione, poi di poemi didascalici, trovò nella [...] delle camere di retorica; in seguito V. subì l'influenza di G. du Bartas, per trovare poi ispirazione nei classici (Seneca, Sofocle, Euripide, di cui tradusse le opere). Tra i drammi, scritti in versi alessandrini e suddivisi in cinque atti ...
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Nacque a Venezia nel 1411 dalla nota famiglia patrizia (v. sopra). Discepolo di Vittorino da Feltre a Mantova, si recò poi a Roma presso lo zio cardinale Antonio Correr, che lo indusse a vestire l'abito [...] il Correr, diciottenne, sceneggiò la truce leggenda di Tereo e Progne, ricalcando con una certa arte il Thyestes di Seneca.
Bibl.: P. Degli Agostini, Istoria degli scrittori viniziani, I, Venezia 1752, p. 108; W. Cloetta, Beitr. z. Litteraturgesch ...
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situazione. - Chiamata Κύρνος dai Greci, Corsica dai Latini, è questa la più piccola e più settentrionale delle tre maggiori isole che chiudono il Mar Tirreno (Sicilia, Sardegna, Corsica), ma geograficamente [...] amaro, ritenuto medicamentoso, bestiame e schiavi. Come la Sardegna, la Corsica serviva per luogo di esilio e di relegazione. Vi fu relegato Seneca dal 41 al 49. I Còrsi entrarono a far parte di speciali coorti composte di Liguri e Còrsi o di Sardi e ...
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Potente popolazione brettone, abitante il centro della Gran Bretagna. Il suo dominio si estendeva sino al vallum Antoninum e comprendeva la parte meridionale del Northumberland, le contee di Cumberland, [...] e 4716: deo Berganti). Una frazione dei Briganti si era stabilita sulla punta sud-est dell'Irlanda, nella contea di Wexford (Tolom., II, 2, 8).
Fonti: Tac., Agric., 17; Ann., XII, 32; Hist., III, 45; Iuven., XIV, 196; Seneca, Apocoloc., 12, 28 segg. ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...