MASCARDI, Agostino
Eraldo Bellini
– Nacque a Sarzana il 2 sett. 1590 da Alderano, giurista di qualche nome e auditore di Rota a Lucca e a Bologna, e da Faustina de’ Nobili.
Proseguendo una consolidata [...] uno scambio epistolare tra Luca Assarino e il M. di rilevante interesse nella ricostruzione della polemica tra ciceroniani e senechisti).
Richiamato a Nizza dal cardinale Maurizio agli inizi del 1640, ormai debilitato dal male, il M. fece ben presto ...
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MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] del tacitismo europeo, sviluppando questioni storiche e politiche con l'apporto di un'ampia erudizione (oltre a Tacito, soprattutto Seneca, il cui studio il M. approfondì grazie a un'altra conoscenza senese, Ettore Nini, e Plutarco). Nella prefazione ...
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CORTESI, Alessandro (Alessandro Tommaso)
Gianni Ballistreri
Nacque probabilmente intorno al 1460 a San Gimignano, da Antonio, scrittore apostolico, e da Tita Aldobrandini.
La data di nascita, proposta [...] e il Platina, prefetto della Biblioteca Vaticana, da cui il 28 marzo 1479 prese in prestito un manoscritto delle tragedie di Seneca, che restituì un mese dopo (Bertola, p. 18).
Del pieno inserimento del C. nell'ambiente umanistico romano rende ...
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FALCONIERI, Ignazio
Renata De Lorenzo
Nacque il 16 febbr. 1755 a Lecce o nella vicina Monteroni, secondogenito di Alessandro e di Teresa Brizio Lucesani, di antica e ricca famiglia borghese. Avviato [...] il Saggio di poesie latine, italiane e greche colla traduzione della famosa tragedia delle Donne troiane di Lucio Anneo Seneca, dedicato al canonico della cattedrale di Nola, Nicola Rainone. All'opera il F. aveva premesso una canzonetta che accennava ...
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QUINTILIANO (M. Fabius Quintilianus)
G. Becatti
Nato a Calagurris (Calahorra) in Spagna, intorno al 35 d. C., venne a Roma, dove già suo padre aveva insegnato eloquenza, e studiò con i retori Eprio Marcello, [...] , ripudiando ogni sfoggio, ogni esuberanza, ogni sottigliezza, ogni virtuosismo a cui avevano abituato gli imitatori di Seneca, ritornando ad un ideale classico. Alla critica della decadenza dell'oratoria contemporanea contenuta nel suo primo lavoro ...
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QUATRARIO, Giovanni
Lisa Ciccone
QUATRARIO, Giovanni. – Ultimo degli otto figli di Nicola di Bartolomeo, nacque a Sulmona nel 1337 da una delle più nobili famiglie della città, fautrice della politica [...] ebbe modo di conoscere Coluccio Salutati, con il quale dialogò nello stesso anno, tramite missiva, relativamente ad alcuni passi di Seneca, e con il quale avrebbe poi avuto un ulteriore contatto epistolare nel 1399.
Nel 1381 la regina Giovanna fu ...
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Imperatore romano (Roma 121 d. C. - Vindobona o Sirmio 180). Figlio di Marco Annio Vero e di Domizia Lucilla, alla morte del padre fu adottato dall'avo paterno Marco Annio Vero, che si occupò della sua [...] del mondo di M. A., che è quella del tardo stoicismo, principalmente rappresentato, oltre che dallo stesso M. A., da Seneca e da Epitteto. Il pensiero di M. A., che dipende più direttamente da quest'ultimo, è tutto permeato dall'ideale dell ...
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PUBLILIO Siro
Francesco Arnaldi
Schiavo, forse di origine antiochena, fu portato in Italia, dove con la sua bellezza e il suo spirito riuscì a conquistarsi la cultura e la libertà. Divenne così autore [...] , circa 700 senarî giambici o settenarî trocaici, resti di una raccolta alquanto più ampia in ordine alfabetico, che i due Seneca conobbero e citarono, giuntici attraverso varie redazioni contenenti ora l'uno ora l'altro gruppo di versi.
Bibl.: M ...
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LA TAILLE, Jean de
Ferdinando Neri
Poeta drammatico francese, nato circa il 1533, morto dopo il 1607. Risentì fin da giovine l'influsso della scuola poetica del Ronsard. Immischiato, dal 1562, nelle [...] in duello il fidanzato della sorella. Le due tragedie bibliche sono le sue cose migliori: sebbene risentano dell'imitazione di Seneca, la prima ispirazione del poeta è da cercare nelle guerre religiose che dilaniavano il suo paese.
Bibl.: R. Lebègue ...
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femminismo
Per filosofie del femminismo si intende la pluralità di teorizzazioni e pratiche che vanno dalle prime formulazioni del prefemminismo, agli studi sulla costruzione del genere (➔), al pensiero [...] e in tali ambiti negli Stati Uniti e in Gran Bretagna è entrato in uso il termine alla metà dell’Ottocento (Dichiarazione di Seneca Falls, USA, 1848). Soprattutto nelle aree anglo-americana ed europea, in cui affonda le sue radici, il f. è studiato e ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...