La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] di Cesare nella Pro Ligario, Pro rege Deiotaro, Pro Marcello), accanto alle lodi di luoghi (Manil. 27-48); anche Seneca ricorse alla tecnica panegiristica nel De clementia dedicato a Nerone. Occasioni di lode potevano essere anche brevi componimenti ...
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Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] ammirazione del Seicento, si convertì alla robustezza e alla semplicità del nuovo stile. Dai poeti e dagli oratori si volse a Seneca, che lesse per intero, ad Epitteto, ad Arriano, e s'illuse per breve - finché l'acerbissimo dolore per la morte della ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] più appassionate e fantasiose, più spregiudicate e più pittoresche o drammatiche: l'Ovidio delle Metamorfosi e delle Eroidi, il Seneca tragico, Apuleio. Umana dunque, e non rettorica, mondana e popolare, anche nelle forme (la prosa di romanzo e l ...
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MAIO, Giuniano
Angela Maria Caracciolo Aricò
Nacque intorno al 1430 a Napoli, dove visse fino alla morte.
Di nobile famiglia, del "seggio" di Montagna, fu allievo di Antonio Calcillo e a sua volta fu [...] la citazione di un avvenimento tratto dalla storia recente. Le fonti menzionate sono soprattutto l'Etica di Aristotele, Cicerone e Seneca. Lo stile si presenta piuttosto faticoso, con una prosa in cui vive "un impasto di dialetto e latino con una ...
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CONTI (Quintianus Stoa), Giovanni Francesco
Roberto Ricciardi
Nacque verso la fine del 1484 a Quinzano d'Oglio, nei pressi di Brescia, da Giovanni, originario di Gandino, un paese del Bergamasco, e [...] lectoreni" il C. ritiene necessario scusarsi se non - ha raggiunto il culmine dell'altezza tragica, ossia l'artificiosità di Seneca (del quale egli riprende la predilezione per le situazioni cupamente drammatiche e per il macabro, la compiacenza dell ...
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FACINO, Galeazzo, detto il Pontico
Gino Pistilli
Nacque a Padova da Conte intorno al 1458, come si desume da un carme latino scritto nel 1478-80, in cui dice di aver appena raggiunto i vent'anni.
Il [...] e conservata a Venezia (Marciano lat. XIV, 112 [= 4283]), nella quale l'autore dibatte sull'eventuale esistenza di due Seneca, l'uno poeta e l'altro filosofo, e sottopone l'intera questione al giudizio del famoso umanista Giovanni Aurelio Augurelli e ...
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ANGUILLARA, Giovanni Andrea dell'
Claudio Mutini
Nacque a Sutri intorno al 1517, come si deduce da un capitolo autobiografico indirizzato al card. C. Madruzzo.
Incerta è anche la famiglia cui l'A. appartenne, [...] era stata composta quattro anni prima: Edipo tragedia di Gio. Andrea dell'Anguillara, Padova 1556), opaca imitazione di Sofocle e Seneca.
Da questo periodo l'A. considera la traduzione dell'Eneide come il compito più alto della sua poesia, l'opera ...
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GUASCO, Francesco Eugenio
Cesare Preti
Nacque ad Alessandria il 3 nov. 1725 da Guarnerio Lorenzo, marchese di Castelletto d'Erro, e da Maria Violante Turinetti, dei conti di Perego. Secondo di quattro [...] alla morte. Poté così dedicarsi interamente ai prediletti studi classici, stampando anche un'edizione della Apocolokyntosis di Seneca (Ludus in mortem Claudii Caesaris a F.E. Guasco illustratus, Vercellis 1787); soprattutto, però, iniziò un'intensa ...
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LUDOVICO da Fabriano (Ludovico di ser Romano)
Anna Falcioni
Nacque con ogni probabilità verso il 1335, a Fabriano, da ser Romano di Benincasa di Pucciolo, notaio e funzionario comunale, come si ricava [...] filologico tutta la tradizione manoscritta e le fonti classiche e moderne riprese da L. (in particolare Virgilio, la Bibbia, Seneca, Cicerone, Salutati, i testi giuridici), offre un'agevole e aggiornata chiave di lettura del testo, la cui presenza ...
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CIMA, Antonio
Piero Treves
Nato a Valmadrera (Como) da Carlo e da Angelica Rossi il 29 nov. 1854, naturalmente partecipò dei frutti, del retaggio, dei propositi e degl'impegni della coeva cultura lombarda, [...] e quindi corresse nel proprio commento monumentale. Con lo stesso metodo, proposito e stile scrisse il C. Intorno alle tragedie di Seneca (in Riv. fil., XXXII [1904], pp. 237-259) e le pur lodate memorie Latragedia romana "Octavia" e gli "Annali" di ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...