Umanista e uomo politico (Arezzo 1370 - Firenze 1444). Segretario apostolico a Roma, con qualche breve interruzione, dal 1405 al 1415; autorevolissimo cancelliere della Repubblica fiorentina dal 1427 alla [...] morte. Lasciò eleganti e precise traduzioni latine di Demostene, Eschine, Senofonte, Plutarco, Platone, Aristotele, ecc. Difese il volgare nei Dialogi ad Petrum Paulum Istrum; scrisse un'importante Vita di Dante e una del Petrarca; e in volgare ...
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GANDINO, Marcantonio
Delfina Giovannozzi
Appartenente alla nobile famiglia dei Gandino (o Gandini) di Treviso, Marcantonio - fratello di Pietro, frate minore osservante con il nome di fra Bonaventura [...] , nella "Collana istorica greca", a Verona tra il 1736 e il 1737; essa conteneva, oltre alla traduzione delle opere di Senofonte, una biografia dell'autore scritta dal G., quattro tavole di geografia di Cristoforo Cellario, e la Storia di G. Gemisto ...
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Scrittore (Parigi 1772 - Véretz, Indre-et-Loire, 1825). Ufficiale napoleonico, partecipò alle campagne del Reno e d'Italia, studiando, nelle pause, la letteratura greca e il mondo classico (inizio della [...] traduzione di Dafni e Cloe di Longo Sofista, versione di due trattati di Senofonte). Scoprì in un codice della Laurenziana di Firenze un passo inedito di Longo Sofista. Sotto la Restaurazione, ritiratosi in campagna, diede sfogo all'asprezza del ...
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simposio La seconda parte del banchetto dei Greci e dei Romani, nella quale i commensali bevevano seguendo la prescrizione del simposiarca (il rex convivii dei Romani), cantavano carmi conviviali (σκόλια), [...] . come genere letterario, di cui tra i primi esempi abbiamo i dialoghi di Platone e di Senofonte che portano questo nome. Da Platone e Senofonte derivano i modelli alla letteratura conviviale posteriore, in cui resta essenziale il dialogo; e fiorisce ...
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Umanista tedesco, il cui cognome originario era Liebhard (Bamberga 1500 - Lipsia 1574); prof. di latino al ginnasio di Norimberga (1520), quindi di greco nelle univ. di Tubinga (1535) e Lipsia (1541); [...] nel 1530 collaborò con Melantone alla redazione della Confessio Augustana. La sua notorietà è legata soprattutto alla traduzione del De re equestri di Senofonte, ma è ricordato anche per numerose, importanti edizioni di classici greci e latini. ...
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Scrittore greco della prima metà del 4º sec. a. C., cui va attribuito il trattatello sull'arte dell'assedio, falsamente attribuito, nel codice laurenziano che lo conserva, a Eliano. L'opera di E., che [...] sarebbe il più antico scrittore di materie militari, comprendeva però parecchi libri: Cinea, generale di Pirro, ne aveva fatto un riassunto. Non va identificato con l'Enea di Stinfalo ricordato da Senofonte. ...
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Umanista (Udine 1489 - Roma 1552), figlio di Gregorio (v. Amasei). Fu lettore nello Studio bolognese (1513-20), in quello padovano (1520-24), di nuovo a Bologna (1524-44) e infine alla Sapienza di Roma [...] De latinae linguae usu retinendo, pronunziate a Bologna nel 1529 e a cui dovette soprattutto la sua fama, difese l'uso del latino contro quello del volgare nelle opere letterarie, pubblicò versioni latine di classici greci (Senofonte, Pausania). ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] : la corte. Il B. poté così mettere a frutto il suo tirocinio umanistico: Virgilio ed Erodoto, Cornelio e Senofonte, Apuleio e Luciano, assimilati direttamente, fuori dello schermo deformante dei vari "romanzi" dell'antichità, tornano nel poema ...
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Nella Grecia antica, canto corale celebrativo di azioni insigni. In Pindaro è equivalente a epinicio per una vittoria agonale, ma fu detto e. anche il canto conviviale laudativo a solo, più breve, che [...] Isocrate con l’Elena e col Busiride, mentre con l’Evagora dà il primo esempio d’e. di un contemporaneo in prosa. Senofonte lo imita con l’Agesilao e a quei modelli si ispirò Teopompo con gli e. di Mausolo, Filippo, Alessandro. L’e. prosastico ...
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Letterato (Siena 1508 - ivi 1578). Ammesso giovanissimo nell'Accademia degli Intronati, intorno al 1540 fu a Padova, dove tenne un corso di filosofia morale da cui trasse argomento per il trattato Della [...] 1549), pubblicò nel 1539 il vivace Dialogo della bella creanza delle donne, noto anche come La Raffaella. Tradusse Virgilio, Senofonte, Ovidio e Aristotele; le sue Annotazioni nel libro della Poetica d'Aristotele (1575) ebbero una certa influenza sui ...
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parasanga
paraṡanga s. f. [dal lat. tardo parasanga, gr. παρασάγγης, di origine iranica; cfr. pers. mod. farsang]. – Unità di misura di lunghezza della Persia antica, corrispondente a 6300 m secondo Erodoto, a 5940 m secondo Senofonte: fatto...
apologia
apologìa s. f. [dal lat. tardo apologĭa, gr. ἀπολογία «difesa», comp. di ἀπό (per indicare allontanamento) e -λογία «-logia»]. – 1. Propr., il discorso in propria difesa che, secondo la procedura attica, l’accusato pronunciava personalmente:...