GUARNA, Andrea
Stefano Simoncini
Nacque probabilmente a Cremona in una data imprecisata nella seconda metà del Quattrocento. In base agli scarni dati di cui disponiamo non è possibile avanzare un'ipotesi [...] sensibilità filologica -, e interessi più aggiornati, quali la codificazione, la divulgazione, la mnemotecnica allegorica, il ricorso alla satira come strumento ambiguo di ad Angelo Colocci del 1529 in uno con il dedicatario Johann Goritz e con ...
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RICCA-SALERNO, Giuseppe
Riccardo Faucci
RICCA-SALERNO, Giuseppe. – Nacque a San Fratello (Messina) il 20 settembre 1849, da Paolo, medico, e da Giuseppa Salerno; assunse i cognomi di entrambi i genitori, [...] sul tema, compresa quella di Karl Marx, di cui accoglie la distinzione fra capitale come strumento necessario per la produzione e pure avrebbe consentito la sua profonda sensibilità sociale, a precisi progetti di riforma fiscale. Così il programma ...
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FORTUNATI, Paolo
Guido Melis
Nacque a Talmassons, in Friuli, il 26 apr. 1906, da Ettore, maestro elementare e poi segretario comunale, e da Elda Battistella, maestra elementare.
Di famiglia non agiata [...] In quell'ambito affinò la sua sensibilità verso i problemi sociali e, su impulso soprattutto del Pietra e di A. De Polzer, specializzò i originali strumenti istituzionali di questa complessa politica, che il F. cercò, in quegli anni, di porre all ...
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NORCHIATI, Giovanni
Franco Pignatti
NORCHIATI (Narchiati), Giovanni. – Nacque a Poggibonsi, nei pressi di Siena ma in territorio fiorentino, all’inizio del XVI secolo, da Michele di Giovanni; il nome [...] dato di fatto irremovibile da cui prendere le mosse.
Fu questa sensibilità ai uno dei quali di Niccolò Martelli, sono in Firenze, Biblioteca nazionale, II.IV.1, cc. 56r, 57r (quello di oltre a una Fabrica degli strumentidi tutte l’arti, che è ...
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GAMBUZZI, Carlo
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 26 ag. 1837 da Pasquale e Maria Carolina Landolfi. Il padre, direttore della fabbrica dei tabacchi napoletana, volle che i gesuiti lo educassero [...] maturare maggiore sensibilità ai problemi sociali e una più profonda coscienza delle potenzialità di un forte Luca, di cui fece ben presto un formidabile strumentodi propaganda rivoluzionaria, oltre che il luogo di discussione e di confronto delle ...
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TOSI, Luigi
Paolo Cozzo
– Nacque a Busto Arsizio il 6 luglio 1763.
Avviato dalla facoltosa famiglia alla carriera ecclesiastica, negli anni giovanili frequentò il collegio somasco di Lugano. Dopo un [...] , nonché fungere da strumentodi formazione di un clero che, oltre preparazione teologica, manifestavano una sensibilità rigorista e filogiansenista che li uno fra i più stretti collaboratori di Tosi) furono celebrate il 18 dicembre nel duomo di ...
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MIRABELLI, Antonio
Fausto Giordano
– Nacque a Calvizzano presso Napoli il 21 febbr. 1812 da Domenico e da Maria Anna De Criscio, discendenti entrambi da nobile famiglia. Iniziò gli studi nel seminario [...] italiano.
Insegnò nel seminario di Salerno prima di aprire uno studio privato in Napoli però registrata anche la sua sensibilità per i valori di contenuto veicolati dai testi. Lo strumento espressivo è stato per lo più giudicato come il persistere di ...
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DIEDO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito dei cinque figli maschi di Andrea di Girolamo, del ramo a S. Fosca, e di Laura Raimondi, figlia naturale di Giovanni Antonio di Fantino, nacque a Venezia [...] allorché dovette sostenere uno sbarco turco, che però fu respinto. Così, quando successe la battaglia di Lepanto, o sensibilità dimostrata nell'accomunare vincitori e vinti alla luce di essa vuol essere una sorta distrumento per misurare le "case ...
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MELCARNE, Girolamo (Girolamo Montesardo)
Cesare Corsi
– Nacque a Montesardo di Alessano, oggi in provincia di Lecce, intorno al 1580. Il suo vero nome compare solo occasionalmente in alcune registrazioni [...] in cui lo strumento si stava diffondendo universalmente a scapito del liuto, perdendo la sua iniziale connotazione popolare; una fortuna che coincide anche con l’affermarsi di una nuova sensibilità per l’accordalità e per uno sviluppo verticale più ...
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GRASSI, Ernesto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Milano il 2 maggio 1902 da Giovanni Battista e da Caterina Luce. Compì gli studi nella città natale, dove fu allievo di P. Martinetti ed entrò in contatto [...] il linguaggio costituisce un tutt'uno con la realtà: non ne fa un oggetto di rappresentazione distaccata, come suggerisce l'immagine cartesiana della razionalità, ma ne è da una parte espressione e dall'altra strumento per padroneggiarla. La priorità ...
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sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la facoltà di un essere vivente di conoscere...
strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...