CONDULMER, Francesco
Achille Olivieri
Nacque a Venezia, da Simone, attorno al 1390, qualora si assuma la tradizione che, "iuvenis" ancora, lo ritrae, a Verona, alla scuola dello zio Gabriele Condulmer, [...] nell'ambito di una sensibilitàdi corte.
Arcivescovo di Besançon di Firenze, fondato il 23 marzo 1436, uno dei momenti salienti di quella riforma istituzionale del clero che il Papato va perseguendo, e di cui il C. diviene un essenziale strumentodi ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] di un Ranke o di un Leo o di un Hurter in antitesi al razionalismo francese testimonia in lui la presenza di una sensibilità dic. 1846 un potente strumentodi controllo della realizzazione del sull'onda anche diuno stile di vita disinvolto che lo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lorenzo Mossa
Irene Stolzi
Quella di Lorenzo Mossa fu, nel panorama scientifico italiano della prima metà del Novecento, la voce eterodossa di un giuscommercialista che, soprattutto attraverso i riferimenti [...] morte, quella di Mossa fu la tempra diuno studioso infaticabile statuali ma anche come fondamentale strumentodi lavoro per la scienza del (p. 111), avrebbe potuto vivere una vita più sensibile agli ideali sociali se, alla caduta del fascismo, ...
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CESSI, Roberto
Paolo Preto
Nacque a Rovigo il 20 ag. 1885 da Riccardo e da Clementina Moretti; dalla sua terra natale, già profondamente segnata dalle lotte contadine per un più giusto e civile assetto [...] di altre scuole, ma comunque orgogliosa di un suo "fiero isolamento" giustamente rivalutato da uno storico della sensibilitàdi edizioni di fonti medievali e moderne, sempre accurate e precise, destinate a rimanere strumento indispensabile di lavoro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico Finzi
Irene Stolzi
Civilista raffinato e rigoroso, Enrico Finzi è stato un interprete originale delle esigenze di rinnovamento dogmatico emerse anche in Italia nel primo cinquantennio del Novecento. [...] strumento giuridico, della sua inabdicabile funzione didiuno spazio privato che non appariva più garantito nella propria intangibilità ma che, al contrario, riusciva a essere difeso solo attraverso un facere, attraverso un'attività sensibile ...
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PAOLA Malatesta Gonzaga, prima marchesa di Mantova
Isabella Lazzarini
PAOLA Malatesta Gonzaga (Paola Agnese), prima marchesa di Mantova.– Nacque da Malatesta di Pandolfo Malatesta di Pesaro e da Elisabetta [...] molti anni, nonostante unostrumento notarile venisse rogato a Mantova il 23 aprile 1410 al fine di testimoniarne lo sperato pagamento biografia di episodi che disegnano di lei il ritratto di una educatrice sensibile e attenta e di una donna di ...
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DE' NOBILI (Cherea), Francesco
Giovanna Romei
Nacque a Lucca e fu attivo nella prima metà dei sec. XVI: le scarne notizie biografiche coincidono con quelle riguardanti la professione di attore, vissuta [...] sua il 31 genn. 1496 la Comedia di Danae. A ribadire la sensibilità e il gusto per gli avvenimenti spettacolari dei di nuovo interprete a palazzo ducale di una "comedieta" con "baletti" e "uno cavallo contrafato con la pelle che parea vivo", strumento ...
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MACCHIA, Giovanni
Enrico Guaraldo
Nacque a Trani il 14 nov. 1912 da Vito, presidente di corte d'assise, e Giuseppina Francavilla.
Trascorse l'infanzia in una famiglia numerosa: ai figli nati da queste [...] era bello agli occhi del M. anzitutto perché costituiva uno splendido gioco, unostrumentodi piacere ancor prima che d'arte: quando, nel restituendolo come eroe negativo, che anticipa la sensibilità romantica. Tuttavia, Don Giovanni è anche eroe ...
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CASAREGI, Giuseppe Lorenzo Maria
Vito Piergiovanni
Nacque a Genova il 9 ag. 1670 da Giandomenico, in una famiglia non iscritta nel Libro d'oro della nobiltà genovese.
Dell'attività di Giandomenico fornisce [...] una ulteriore riprova della sua sensibilità e del suo atteggiamento di disponibilità quasi didattica nei confronti della di alcuni capitoli, la banalità, ma che pone nelle mani degli operatori del diritto, anch'essi modesti nella media, unostrumento ...
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PIAZZA, Martino
Mauro Pavesi
PIAZZA, Martino. – Nacque con ogni probabilità a Lodi tra il 1475 e il 1480. Suo padre Gian Giacomo, era esponente di una facoltosa famiglia soprannominata dei Toccagni, [...] volta) interpretata con una sensibilità arguta e spigolosa, non priva di influssi zenaliani. Tratti analoghi 1511, quando unostrumento notarile ne attesta il pagamento di un livello perpetuo in un territorio campestre già di pertinenza della famiglia ...
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sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la facoltà di un essere vivente di conoscere...
strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...