DELLEANI, Lorenzo
Maria Flora Giubilei
Terzo figlio di Agostino, "misuratore competente" nel Corpo reale del genio civile, e di Maddalena Billotti, nacque a Pollone Biellese il 17 genn. 1840. Iniziò [...] gli studi presso il collegio di Saint-Jean-de-Maurienne, dove rivelò una particolare sensibilità per la musica e lo strumento del violino; sarà uno zio materno, Pietro Antonio Billotti (1792-1878), a stimolare il suo interesse per la pittura (pittore ...
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Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] di transito per la Spagna e uno per gli Stati Uniti, pensò di della realtà, ma anche strumento in grado di interpretare in profondità il sensibilità umana, non consente soltanto di vedere in profondità, ma di vedere qualcosa di nuovo. Il montaggio, di ...
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Kitano, Takeshi
Giona Antonio Nazzaro
Regista, sceneggiatore, montatore, attore cinematografico e presentatore televisivo giapponese, nato a Tokyo il 18 gennaio 1948. Si è affermato come regista grazie [...] Azuma, instancabile e taciturno camminatore e strumentodi un'ineludibile pulsione di morte: pur essendo collegabile al genere sensibilità il mondo dell'infanzia in Kikujirō no natsu (1999; L'estate di Kikujiro) in cui emergono le influenze di Jerry ...
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Violista russo (n. Rostov 1953), uno dei massimi interpreti dello strumento per sensibilità e magistrale dominio dell'arco. Molti autori contemporanei hanno scritto per lui nuove composizioni, incrementando [...] così il repertorio per viola. Parallelamente all'attività solistica, B. dirige l'orchestra dei Solisti di Mosca, da lui fondata nel 1986. Dal 2002 B. è direttore dell'Orchestra Sinfonica "Nuova Russia". ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] luglio 1578. Rodolfo II si preoccupava però di non urtare la sensibilità dei principi protestanti dell'Impero, tanto che strumento fu comunque il tribunale del S. Uffizio, come dimostrano i tredici imputati condannati alla pubblica abiura - e unodi ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] amante dei cavalli e delle giostre. Di certo non è colto, al più sensibile alle lusinghe dei letterati e a strumentodi ricatto e di ritorsione per trattenerlo da ulteriori giravolte. Ma è proprio questo che la "marchesana", a ciò "inducta dal duca di ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] o parere sulle ordinazioni anglicane. Per il primo il G. accettò di curare uno studio per la Revue anglo-romaine del 1895-96 (pp. 481- del G. quale segretario di Stato, nella quale è difficile distinguere la sensibilità del giurista da quella del ...
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BARTOLOMEO da Capua
Ingeborg Walter
Maura Piccialuti
Appartenente a un'antica famiglia capuana di giuristi, nacque a Capua il 24 ag. 1248 da Andrea, avvocato fiscale sotto Federico II di Hohenstaufen [...] otto figli, di cui uno, Giacomo, fu associato al padre nella carica di protonotaro nel 1, 52) si fanno strumento per la soluzione di problemi concreti.
È particolarmente felice sensibilità lessicale e grammaticale (91- 35, in Meijers).
Ci restano di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Franco Venturi
Adriano Viarengo
Franco Venturi è stato lo storico italiano della seconda metà del Novecento di maggior rilievo internazionale, tanto per i suoi studi sulla Russia dell’Ottocento, tra [...] vi innestava un’acuta sensibilità politica. La sua in Piemonte dopo il ’48 (1959), uno studio su Herzen e, soprattutto, dal dialogo di «Istorija SSSR», su temi come quello della libertà nelle rivoluzioni russe e del marxismo-leninismo quale strumento ...
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CIAMPINI, Giovanni Giustino
Silvia Grassi Fiorentino
Nacque a Roma il 13 apr. 1633 da Antonio, cittadino romano originario della Valtellina, e da Margherita Taglietti. Avviato agli studi giuridici dal [...] avevano anticipato nel primo numero, uno spazio per riferire "delle sperienze funzione che esso esercitò come strumento dei gruppi intellettuali che ruotavano spirito dell'erudito di cose sacre. Egli non mostra alcuna sensibilità ai problemi posti ...
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sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la facoltà di un essere vivente di conoscere...
strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...