DE RUGGIERO, Roberto
Achille De Nitto
Nacque a Roma, terzo di quattro figli, il 21 luglio 1875 da Ettore, professore di antichità classiche nell'università, di famiglia borghese napoletana, e da Eloisa [...] sensibilità del giurista e non del filologo, né tantomeno al gusto dell'erudito. Esse si ricollegano al bisogno di Penserà la pratica giurisprudenza a dirci, quando che sia, se l'uno o l'altro obbligo etico sia stato ormai attratto nella sfera del ...
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GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] F. Neri, L. Bartolini e altri in uno scandalo, presto tacitato, relativo all'appalto del strumento tecnico per attuare la politica didi riforme, non di utopie, non riuscì a unire alla concreta sensibilità per i fatti una prospettiva di analisi di ...
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CALANDRINI, Scipione
Michele Luzzati
Figlio illegittimo di Giuliano di Filippo, nacque, probabilmente a Lucca, intorno al 1540. Sebbene abbia avuto qualche rapporto con i congiunti di legittimi natali, [...] affermazione dell'idea di tolleranza. In realtà uomini come il C. puntavano sulla coesistenza delle due fedi come strumento per l' urtare la sensibilità dei fedeli cui dirigeva il suo scritto. Soltanto a Bernardino Ochino si muove l'appunto di aver ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] importante strumentodidi professore di diritto - oltre che di economia -, dal 1838 in uno studio da lui stesso aperto e dal 1842 nello studio didi integrare con la filosofia del diritto le sue trattazioni giuridiche e da una forte sensibilità ...
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FOGGINI, Pier Francesco
Marina Caffiero
Nacque a Firenze il 2 apr. 1713 da Giovanni Battista, scultore e architetto; non si conosce il nome della madre. All'età di dodici anni entrò nel seminario arcivescovile [...] le Novelle letterarie divennero eco e strumento della discussione teologica e morale, probabilmente a torto, come dotato di una sensibilità meno moderna, più clericale , dunque, la sua non estraneità a uno dei filoni nuovi del mutamento della cultura ...
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EVANGELISTI, Franco
Daniela Tortora
Nacque a Roma il 21 genn. 1926 da Enea e Fernanda Vercelli. Trascorse l'infanzia nella città natale, ove compì studi liceali e s'iscrisse nel 1945 alla facoltà di [...] ritagliare per sé uno spazio assai significativo di un tardo epigonismo; la composizione elettronica e l'acquisizione di una nuova sensibilità musicale al fine di ), 2, pp. 411 s.; Musica mediante strumenti elettronici, in Cultura e scuola, XI (1972 ...
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COCCO-ORTU, Francesco
Giuseppe Serri
Nacque a Benetutti (Nuoro) il 19 ott. 1842 dal magistrato Giuseppe Cocco-Mulas e da Berta Ortu-Mereu. Studiò in un istituto calasanziano a Cagliari, poi a Oristano; [...] giurisprudenza nel 1863. In città aprì uno studio legale con Gavino Fara, , anche una particolare attenzione e sensibilità per i difficili problemi sociali del uso di tutti quegli strumentidi pressione sull'elettorato che gli uomini di governo ...
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LUPI, Luigi Alessandro
Calogero Farinella
Nacque a Genova nel 1752. Le uniche informazioni sulla famiglia riguardano il nome del padre, Pietro, e l'esistenza di almeno una sorella. Della formazione [...] di redigere un piano di pubblica istruzione; è pure di quei mesi un Discorso( al Consiglio dei Sessanta sulla stampa, subito pubblicato (Genova 1798).
Più che essere strumento non commune unisce una sensibilità ed una delicatezza di spirito che fa le ...
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CENNI, Enrico
Fulvio Tessitore
Nacque il 20 nov. 1825 a Vallo della Lucania (Salerno) da Giovanni, sottointendente della provincia, e Marianna Bottino. Trasferito il padre, come intendente a Catanzaro, [...] disensibilità per le antiche ambizioni di città egemoni, se è residuo di antiquate non indipendentemente dalla evoluzione storica dell'uno e dell'altro istituto, il del bene nel suum (quale strumento della difesa di se stessi) implica, nel rapporto ...
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BORINO, Giovan Battista
Ottorino Bertolini
Nato l'8 dic. 1881 a Palestro (Pavia) da Vincenzo e da Maria Facchini, entrò nell'oratorio di Valdocco (Torino) nel 1892; qui divenne salesiano (come due dei [...] sensibilità del B. per i problemi didi osservazioni e rilievi sul libro del Palmarocchi, ebbe il merito di proporre per la prima volta in termini espliciti come "naturale per uno studioso distrumento d'informazione. Il B. pensò anche a un momento di ...
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sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la facoltà di un essere vivente di conoscere...
strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...