PETRILLI, Giuseppe
Daniela Felisini
PETRILLI, Giuseppe. – Nacque a Napoli il 24 marzo 1913, dall’avvocato Michele e da Anna Pellegrino, secondo di quattro figli.
Durante la sua infanzia la famiglia [...] Lazzati; ebbe così modo di maturare una specifica sensibilità verso le tematiche sociali.
Dal di quello sul Fondo sociale europeo (maggio 1960) – destinato a divenire uno dei principali strumenti comunitari per il sostegno all’occupazione – di ...
Leggi Tutto
DELLEANI, Lorenzo
Maria Flora Giubilei
Terzo figlio di Agostino, "misuratore competente" nel Corpo reale del genio civile, e di Maddalena Billotti, nacque a Pollone Biellese il 17 genn. 1840. Iniziò [...] gli studi presso il collegio di Saint-Jean-de-Maurienne, dove rivelò una particolare sensibilità per la musica e lo strumento del violino; sarà uno zio materno, Pietro Antonio Billotti (1792-1878), a stimolare il suo interesse per la pittura (pittore ...
Leggi Tutto
GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] luglio 1578. Rodolfo II si preoccupava però di non urtare la sensibilità dei principi protestanti dell'Impero, tanto che strumento fu comunque il tribunale del S. Uffizio, come dimostrano i tredici imputati condannati alla pubblica abiura - e unodi ...
Leggi Tutto
GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] spirito di critica e di iniziativa e, con una forte sensibilità storica, 'unico nella storia fra un papa e uno zar - se in Vaticano come a San di valore, T.P. Gizzi. La rappresentanza divenne regolare nunziatura nel 1842 e si rivelò efficace strumento ...
Leggi Tutto
FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] amante dei cavalli e delle giostre. Di certo non è colto, al più sensibile alle lusinghe dei letterati e a strumentodi ricatto e di ritorsione per trattenerlo da ulteriori giravolte. Ma è proprio questo che la "marchesana", a ciò "inducta dal duca di ...
Leggi Tutto
GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] o parere sulle ordinazioni anglicane. Per il primo il G. accettò di curare uno studio per la Revue anglo-romaine del 1895-96 (pp. 481- del G. quale segretario di Stato, nella quale è difficile distinguere la sensibilità del giurista da quella del ...
Leggi Tutto
BARTOLOMEO da Capua
Ingeborg Walter
Maura Piccialuti
Appartenente a un'antica famiglia capuana di giuristi, nacque a Capua il 24 ag. 1248 da Andrea, avvocato fiscale sotto Federico II di Hohenstaufen [...] otto figli, di cui uno, Giacomo, fu associato al padre nella carica di protonotaro nel 1, 52) si fanno strumento per la soluzione di problemi concreti.
È particolarmente felice sensibilità lessicale e grammaticale (91- 35, in Meijers).
Ci restano di ...
Leggi Tutto
CIAMPINI, Giovanni Giustino
Silvia Grassi Fiorentino
Nacque a Roma il 13 apr. 1633 da Antonio, cittadino romano originario della Valtellina, e da Margherita Taglietti. Avviato agli studi giuridici dal [...] avevano anticipato nel primo numero, uno spazio per riferire "delle sperienze funzione che esso esercitò come strumento dei gruppi intellettuali che ruotavano spirito dell'erudito di cose sacre. Egli non mostra alcuna sensibilità ai problemi posti ...
Leggi Tutto
DE RUGGIERO, Roberto
Achille De Nitto
Nacque a Roma, terzo di quattro figli, il 21 luglio 1875 da Ettore, professore di antichità classiche nell'università, di famiglia borghese napoletana, e da Eloisa [...] sensibilità del giurista e non del filologo, né tantomeno al gusto dell'erudito. Esse si ricollegano al bisogno di Penserà la pratica giurisprudenza a dirci, quando che sia, se l'uno o l'altro obbligo etico sia stato ormai attratto nella sfera del ...
Leggi Tutto
GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] F. Neri, L. Bartolini e altri in uno scandalo, presto tacitato, relativo all'appalto del strumento tecnico per attuare la politica didi riforme, non di utopie, non riuscì a unire alla concreta sensibilità per i fatti una prospettiva di analisi di ...
Leggi Tutto
sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la facoltà di un essere vivente di conoscere...
strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...