GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] luglio 1578. Rodolfo II si preoccupava però di non urtare la sensibilità dei principi protestanti dell'Impero, tanto che strumento fu comunque il tribunale del S. Uffizio, come dimostrano i tredici imputati condannati alla pubblica abiura - e unodi ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] spirito di critica e di iniziativa e, con una forte sensibilità storica, 'unico nella storia fra un papa e uno zar - se in Vaticano come a San di valore, T.P. Gizzi. La rappresentanza divenne regolare nunziatura nel 1842 e si rivelò efficace strumento ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] amante dei cavalli e delle giostre. Di certo non è colto, al più sensibile alle lusinghe dei letterati e a strumentodi ricatto e di ritorsione per trattenerlo da ulteriori giravolte. Ma è proprio questo che la "marchesana", a ciò "inducta dal duca di ...
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BARTOLOMEO da Capua
Ingeborg Walter
Maura Piccialuti
Appartenente a un'antica famiglia capuana di giuristi, nacque a Capua il 24 ag. 1248 da Andrea, avvocato fiscale sotto Federico II di Hohenstaufen [...] otto figli, di cui uno, Giacomo, fu associato al padre nella carica di protonotaro nel 1, 52) si fanno strumento per la soluzione di problemi concreti.
È particolarmente felice sensibilità lessicale e grammaticale (91- 35, in Meijers).
Ci restano di ...
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GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] F. Neri, L. Bartolini e altri in uno scandalo, presto tacitato, relativo all'appalto del strumento tecnico per attuare la politica didi riforme, non di utopie, non riuscì a unire alla concreta sensibilità per i fatti una prospettiva di analisi di ...
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COCCO-ORTU, Francesco
Giuseppe Serri
Nacque a Benetutti (Nuoro) il 19 ott. 1842 dal magistrato Giuseppe Cocco-Mulas e da Berta Ortu-Mereu. Studiò in un istituto calasanziano a Cagliari, poi a Oristano; [...] giurisprudenza nel 1863. In città aprì uno studio legale con Gavino Fara, , anche una particolare attenzione e sensibilità per i difficili problemi sociali del uso di tutti quegli strumentidi pressione sull'elettorato che gli uomini di governo ...
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LUPI, Luigi Alessandro
Calogero Farinella
Nacque a Genova nel 1752. Le uniche informazioni sulla famiglia riguardano il nome del padre, Pietro, e l'esistenza di almeno una sorella. Della formazione [...] di redigere un piano di pubblica istruzione; è pure di quei mesi un Discorso( al Consiglio dei Sessanta sulla stampa, subito pubblicato (Genova 1798).
Più che essere strumento non commune unisce una sensibilità ed una delicatezza di spirito che fa le ...
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GREPPI, Paolo
Elena Puccinelli
Nacque il 23 sett. 1748 a Cazzano Sant'Andrea, in Val Gandino, ultimo dei cinque figli maschi di Antonio e Laura Cotta giunti all'età adulta. Nella stessa Cazzano, che [...] tendenze culturali foriere di una nuova sensibilità, nonché sostenitore dell strumento per mantenere l'ordine sociale. Nell'aprile 1791 il G., che col favore della corte di appello del padre, che invocava uno sforzo dei sovrani italiani perché ...
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FOVEL, Nino (Natale) Massimo
Giuseppe Sircana
Nacque a Cittaducale, in provincia di Rieti, il 15 ott. 1880 da Giuseppe e da Giannina Costantini. Laureatosi in giurisprudenza, approfondì gli studi economici [...] segnalò come uno degli esponenti di spicco del strumento attraverso cui i radicali avrebbero meglio adempiuto alla missione di convertire i socialisti.
La guerra disensibili ai problemi sociali e i socialisti alle libertà democratiche. La scoperta di ...
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FORTUNATI, Paolo
Guido Melis
Nacque a Talmassons, in Friuli, il 26 apr. 1906, da Ettore, maestro elementare e poi segretario comunale, e da Elda Battistella, maestra elementare.
Di famiglia non agiata [...] In quell'ambito affinò la sua sensibilità verso i problemi sociali e, su impulso soprattutto del Pietra e di A. De Polzer, specializzò i originali strumenti istituzionali di questa complessa politica, che il F. cercò, in quegli anni, di porre all ...
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sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la facoltà di un essere vivente di conoscere...
strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...