Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] di là dell’Atlantico. Il genio dominante del tempo è uno «spirito di permuta e di alla libertà di pensiero; il suo strumento la libertà di stampa.
In sensibilità (p. 235).
La lettera con cui, il 24 agosto 1782, aveva accompagnato la spedizione di ...
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BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] stilistiche e narrative (Venezia 2002).
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Fondamentale e irrinunziabile strumento per lo studio della vita e dell’opera di Branca è la Bibliografia degli scritti di V. B., a cura di G. Reinisch Sullam et al., Firenze 2007, che riprende una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Federico Chabod
Sergio Bertelli
L’importanza della figura di studioso di Federico Chabod, uno tra i massimi storici del Novecento italiano, non si limita alla sua produzione scientifica, né alla rilevanza [...] strumento ‘variabile’, che deve, appunto, essere ‘finito di adattare’ nei singoli casi, dall’intelligenza e dalla sensibilità dello studioso (Lezioni di , secondo Chabod, una chiamata in correo, «uno sproposito», che il 5 novembre egli respingeva al ...
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AVALOS, Francesco Ferdinando, marchese di Pescara
Roberto Zapperi
Primogenito di Alfonso, marchese del Vasto, e di Maria d'Aragona, nacque verso il 1530.
L'eminente posizione della famiglia, di origine [...] in particolare uno dei più disensibilità religiosa e di sincera devozione per la Chiesa di Roma, l'A. mancava però didi togliere alla Deputazione quella sua pericolosa indipendenza dal potere vicereale che ne faceva il più importante strumento ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] dimostrò la particolare sensibilità e abilità del L. nell'utilizzare strumentidi comunicazione così importanti nella società di massa.
La editoriale e riceveva una partecipazione azionaria e uno stipendio di 60.000 lire; Monti metteva il capitale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Maffeo Pantaleoni
Piero Bini
Maffeo Pantaleoni, il «principe» (come si è scritto) degli economisti italiani, fa parte di quel ristretto gruppo di economisti italiani che tra la fine dell’Ottocento e [...] uno sociologico o politico (Boccaccia, De Bonis 2003), a quelli di coloro che hanno visto nella costruzione pantaleoniana una pseudo razionalizzazione atta a dissimulare, sotto la veste ufficiale dei sistemi democratici, modalità e strumentidi ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] uno Stato tanto forte ed efficiente da poter garantire l'eliminazione delle storture ereditate dal passato e l'uguaglianza "naturale" di tutti i cittadini, senza peraltro che la sua sensibilità si era rivelato strumentodi storture ed ingiustizie ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] cattolica e non lo strumento supremo per la salvaguardia , spingendoli l'uno verso l'altro invece di cercare di dividerli. L'incapacità di vedere tutte le , che l'A. non ebbe una autentica sensibilità religiosa (Renaudet): in tale senso stanno gran ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] al C. un primo strumentodi interpretazione delle teorie e dell'immediato e delle qualità sensibili, determinò nel C., proprio durante di lui, almeno fino alla metà degli anni 30, un punto di riferimento cui fare capo per uno scambio di informazioni ...
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PAER, Ferdinando Francesco
Giuliano Castellani
PAER, Ferdinando Francesco (diffusa anche la grafia Paër, alla francese). – Nacque a Parma il 1° luglio 1771 da Giulio e Francesca Cutica, in una famiglia [...] altri due momenti salienti nella vita di Paer. Uno toccò la sfera privata e fu genere semiserio, laddove la sensibilità per l’espressione musicale di F. P. a Dresda, pp. 115-132; W. Enßlin, Le arie con strumenti concertanti nelle opere semiserie di ...
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sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la facoltà di un essere vivente di conoscere...
strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...