CATRUFO, Giuseppe
Ariella Lanfranchi
Figlio di un ufficiale spagnolo, nacque a Napoli il 19 apr. 1771 e, a dodici anni, venne ammesso al conservatorio della Pietà dei Turchini, dove compì gli studi [...] oltre che unostrumento lungamente adottato nelle scuole musicali), risale appunto a questo periodo.
In seguito, ed esattamente dal 1810, egli si stabilì a Parigi dove continuò sia l'attività di compositore sia quella di insegnante di canto: attività ...
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CANDOTTI, Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Nacque a Codroipo (Udine) il 1º ag. 1809 da Paolo e Giustina de Fazio. Ancora fanciullo fu mandato in seminario dalla famiglia, le cui modeste condizioni [...] quando già aveva dato prova di ottime qualità musicali, rivelò in breve tempo una spiccata sensibilità artistica, tanto più sorprendente se organo e bugul, unostrumento caratteristico del Cividalese) e altri pezzi di genere diverso.
Pubblicò ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] dispose le famiglie distrumenti a emiciclo attorno che lo lasciava disperatamente solo, cadde in uno stato di totale prostrazione. Trovò conforto nel lavoro e, ove la sensibilità dell'artista si apre in un clima psicologico di totale partecipazione ...
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PAER, Ferdinando Francesco
Giuliano Castellani
PAER, Ferdinando Francesco (diffusa anche la grafia Paër, alla francese). – Nacque a Parma il 1° luglio 1771 da Giulio e Francesca Cutica, in una famiglia [...] altri due momenti salienti nella vita di Paer. Uno toccò la sfera privata e fu genere semiserio, laddove la sensibilità per l’espressione musicale di F. P. a Dresda, pp. 115-132; W. Enßlin, Le arie con strumenti concertanti nelle opere semiserie di ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] agosto 1965), da una rara sensibilità per gli elementi grotteschi della clima politico, vi vennero accolti strumentistidi ogni parte del mondo, mentre ’orchestra di Berlino. Continuò a dirigerla regolarmente, in uno spirito di collaborazione ...
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MARCELLO, Benedetto Giacomo
Marco Bizzarini
Nacque a Venezia il 24 luglio 1686, ultimogenito di Agostino, del ramo alla Maddalena, e di Paolina Cappello S. Lunardo, patrizi veneti (la data del 24 giugno, [...] I, di cui purtroppo è andata perduta la parte del violino principale. Il secondo di tali concerti fu trascritto per strumento a trecento composizioni. La sensibilità letteraria e la maestria della scrittura vocale fanno del M. uno fra i compositori ...
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BONONCINI (Buononcini), Giovanni (e non Giovanni Battista)
Carlo Frajese
Nacque a Modena il 18 luglio 1670 da Giovanni Maria e da Anna Maria Prezii. Iniziato lo studio del violoncello con il padre, [...] I d'Asburgo compositore di corte, con uno stipendio di cinquemila fiorini annui, voci e gli strumenti, e il rilievo di determinati strumenti a fiato (per Di fronte al razionalismo di tanti suoi contemporanei, il B. reca albeggiamenti disensibilità ...
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EVANGELISTI, Franco
Daniela Tortora
Nacque a Roma il 21 genn. 1926 da Enea e Fernanda Vercelli. Trascorse l'infanzia nella città natale, ove compì studi liceali e s'iscrisse nel 1945 alla facoltà di [...] ritagliare per sé uno spazio assai significativo di un tardo epigonismo; la composizione elettronica e l'acquisizione di una nuova sensibilità musicale al fine di ), 2, pp. 411 s.; Musica mediante strumenti elettronici, in Cultura e scuola, XI (1972 ...
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CIMA, Gian Paolo (Giovanni Paolo)
Alberto Iesuè
Nacque a Milano verso il 1570. Fu organista e maestro di cappella in S. Maria presso S. Celso a Milano (1606-1610). Nelle sue composizioni, come in quelle [...] pubblicata nei Concerti ecclesiastici del 1610, offrì uno dei primi esempi di "sonata a tre" e, come sensibilità sonora che l'indussero a tentare la via di nuove atmosfere tonali; allo stesso tempo seppe sfruttare le risorse timbriche dello strumento ...
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sensibilita
sensibilità s. f. [dal lat. tardo sensibilĭtas -atis, der. di sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Capacità, attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. In partic.: a. In psicologia, la facoltà di un essere vivente di conoscere...
strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...