LETARGO (dal gr. ληϑαργος; fr. lethargie; sp. letargo; ted. Winterschlaf; ingl. lethargy)
Onorino BALDUZZI
Osvaldo Polimanti
Forma di vita latente, in cui vengono a trovarsi vertebrati poichilotermi [...] grande influenza l'atavismo e il fattore della sensibilità differenziale. Nei Crostacei Brachiuri questa immobilità temporanea è che non lascia tracce nella coscienza, con respiro superficiale, battiti cardiaci di ritmo normale, ma appena percettibili ...
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FOTOCELLE
Gilberto Bernardini
Per l'effetto fotoelettrico, le sue leggi fondamentali e il significato preciso di certe denominazioni, come "soglia fotoelettrica", v. fotoelettricità (XV, p. 780).
Si [...] termoionica di un filamento di tungsteno da uno strato superficiale di ossido di cesio o di bario (riduzione usato e che è tanto più grande quanto maggiore è la sensibilità della fotocella, n una costante molto prossima all'unità, dipendente anch ...
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NIEBUHR, Barthold Georg
Arnaldo MOMIGLIANO
Storico, nato il 27 agosto 1776 a Copenaghen da famiglia di origine tedesca, morto a Bonn il 2 gennaio 1831. Suo padre era il viaggiatore Carsten N. (v.), [...] villaggio di Meldorf (Holstein) poté, con la sensibilità che lo contraddistingueva, rivivere profondamente la tradizione avita della al mondo antico, e se può considerarsi una superficiale manifestazione in questo senso che egli nel 1805 pubblicasse ...
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FISIOLOGIA UMANA (XV, p. 482)
Fausto Baldissera
Negli ultimi decenni si è andata affermando la f. dei sistemi, lo studio, cioè, delle modalità con cui l'attività di organi diversi è regolata, in modo [...] sono emerse: l'importanza della tensione superficiale dell'interfaccia aria-alveoli nel determinare le opporsi alle modificazioni del pH. Il sistema è invece meno sensibile all'ipossia, che diventa stimolo potente per la ventilazione soltanto ...
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RADIALE, NERVO
Agostino PALMERINI
Giovanni MINGAZZINI
. È una delle branche più importanti del plesso brachiale (v. nervoso, sistema, XXIV, p. 636, fig. 25); nasce con un tronco comune al nervo circonflesso, [...] indietro il radio e si esaurisce in tre rami superficiali, che innervano la pelle della metà esterna del 3° dito (in quest'ultimo, solo la metà esterna). I disturbi della sensibilità sono però rari e non ingenti. Quando il radiale è leso all'uscita ...
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POCCETTI, Bernardino Barbatelli
Carlo Gamba
Pittore, nato a Firenze nel 1542, ivi morto il 10 novembre 1612. Allievo di Michele Tosini, ma seguace specialmente dei vasariani e dell'Allori che in quel [...] decorativa avrebbe potuto toccare le vette più alte dell'arte, se fosse stato meno superficiale improvvisatore; ma mancando di sensibilità intima e di altezza d'ispirazione rimase un piacevole, copiosissimo illustratore freschista. Difatti le ...
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MEDIANO, NERVO
Agostino PALMERINI
Onorino BALDUZZI
. Nervo misto, una delle branche terminali più importanti del plesso brachiale da cui si origina con due radici: esterna (donde nasce il nervo [...] dal cubitale). I suoi rami cutanei raccolgono la sensibilità della cute dell'eminenza tenare e della regione palmare braccio o al polso; nei punti, cioè, dov'è più superficiale. Le conseguenze della paralisi del nervo mediano sono diverse a seconda ...
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VARELA, Juan Cruz
Salvatore BATTAGLIA
Scrittore argentino, nato a Buenos Aires il 24 novembre 1794, da famiglia gallega di ricchi commercianti; morto a Montevideo il 13 gennaio 1839. Destinato alla [...] forti della sua sensibilità poetica rimasero quelli dell'eredità classica, che nella cultura argentina erano i più radicati: Ovidio, Orazio, Virgilio furono sempre i suoi autori, ch'egli si provò a tradurre con un ritmo più superficiale ma anche più ...
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IPNOTICI (dal gr. ὕπνος "sonno")
Alberico Benedicenti
Farmaci che producono un sonno simile al sonno fisiologico. Piccole dosi, deprimendo i processi sensoriali e intellettuali producono sonnolenza; [...] dai centri nervosi (I. Novi), alla variazione di tensione superficiale che essi apportano, a un'inibizione dei processi respiratorî cellulari, ecc. Non tutti gl'individui presentano la stessa sensibilità agl'ipnotici: l'età, il sesso, l'abitudine all ...
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SOYA, Carl Erik Martin
Mario GABRIELI
Drammaturgo e narratore danese, nato a Copenaghen il 30 ottobre 1896. Conoscitore e sperimentatore di problemi tecnici teatrali, si è affermato con la spregiudicata [...] affamata di reclamismo e idolatria) rivelarono il suo non superficiale umorismo, il suo pessimismo acre, ma mai freddo 1944; Frit valg, "Libera scelta", 1948) con vivezza e sensibilità di stile, con coerenza e saldezza di struttura. Anche nel romanzo ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa d’acqua la cui distanza dalla superficie...
epicritico
epicrìtico agg. [der. di epicrisi] (pl. m. -ci). – Di epicrisi, relativo a epicrisi (nel sign. medico): considerazioni e., le considerazioni conclusive dell’indagine autoptica e, per estens., di un qualsiasi studio clinico. In fisiologia,...