La regionalità nella lessicografia italiana
Carla Marello
Salvatore Claudio Sgroi
Cenni storici
Dall’Ottocento in poi il dizionario monolingue della lingua nazionale in Europa ha rivestito, almeno [...] ai fini di una comprensione non approssimativa o non superficiale.
Va ancora detto che vari regionalismi non sono segnalati diversi parlanti, anche in dipendenza della loro diversa sensibilità linguistica e metalinguistica e della loro competenza d’ ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] Roberto Pertici:
«Uno sguardo, anche superficiale, ci mostra una serie di gruppi letterari (dagli scapigliati ai carducciani, ai veristi, agli «esteti» dei primi anni Novanta) in cui la sensibilità religiosa è completamente assente: l’eclissi ...
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Scienza greco-romana. Armonica
Andrew Barker
Armonica
La scienza armonica nel IV secolo
Dallo studio delle fonti greche si evince che i fenomeni musicali iniziarono a essere considerati secondo un [...] in condizione di affermare che l'orecchio di un musicista sensibile fosse in grado di discriminare per lo meno tre forme di del testo rimastoci. Queste ultime parti sembrano un abbozzo superficiale, come se Tolomeo si limitasse a passare in rassegna ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. L'ottica
A. Mark Smith
Graziella Federici Vescovini
Eyal Meiron
L'ottica
L'eredità dell'ottica araba nel mondo [...] soltanto così si corregge l'errore della visione puramente visiva o sensibile. In questo modo, per esempio, anche se vediamo il Pelacani per definire l'intera immagine visiva, generale e superficiale, come la superficie di base della piramide ottica, ...
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La dieta mediterranea: realtà, mito, invenzione
Vito Teti
Paradossi di un modello alimentare
L’espressione dieta mediterranea è nata con riferimento alla situazione alimentare del Mezzogiorno d’Italia [...] con la propria storia, la propria cultura, la propria sensibilità; propone in qualche modo la fedeltà a un antico sistema alle cucine locali non diventi scimmiottamento, invenzione superficiale della tradizione, pretesa di ripristinare la ‘vera ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] ogni forma di retorica gli rese però difficile poter compenetrare la sensibilità degli autori antichi, specie quella degli autori di panegirici e di dal piglio modernista, la trattazione a volte troppo superficiale dei singoli temi e non da ultimo l’ ...
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Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] di forme prive di gravità arriva a realizzare già nel 1942 la sensibilità nucleare del segno che gli sarà propria (per esempio, Le sorcier). e giapponese, su una maturazione interiore e non superficiale, anche nei più piccoli centri di provincia, non ...
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Psicologia archetipica
James Hillman
di James Hillman
Psicologia archetipica
sommario: 1. Origini della psicologia archetipica. 2. Immagine e anima: la base poetica della mente. 3. Immagine archetipica. [...] o inscrivono l'immagine in un significato più semplicistico, superficiale o rigidamente dogmatico.
Per la psicologia archetipica le la sua figura mitica, quanto il dispiegarsi di una sensibilità archetipica che colga l'appartenenza di ogni cosa al ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] loro ampia diffusione, proporsi di conoscerle in modo meno superficiale e generico. A questo proposito si può senz'altro il rifiuto delle dottrine dei Caldei, cui lui pure era stato sensibile in gioventù, così drastico, che l'opera è stata vista come ...
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Istorie fiorentine
Carlo Varotti
Ante res perditas
Le Istorie fiorentine, concepite e scritte nella prima metà degli anni Venti del Cinquecento, sono l’ultima grande opera, in ordine di tempo, di Machiavelli. [...] Istorie siano un’opera notevolissima e che rivelino una sensibilità acutissima e a tratti geniale, non solo ‘politica’ parte, la potenzia di Neri», VI vii 9). Se a livello superficiale la morte di Baldaccio appare opera dei «cittadini dello stato [i ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa d’acqua la cui distanza dalla superficie...
epicritico
epicrìtico agg. [der. di epicrisi] (pl. m. -ci). – Di epicrisi, relativo a epicrisi (nel sign. medico): considerazioni e., le considerazioni conclusive dell’indagine autoptica e, per estens., di un qualsiasi studio clinico. In fisiologia,...