PIAZZA, Martino
Mauro Pavesi
PIAZZA, Martino. – Nacque con ogni probabilità a Lodi tra il 1475 e il 1480. Suo padre Gian Giacomo, era esponente di una facoltosa famiglia soprannominata dei Toccagni, [...] tornati poi di frequente nel percorso di Martino, con una superficiale infarinatura vinciana (evidente nei volti grotteschi inseriti nei clipei della volta) interpretata con una sensibilità arguta e spigolosa, non priva di influssi zenaliani. Tratti ...
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DE ROSSI, Antonio Angelo
Marina Formica
Incerta è la data della nascita: nel 1671, secondo quanto si può desumere dal Libro dello Stato delle Anime del 1755 (Roma, Arch. storico del Vicariato, Parr. [...] e quelle pratiche cristiane da molti vissute in maniera superficiale e passiva. Ecco allora veri e propri "manuali" di studi archeologici e storici, indizio di una nuova sensibilità nei confronti del passato, non più esclusivamente visto come ...
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FASANO, Gabriele
Maria Giuseppina Marotta
Figlio, probabilmente, di Alessandro e di Livia de Murena, nacque a Solofra (od. prov. di Avellino) nel 1645. Nulla si sa del suo corso di studi. Si sa, invece, [...] la timida Erminia, con linguaggio da caserma. Il superficiale barocchismo del F., come già quello di G. lamento di Armida abbandonata), si riscatta, però, in una grande sensibilità verso la natura, come nella descrizione del giardino di Armida (XVI ...
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BINASCHI, Giovanni Filippo
Maria Ludovica Maschietto
Nacque a Pavia alla fine del sec. XV. Discendeva da famiglia nobile e come tale fu posto nell'elenco dei decurioni di Pavia, approvati da Carlo V [...] alle più varie suggestioni di un petrarchismo manierato e superficiale, capace di sottolineare i termini di una vicenda ; perciò dimostra contrarietà et confusione") e una sensibilità volta a tentare le più riposte e imperscrutabili pieghe ...
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CAPRA, Marco Antonio
Amedeo Quondam
Figlio unico del notaio Francesco Antonio e di Rosa Venturocci, nacque a Lugo in Romagna intorno al 1739. Intraprese la carriera ecclesiastica, studiando prima con [...] . dovette trattarsi d'una scelta tutt'altro che occasionale o superficiale, se fu proprio questo interesse per i testi illuministici a legge", come fatto di versi "legittimi figliuoli della sensibilità": "questo è tutto il loro merito; merito invero ...
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CAMPI, Luigi
Claudio Mutini
Nacque a Mirandola da Gregorio e da Maria Lucrezia Santi nell'anno 1732.
Seguì nella città natale regolari corsi di grammatica e di eloquenza, favorito dalle agiate condizioni [...] diretta e compendiosa, modellata sulla sensibilità dell'interlocutore, ispirata a quello stile di causerie, in cui variamente si intrecciavano le esigenze di un dialogo più spregiudicato e moderno a inevitabili superficialità insite in una dimensione ...
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CASALI, Lodovico
Cesare Orselli
Nacque forse nel 1575 a Modena: il luogo si deduce dal fatto che il C. nel Generale invito alle grandezze e meraviglie della musica chiama Modena "sua cara patria". Ignoti [...] ; in essa il C. mostra di possedere una conoscenza non superficiale di teorici come lo Zarlino e il Gaffurio, paragonato a Virgilio Sigismondo D'India e Monteverdi e denuncia una particolare sensibilità: vi si paragonano - con gusto singolare - le ...
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CELESTINO, Andrea
Renato Ruotolo
Scarse sono le notizie su questo pittore napoletano, nato nel 1773 e morto verso la metà del sec. XIX, all'età di circa sessanta anni come attesta una fonte del 1862. [...] ci mostrano la perizia disegnativa del C. e la sua sensibilità per la luce e il colore: la trama della grafite è colore chiaro e dolce dei due maestri si intrideva di una superficiale cultura archeologica. A una tale cultura, più neoraffaellesca che ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa d’acqua la cui distanza dalla superficie...
epicritico
epicrìtico agg. [der. di epicrisi] (pl. m. -ci). – Di epicrisi, relativo a epicrisi (nel sign. medico): considerazioni e., le considerazioni conclusive dell’indagine autoptica e, per estens., di un qualsiasi studio clinico. In fisiologia,...