sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente [...] o indirettamente, dall’esperienza sensibile. La storia del s. può farsi iniziare, in età postaristotelica, dalla reazione contro la precedente tendenza a svalutare la conoscenza dei sensi a vantaggio di ...
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Filosofo (Livignac, Aveyron, 1756 - Parigi 1837), seguace del sensismo di Condillac, influenzò il sorgere del pensiero spiritualista francese dell'Ottocento, specie Maine de Biran. Opere principali: Projet [...] d'éléments de métaphysique (1793); Sur les paradoxes de Condillac (1805); Leçon de philosophie (1815-18) ...
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Filosofo (Parigi 1715 - ivi 1771). Influenzato dalla scuola degli illuministi francesi assertori del sensismo, nell'unica opera pubblicata, De l'esprit (1758), ne radicalizzò gli esiti materialistici sviluppando [...] di tesi sensiste e materialiste discusse dai philosophes negli anni '50. La gnoseologia non si scosta dal radicale sensismo di Condillac, ma, saldando la riduzione condillachiana di tutta l'attività dell'intelletto alla sensazione con il principio ...
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Filosofo (Monreale 1733 - Palermo 1781). Sacerdote, prof. di metafisica (dal 1765) nel seminario di Monreale, avversò l'empirismo di Locke e il sensismo di Condillac. Fu accusato di panteismo spinoziano [...] e come tale avversato dal camaldolese p. Isidoro Bianchi (nel De existentia Dei, 1722); fu anche canzonato da Giovanni Meli nel poemetto Origini di lu munnu (scritto nel 1768) e nell'epigramma Ricetta ...
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idéologues Esponenti di una corrente filosofica operante in Francia tra la fine del 18° e gli inizi 19° sec., che si fondava sul sensismo di matrice illuminista. Tra i suoi rappresentanti: P. Cabanis (1757-1808) [...] e A.-L.-C. Destutt de Tracy (1754-1836). Fu Napoleone a usare il termine idéologue ("ideologo") in senso dispregiativo contro costoro, per indicare l'intellettuale dottrinario, astratto, privo di senso ...
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Filosofo (Rennes 1735 - ivi 1820), uno dei maggiori rappresentanti del naturalismo francese del sec. 18º. La sua concezione dell'unità organica del mondo della natura fonde sensismo lockiano e panpsichismo [...] leibniziano in una sintesi orientata verso il materialismo. Tra le sue opere: De la nature (4 voll., 1761-66); Considérations philosophiques de la gradation naturelle des formes de l'être (1768) ...
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Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, [...] e si distingue dal ‘sensismo’, che ammette una sola fonte della conoscenza, il senso esterno o sensazione, in quanto ammette anche il senso interno o riflessione. Nella storia della filosofia l’e. è rappresentato, per l’antichità, in modo particolare ...
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MANCINO, Salvatore
Giuseppe Landolfi Petrone
Nato a Palermo, nel 1802 da genitori di modeste condizioni, vi compì gli studi umanistici e vi intraprese la carriera ecclesiastica come canonico della cattedrale [...] e come docente nel seminario arcivescovile e all'Università cittadina. Le basi della sua formazione furono ispirate al sensismo, ancora dominante in Italia, e in Sicilia impostosi in contrasto con il pensiero di V. Miceli. La cultura filosofica ...
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Filosofo (Borgonovo, Piacenza, 1784 - Piacenza 1860); studiò al collegio Alberoni, da cui uscì prete nel 1807. Rifiutata la cattedra universitaria a Pisa offertagli una prima volta da T. Mamiani e poi [...] ) e dal 1859 presidente onorario della facoltà filosofico-letteraria di Parma. La sua evoluzione intellettuale mosse dal sensismo antirazionalistico di E.-B. de Condillac e, attraverso il recupero della tradizione scettico-soggettivistica, approdò al ...
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Filosofo (Edimburgo 1753 - ivi 1828). Professore di matematica a Edimburgo (dal 1775), passò poi (1785) all'insegnamento della filosofia morale. Seguace della cosiddetta scuola scozzese, ne fu, dopo Th. [...] sulla mente, di attenersi all'induttivismo baconiano, così produttivo nel campo delle scienze naturali. Fu critico del sensismo francese e del materialismo corrente sostenendo l'immaterialità della mente e sviluppando su questo presupposto una serie ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....