Raccolta di sentenze morali (detta anche Disticha Catonis) in coppie di esametri latini, di paternità e origine incerte, probabilmente del 3° sec. d.C., diffusa nel Medioevo; parecchie le versioni italiane, [...] tra cui una di Bonvesin de la Riva (Expositiones Catonis) ...
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Denominazione (di origine incerta) degli antichi registri contenenti le sentenze del Parlamento di Parigi dal 1254 al 1318, editi nel 1839-48 da A.-A. Beugnot. ...
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Grammatico milanese (sec. 13º), autore di due scritti latini in distici elegiaci: Liber legum moralium, raccolta di sentenze morali, e Speculum vitae (circa 1260-75), racconti a scopo morale. ...
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summa
Nel Medioevo, e in particolare nella scolastica, la s. era originariamente (12° sec.) una raccolta di sentenze che riguardavano un corpus di dottrine. Ben presto si trasformò in un testo organico [...] e autonomo in cui un maestro elaborava e sistematizzava il suo insegnamento. Nel 13° sec. il termine s. designò un’esposizione sintetica e completa delle dottrine su un determinato campo del sapere: per ...
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Termine attestato in Omero con il significato di ‘accordo’, e più tardi ricorrente anche nell’accezione di ‘legge, norma’. Plutarco chiamò r. le sentenze in prosa dell’oracolo delfico su cui si fondava [...] la costituzione spartana di Licurgo. Delle quattro a noi conservate, la quarta (la grande r.), oscura nel testo e nel senso, vuole presentarsi come un oracolo dato in prosa a Licurgo per fissare la base ...
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Poeta tedesco (Norimberga inizî sec. 15º - ivi dopo il 1460). Anche escludendo i numerosi scritti apocrifi a lui attribuiti dalla tradizione, la sua produzione fu ampia e multiforme, comprendendo farse [...] carnevalesche, sentenze politiche, liriche amorose e religiose, canti etico-politici, facezie. La datazione iniziale è fissabile al 1427, quella finale al 1460. Caratteristica preminente della sua opera è una rozza incisività, con effetti d' ...
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Sentenza (gr. γνώμη), espressione brevemente concettosa di una norma morale, caratteristica della letteratura greca in genere e propria, in particolare, della cosiddetta poesia gnomica, genere di poesia [...] sono i 1379 versi della silloge di vari autori giunta a noi sotto il nome di Teognide.
Fra le raccolte di sentenze (gnomologi), si segnalano lo Gnomologium Vindobonense, trovato in un codice di Vienna e pubblicato nel 1882; e lo Gnomologium Vaticanum ...
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Poeta greco di Prusa in Bitinia (o di Sardi o di Nicea) vissuto sotto Augusto e Tiberio. Fu considerato dalla tradizione tarda inventore del mimo drammatico e spesso fu confuso con il poeta comico Filemone. [...] Le sentenze giunteci sotto il suo nome sono di dubbia autenticità. Marziale cita i Mimos ridiculi Philistionis. ...
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L’attività letteraria tesa alla raccolta di proverbi.
Il termine compare tardi (sembra per la prima volta nel sofista Zenobio), ma raccolte di proverbi furono fatte in Grecia fino dal 4° sec. a.C. (per [...] es., le sentenze di Menandro) e divennero oggetto di studio già da Aristotele. Poi ne trattarono filosofi, grammatici, eruditi, tanto che con le raccolte di Zenobio, con i Proverbi alessandrini dello Pseudo-Plutarco ecc., si formò il Corpus ...
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sentenza
sentènza (ant. sentènzia) s. f. [dal lat. sententia, der. di sentire «ritenere, giudicare»]. – 1. Nel sign. originario (oggi letter. o ant.), parere, giudizio, opinione in merito a qualche cosa: esprimere, accettare, accogliere una...
sentenziare
v. tr. e intr. [dal lat. mediev. sententiare, der. del lat. sententia «sentenza»] (io sentènzio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Decidere, giudicare con sentenza, pronunciare una sentenza: il tribunale ha sentenziato che la...