Testo (detto anche Consuetudines feudorum o Usus feudorum) che codificò nel Medioevo il diritto comune feudale. Fu compilato tra la fine dell’11° sec. e i primi del 13° nel territorio fra Milano e Pavia, [...] per opera di privati, che utilizzarono diritto consuetudinario, costituzioni imperiali, sentenze di corti feudali, opere di giuristi. Se ne distinguono tre redazioni: la prima, la più antica, è detta obertina perché si chiude con le lettere di Oberto ...
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Bibliotecario e patriota (Brescello 1797 - Londra 1879). Affiliato alla carboneria, fu esule a Lugano e Londra, dove fu assistente e direttore della biblioteca del British Museum. Negli stessi anni perorò [...] a esulare e stampò a Lugano (con la falsa indicazione di Madrid) la severa requisitoria Dei processi e delle sentenze degli imputati di lesa maestà e di aderenza alle sette proscritte negli stati di Modena (1823). Trasferitosi in Inghilterra ...
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(o triumvirato) In Roma antica, collegio di tre persone, titolari di funzioni pubblicamente rilevanti, detti triumviri o tresviri: potevano essere magistrature ordinarie minori non fornite d’imperium [...] o straordinarie. Tra le ordinarie, la più antica fu il t. dei tresviri capitales o nocturni, che eseguivano le sentenze di morte, e dei tresviri (o triumviri) monetales, incaricati di presiedere alla coniazione delle monete, durati dal 250 a.C. fino ...
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Storico e filosofo arabo musulmano (m. 1030), di origine iranica, vissuto nell'Iraq. La sua opera storica, Tagiārib al-umam ("Le esperienze delle nazioni"), giunge sino al 980 ed è importante fonte per [...] la storia della decadenza del califfato abbaside. Scrisse anche un trattato di etica e una raccolta di sentenze morali, in cui si conservano riflessi di etica greca, persiana e indiana: la prima parte di quest'opera è anzi traduzione di un manuale ...
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Giurista e uomo politico britannico (n. 1802 - m. Londra 1880). Deputato liberale riformista (1847), difese la politica del ministero Palmerston in Italia. Attorney general (1851-56), divenne poi chief [...] justice della corte di Common Pleas; e fu nominato da Palmerston lord chief justice nel 1859. Giudice eminente e stimato, le sue sentenze fanno testo ancor oggi. Fu rappresentante britannico a Ginevra nell'arbitrato per l'Alabama (1872). ...
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Figlio (m. 514 a. C.) del tiranno d'Atene Pisistrato; succedette al padre, governando, in una sorta di coreggenza col fratello maggiore Ippia, dal 527 al 514 a. C. Sotto il suo dominio Atene estese la [...] sua influenza e divenne il centro spirituale della Grecia; alla sua corte furono Simonide, Anacreonte e il veggente Onomacrito. Morì per mano di Armodio. Si conservano di lui sentenze morali, che erano iscritte su pietre miliari. ...
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Nel Regno di Sicilia, il gran g. (o maestro g.) era uno dei sette grandi ufficiali della Corona, istituiti da Ruggero II sull’esempio della monarchia francese. Presiedeva il tribunale supremo, riceveva [...] gran protonotario, rendeva in nome del re pareri giuridici, decideva in ultima istanza le cause fiscali, correggeva le sentenze dei giudici inferiori. Teneva il sigillo di giustizia, con attribuzioni in definitiva molto vicine a quelle di un attuale ...
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(dall’ingl. sheriff) In Gran Bretagna, autorità con funzioni amministrative e giudiziarie, esistente in varie contee. Mentre in alcune è ridotta a titolo onorifico, in altre esercita tuttora alcune delle [...] di nomina regia, solitamente con durata annuale.
Negli USA, il capo della polizia di una contea; è generalmente eletto con voto popolare ed esercita funzioni amministrative e giudiziarie (mantenimento dell’ordine, esecuzione delle sentenze ecc.). ...
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Presso gli antichi Romani, subalterno al servizio dei magistrati, dell’imperatore, dei sacerdoti. Erano a. gli scribae (copisti), gli accensi (subalterni), i lictores (littori), i viatores (viatori), i [...] , anche di autorità militari. Si dissero a. anche quelli che precedevano i carri degli appestati, suonando un campanello. Nei tribunali ecclesiastici il termine indicava una specie di ufficiale giudiziario per l’esecuzione coattiva delle sentenze. ...
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Giudici, Regno di Sicilia
AAndrea Romano
Con valenza generale si qualifica giudice qualunque soggetto, monocratico o collegiale, dotato del potere e dell'autorità di pronunciare giudizi, pareri e decisioni. [...] a Federico II, Torino 1983 (Storia d'Italia, diretta da G. Galasso, III), pp. 437 ss.
A. Romano, Tribunali, giudici e sentenze nel "Regnum Siciliae" (1130-1516), in Judicial Records, Law Reports, and the Growth of Case Law, a cura di J.H. Baker ...
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sentenza
sentènza (ant. sentènzia) s. f. [dal lat. sententia, der. di sentire «ritenere, giudicare»]. – 1. Nel sign. originario (oggi letter. o ant.), parere, giudizio, opinione in merito a qualche cosa: esprimere, accettare, accogliere una...
sentenziare
v. tr. e intr. [dal lat. mediev. sententiare, der. del lat. sententia «sentenza»] (io sentènzio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Decidere, giudicare con sentenza, pronunciare una sentenza: il tribunale ha sentenziato che la...