Uomo politico còrso (Corte 1748 - Ajaccio 1819); cugino acquisito di Letizia Bonaparte-Ramolino, di sentimenti francesi. Ebbe parte direttiva nella lotta contro P. Paoli, che lo esiliò durante l'occupazione [...] inglese dell'isola. Membro del corpo legislativo francese dopo il colpo di stato del 18 brumaio, prefetto del Liamone dal 1803 e dal 1811 di tutta la Corsica. Barone dell'Impero dal 1809 ...
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Patriota (Pavia 1790 - Montalino, Stradella, 1857), allievo di G. D. Romagnosi, avvocato, fu di sentimenti democratici; nella preparazione dei moti del 1821 rappresentò la fazione di sinistra contro quella [...] più moderata di F. Confalonieri, e fu uno dei più attivi federati. Tra gli autori della rivolta militare di Genova (1821), segretario di U. Rattazzi nella giunta provvisoria di Alessandria, col fallire ...
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Termine generico per indicare una psicosi basata su un grave disturbo del tono affettivo per sentimenti di gaiezza, benessere, ottimismo, oppure malessere, tristezza, pessimismo, eventualmente alternati [...] ( psicosi ciclotimica) ...
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Vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima. Nella filosofia greca il termine a. (ϕιλία) si incontra dapprima come concetto fisico [...] in Empedocle con il significato di forza cosmica, e insieme anche di divinità, che spinge in armonica unità gli elementi (aria, acqua, terra, fuoco). Come concetto etico, l’a. nelle prime determinazioni ...
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Pudore
Bruno Callieri
Il termine pudore (dal latino pudor, derivato di pudere, "aver vergogna") esprime sentimenti di riserbo, ma anche di disagio o avversione, nei confronti di atti, parole, allusioni, [...] i nodi psicopatologici. Va subito detto che il pudore si oppone sempre allo svelamento di una regione del corpo come a quello di un sentimento, che deve restare nel segreto, nei territori interni. Dice F. Dolto che la pudeur n'a pas d'âge. Con la ...
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Pseudonimo dello scrittore greco Kòstas Nèarchos (İstanbul 1890 - Atene 1953). Interprete fra i più notevoli dei sentimenti di sconfitta e d'impotenza che investirono la Grecia dopo la perdita dell'Asia [...] Minore (1922), affidò le proprie malinconiche confessioni a componimenti poetici scritti in una lingua volutamente anonima (Νοσταλγίες "Nostalgie", 1920; ᾿Αποδημίες "Migrazioni", post., 1953). Un diffuso ...
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Umore
Carlo Maggini
Umore (dal latino humor o umor derivato di (h)umere, "essere umido") indica propriamente una sostanza liquida o semiliquida; in senso figurato il vocabolo sta a significare indole, [...] focalizzata quindi su un oggetto o su un evento specifico, associata a un modesto stato di attivazione. Ciò che differenzia sentimento, emozione e umore è dunque il diverso livello di attivazione, di attenzione e di necessità di azione che fa seguito ...
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. Repressione volontaria d'ogni detto, atto o espressione mimica, che possa tradire pensieri, sentimenti, intenzioni. La dissimulazione della pazzia si riscontra in ammalati lucidi e tranquilli o per lo [...] meno capaci di dominare i loro impulsi, di celare sotto forme cortesi le loro antipatie e i loro odî. Perché la dissimulazione sia completa, occorre che il malato abbia conoscenza delle proprie tendenze ...
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Boiaro (m. 1834). Nominato dopo i moti del 1821, fu l'ultimo degli ospodari fanarioti. Di saldi sentimenti nazionali, regnò sino al 1828, quando si ritirò dinanzi all'invasione russa. ...
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Capra, Frank
Monica Trecca
Il regista del sorriso e della malinconia
Considerato il regista dei buoni sentimenti e dell'uomo comune ‒ che alla fine si rivela un eroe ‒ Frank Capra realizzò storie ricche [...] di ottimismo, tutte basate su sceneggiature perfette e talvolta concepite come vere e proprie favole. Una delle sue opere più famose, La vita è meravigliosa (1946), si apre addirittura in Paradiso. Ma, ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...