In psicanalisi, il desiderio materno di uccidere i propri bambini. Il motivo è per lo più costituito da sentimenti di odio per il padre dei bambini. ...
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Carpi, Leone
Patriota ed economista (Cento, Ferrara, 1810 - Roma 1898). Nato in un’agiata famiglia israelita di sentimenti liberali, all’inizio del 1849 fu eletto deputato alla Costituente romana e si [...] schierò su posizioni decisamente moderate vicine a quelle di Mamiani. Sorpreso mentre era in missione all’estero dalla caduta del governo repubblicano, fu bandito sia dallo Stato pontificio sia dai territori ...
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Poeta spagnolo (Archena, Murcia, 1866 - ivi 1936). Insegnò a Rosario de Santa Fe, Argentina; scrisse versi ispirati a sentimenti di malinconia, ai paesaggi della sua terra natale. Pubblicò Aires murcianos [...] (1899), La canción de la huerta (1905), Aires argentinos (1927), Belén de pastores (1932) ...
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Scrittore giapponese (Edo, od. Tokyo, 1790 - ivi 1843). Considerato il principale autore dei ninjōbon (romanzi d'amore, romanzi di sentimenti), in voga verso la prima metà dell'Ottocento, esordì nel 1821 [...] otoko "Vita di un libertino" di Ihara Saikaku). Inoltre, la descrizione dei personaggi femminili e dei loro sentimenti, espressi attraverso dialoghi ai quali l'autore riesce a dare straordinaria vivacità utilizzando ampiamente il dialetto di Edo ...
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Mozzoni, Anna Maria
Militante femminista e patriota (Rescaldina, Milano, 1837 - Roma 1920). Nata in una famiglia agiata, di sentimenti patriottici e antiaustriaci, subì però il pregiudizio antifemminile [...] comune in quell’epoca anche in ambienti colti e, per favorire la migliore istruzione dei fratelli, fu costretta a trascorrere gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, dal 1842 al 1851, nel collegio della ...
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Medico e uomo politico francese (Milano 1803 - Porta d'Ampugnano, Corsica, 1877); segretario dell'ex re Luigi Bonaparte, di sentimenti liberali, dovette, nel 1831, abbandonare l'Italia. Amico del futuro [...] Napoleone III, dal 1840 ne condivise la reclusione nel castello di Ham e nel 1846 fu condannato per averne favorito l'evasione. Divenuto questo imperatore, C., suo medico personale, fu deputato, poi (1867) ...
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Edipo, complèsso di Nella teoria psicoanalitica di S. Freud, la situazione psicologica centrale del bambino, che sino a una certa età nutre sentimenti di amore per il genitore del sesso opposto e sentimenti [...] di rivalità per quello del suo stesso sesso. Il non avvenuto superamento del complesso di E. favorirebbe l'insorgere di situazioni nevrotiche nell'età adulta. Il complesso di E. è diverso nel maschio e ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1898 - Madrid 1984). La solidarietà amorosa con il cosmo e con l'uomo, in una suggestiva lotta di sentimenti e di ideali costituisce il centro di tutta la sua opera poetica. Ámbito [...] (1928), Espadas como labios (1932), Pasión de la tierra (1935), La destrucción o el amor (1935), Sombra del paraíso (1944), Mundo a solas (1950), Nacimiento último (1953), sono le raccolte che, con grande ...
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Sofista (170 circa - 235 circa d. C.) di Preneste (Palestrina); discepolo del sofista Pausania di Cesarea, ma romano di costumi e di sentimenti, parlava e scrisse in greco attico (fu appunto detto μελίγλωττος, [...] dalla lingua dolce come il miele). Restano di E.: Sulla natura degli animali, in 17 libri in parte interpolati, in cui l'interesse naturalistico è superato da quello paradossografico e dalla tendenza moraleggiante: ...
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BRESCIANI, Carlo
Mario Belardinelli
Nacque a Brescia il 23 sett. 1876 da Giuseppe e Carolina Rovetta, in una famiglia borghese di vivi sentimenti cattolici. Aderì alla Gioventù cattolica, del cui circolo [...] fu anche presidente. Laureato in giurisprudenza, all'inizio del Novecento entrò nella redazione del quotidiano cattolico IlCittadino di Brescia (diretto fino al 1912 da Giorgio Montini, cui il B. restò ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche come sinon. di senso nel sign. più...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...