Mitocondri
Ersilia Marra
Il termine mitocondrio fu adottato da Carl Benda per la prima volta nel 1898 e deriva da due parole greche, mítos 'filo', e cóndrion 'piccolo grano'. Il mitocondrio è stato [...] Si intravede traccia di quest'origine nel DNA e nel macchinario di sintesi proteica presente nei mitocondri come retaggio del sistema necessario per la vita della cellula ancestrale. Inoltre, le sequenze nucleotidiche e/o amminoacidiche degli enzimi ...
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Mammifero
Raffaella Elli
I Mammiferi (termine composto del latino mamma, "mammella", e fero, "porto"; alla lettera "fornito di mammelle") sono una classe di Vertebrati amnioti omeotermi (latino scientifico [...] bandeggio che si ottiene dopo alcune particolari colorazioni differenziali. Sia i risultati ottenuti confrontando le sequenzedelDNA sia quelli ottenuti confrontando le bande dei cromosomi suffragano complessivamente l'ipotesi che scimpanzé e uomo ...
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Fattori di trascrizione
Roberto Di Lauro
Mariastella Zannini
I geni sono unità dinamiche. Determinano infatti una funzione soltanto se vengono espressi, cioè se l'informazione in essi contenuta come [...] e fosfato, e in alcuni casi con gli atomi del solco minore delDNA, contribuiscono al legame. Esiste però una corrispondenza univoca tra sequenza di DNA riconosciuta e sequenza amminoacidica del DLD, per cui un determinato fattore di trascrizione ...
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Edoardo Boncinelli
Il nuovo alfabeto della vita
La creazione in laboratorio di un DNA potenziato – da 4 a 6 basi per espandere la potenzialità della sua struttura – costituisce una novità biologica assoluta: [...] sono costituiti di 4 basi o nucleotidi: nel caso delDNA le 4 basi sono notoriamente adenina, guanina, citosina e timina, abbreviate in A, G, C e T. Qualsiasi tratto di DNA consta di una sequenza ordinata di un gran numero di queste. I caratteri ...
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dogma centrale
Dogma della biologia molecolare, secondo cui l’informazione genetica fluisce dal DNA all’RNA e alle proteine, ma non può andare in direzione inversa. Fu proposto nel 1958 da Francis Crick, [...] dogma centrale sono il meccanismo di metilazione, con il quale viene regolata l’attività delDNA, modificandone l’informazione funzionale senza modificarne la sequenza; e i cosiddetti editing e splicing alternativo, che affidano all’RNA un decisivo ...
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nucleotide
Loredana Verdone
Unità monomerica caratteristica degli acidi nucleici. Il nucleotide è costituito da una base azotata (adenina, citosina, guanina, timina o uracile nel caso dell’RNA), uno [...] parte degli amminoacidi risulta codificata da più di un codone specifico. La sequenza nucleotidica 5′-3′ della catena codificante delDNA corrisponde, dunque, alla sequenza della proteina, dall’inizio a partire dall’estremità ammino-terminale (N ...
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topo transgenico
Nicoletta Landsberger
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Animale che ha acquisito nuove informazioni genetiche per aggiunta di DNA estraneo nel genoma di ogni sua cellula. Per definizione, [...] terapeutiche. In particolare, è possibile valutare se la reintroduzione di una copia del gene normalmente funzionante, in quel modello animale in cui la stessa sequenza di DNA risulta mutata, può portare all’eliminazione di tutti o parte dei sintomi ...
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proteoma
Mauro Capocci
Termine derivato dalla fusione delle due parole ‘proteina’ e ‘genoma’, che sta a indicare l’insieme di tutte le proteine espresse dal genoma di un organismo. Diversamente dal [...] numerosi meccanismi che possono intervenire nelle fasi di trascrizione delDNA. Il cosiddetto alternative splicing è il meccanismo più importante La conoscenza del proteoma richiede quindi di andare oltre la semplice sequenza nucleotidica del genoma e ...
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genètica molecolare Disciplina scientifica focalizzata sullo studio della struttura e sulla funzione dei geni a livello molecolare; in particolare, la genetica molecolare studia il DNA e i suoi prodotti, [...] epigenetica che comprende tutte le alterazioni geniche non associate a cambiamenti nella sequenza. Le modifiche epigenetiche possono essere dovute a cambiamenti chimici delDNA (per es., aggiunta di gruppi metilici o deacetilazione degli istoni), che ...
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Biologo molecolare statunitense (n. Boston 1932), dal 1972 prof. di biologia molecolare presso la Harvard University. Si è occupato di meccanismi genetici di controllo e delle interazioni tra proteine [...] trovare un metodo per determinare la sequenza dei nucleotidi di cui è composto un qualsiasi frammento di DNA. Le tecniche usate da G. Questo metodo, insieme alle tecniche di manipolazione delDNA, consente l'analisi della struttura e della ...
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impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....
enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze di natura proteica (una volta dette fermenti)...