Catena di pochi nucleotidi (fino ad alcune decine) ottenuta per sintesi o per frammentazione di un acido nucleico (➔ biotecnologie).
In genetica molecolare, l’o. allele-specifico (ASO, allele-specific [...] nucleotidica. In condizioni ottimali un ASO è estremamente specifico, ossia non è in grado di legarsi a sequenze che presentino anche una sola variazione nucleotidica. Gli ASO sono utilizzati come inneschi della PCR, per distinguere alleli simili ...
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In biochimica, tipo di inibizione enzimatica che regola le vie metaboliche ramificate, bloccando in maniera allosterica l’attività catalitica di uno degli enzimi della via stessa. È detta anche inibizione [...] retrograda, o da prodotto finale, o a feedback. Nella r., quando la concentrazione del prodotto finale di una sequenza metabolica aumenta al di sopra del suo valore stazionario normale (cioè il prodotto è in eccesso rispetto alle necessità cellulari ...
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SANGER, Frederick
Eugenio Mariani
(App. III, II, p. 657)
Biochimico britannico. Dopo aver ricevuto il premio Nobel per la chimica nel 1958 per le ricerche sulla struttura dell'insulina, ne ha ottenuto [...] 1968 ha operato nel laboratorio di Biologia molecolare del Medical Research Council a Cambridge.
S. è riuscito a stabilire l'esatta sequenza dei nucleotidi del DNA da cui è costituito il gene − problema dimostratosi più complesso di quello già da lui ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] origine a diverse emoglobinopatie.
Nel caso della clonazione di un gene candidato, si parte da un gene del quale si conosce la sequenza ma non la funzione e che, a causa della sua posizione o di qualche altra proprietà, si ritiene implicato in una ...
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In biochimica, sigla di vasoactive intestinal peptide, polipeptide appartenente al gruppo degli enterormoni (➔) e presente sia nell’intestino, dove stimola la secrezione elettrolitica e liquida della [...] mucosa, sia nel cervello. Scoperto nel 1976, è costituito da 28 amminoacidi disposti in una sequenza che mostra notevoli omologie con la secretina, il glucagone e il peptide inibitore gastrico (GIP). Insieme alla colecistochinina, è il peptide più ...
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(o operon) In genetica, gruppo di geni strutturali adiacenti, che sono trascritti tutti in una singola molecola di mRNA e che sono pertanto soggetti a una regolazione coordinata. In Escherichia coli, i [...] extra e intracellulari. Quando CAP, un dimero costituito da due polipeptidi identici, si lega al cAMP, interagisce con una sequenza di DNA situata a monte del promotore, per la quale presenta elevata affinità (fig. 3). Questo legame aumenta la ...
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epigenetica
Nicoletta Lansberger
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Termine (originariamente coniato per descrivere come l’informazione genetica viene utilizzata durante lo sviluppo per produrre un organismo) [...] oggi usato per descrivere tutte quelle modificazioni ereditabili che variano l’espressione genica pur non alterando la sequenza del DNA. Con termini più tecnici, dunque, si definiscono epigenetici quei cambiamenti che influenzano il fenotipo senza ...
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La massa della sostanza vivente (espressa come peso secco per unità di volume o superficie) prodotta in un determinato periodo di tempo da una popolazione o da una biocenosi, o in un particolare ambiente [...] biologico. Se si sovrappongono l’uno sull’altro in sequenza discendente dei parallelepipedi simili, ciascuno di volume proporzionale alla b. di una certa categoria di un ecosistema, si può osservare che queste b. si dispongono a formare una piramide ...
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Istinto
Liliana Zani Minoja
Il termine istinto (dal latino instinctus, derivato di instinguere, "eccitare"), originariamente utilizzato in ambito biologico, indica un comportamento ereditato, proprio [...] ben altra è la capacità, sempre innata, ma ormai fissata e codificata, di eseguire comportamenti finalizzati secondo sequenze prestabilite. Sono due prestazioni di livello fisiologico diverso. I moduli motori hanno origine da impulsi centrali e sono ...
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Evoluzione genetica dell'uomo
Sean B. Carroll
Che cosa è l'uomo, se il suo supremo bene e tutto il prezzo del suo tempo restringesi nel mangiare e nel dormire? Un bruto, e null'altro. Certo quegli che [...] stimare la misura della selezione positiva nell'evoluzione proteica umana, sono stati esaminati i dati relativi alla divergenza nella sequenza per 182 geni umani e delle scimmie del Vecchio Mondo, nonché i dati relativi al polimorfismo per un numero ...
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sequenza
sequènza (ant. o pop. seguènza) s. f. [dal lat. tardo sequentia, der. di sequens -entis, part. pres. di sequi «seguire»; in alcuni sign., come il 2 e il 3, ricalca il fr. séquence]. – Genericam., séguito, successione, serie di cose,...
sequenziare
v. tr. [der. di sequenza, sull’esempio dell’ingl. (to) sequence] (io sequènzio, ecc.), non com. – Disporre in sequenza, ordinare secondo una sequenza; in partic., in biologia, determinare la sequenza di nucleotidi caratteristica...