GNOSTICHE, Gemme
A. A. Barb
Classe di gemme ellenistico-romane così denominate dagli archeologi per gli elementi dottrinari che sono stati riconosciuti nelle loro iscrizioni. Sono pietre che generalmente [...] a strizzarsi i capelli, talvolta hanno alcuni aspetti dell'egiziana Hatḥōr. Inoltre incontriamo il dio ellenistico-egiziano Serapide (in taluni casi accompagnato da Cerbero, in quanto dominatore del mondo infero). Osiride, raffigurato come mummia ...
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. Di questa vasta e ricchissima villa tiburtina abbiamo appena qualche ricordo lasciato dagli storici, dai quali apprendiamo soltanto che Adriano, reduce dal suo primo grande viaggio nelle provincie orientali [...] degne dell'infimo personale di servizio.
Dal Pretorio si passa al Canopo. Era questo una riproduzione del famoso tempio di Serapide a Canopo, città vicina ad Alessandria d'Egitto, cui accedevasi per un canale derivato da un vicino braccio del Nilo ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] , del 118 d.C., la cui pianta conserva un'eco, anche se molto semplificata, della forma dei santuarî di Serapide in Egitto e delle modalità del sincretismo architettonico greco-egizio: cella con ambienti laterali e vasta corte antistante. Così le ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] corte regia, mentre una biblioteca più piccola fu poi costruita fuori del palazzo reale, nel Serapeo, tempio del dio Serapide, accessibile anche a un pubblico estraneo al Museo, che tuttavia non si deve pensare fosse straordinariamente folto. Non ...
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ANELLO
R. Pulinas
L. Rocchetti
L'a. (greco δακτύλιος latino anulus e più specificamente: σϕενδόνη e funda per indicare la forma del castone che serra la pietra) quale oggetto di ornamento appare per [...] , oppure, quando l'a. assume il carattere di amuleto, personificazioni di divinità e dei loro simboli: così dai riti di Serapide e di Iside, particolarmente diffusi in Italia nel I sec. a. C., derivano gli a. serpentiformi di ispirazione egizia ...
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Vedi VERONA dell'anno: 1966 - 1997
VERONA (Verona)
L. Beschi
Una tra le più significative città romane della Venetia (Strab., v, 213; Martial., xiv, 195, 1) nell'antichità e tra le più considerevoli, [...] , spesso molto nobili, dell'arte cosiddetta colta. Copie di alto interesse documentario come l'Afrodite seduta fidiaca, il Serapide stante di Castel S. Pietro oggi a Ginevra, opere eclettiche come il gruppo delle statue iconiche femminili dall'area ...
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Vedi THAMUGADI dell'anno: 1966 - 1997
THAMUGADI
P. Romanelli
Città romana della Numidia. Fondata nel 100 d. C. come colonia militare da Traiano (colonia Marciana Traiana Thamugadi), sorse ex novo in [...] qui venerate si conoscono quelle del santuario centrale, una Dea patria non meglio precisata, e del santuario di destra, Serapide.
All'interno della città altri edifici pubblici erano: il teatro, la biblioteca, un mercato, e alcune terme. Il primo ...
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PRIENE (Πριήνη, Priene)
A. Giuliano
Città della Caria, sulle pendici del monte Micale, a breve distanza dell'antico golfo Latmico, antistante Mileto.
Storia. - Alla fine dell'VIII sec. a. C. apparteneva [...] egiziane, caratterizzato da un altare e privo di tempio. La dedica sull'altare precisa che nel santuario erano adorati Iside Serapide e Anubis, su un secondo altare si riconoscono anche i nomi di Arpocrate e di Erade. L'edificio, costruito alla ...
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MERCATO (μάκελλον; macellum, emporium)
R. A. Staccioli
Non è ancora del tutto chiara la tesi che tende a dissociare, per il mondo greco, il concetto di m. da quello di agorà, soprattutto per quanto riguarda [...] gli altri due e specialmente quello centrale, erano destinati al culto imperiale.
A Pozzuoli, il cosiddetto Tempio di Serapide, in gran parte sommerso per fenomeni di bradisismo, rappresenta l'esempio più grandioso e completo di un macellum romano ...
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Vedi PORTO dell'anno: 1965 - 1996
PORTO (Ostia) (V. vol. VI, p. 393)
C. Pavolini
Il riesame (Colonna, 1981) della barchetta nuragica di bronzo, rinvenuta a P. attorno al 1860 e conservata all'Ermitage, [...] (protettrice della navigazione) accompagnata dal serpente Agathodàimon. Dall'edificio proviene anche un ritratto di Settimio Severo come Serapide. Tutto ciò ha fatto supporre che nel complesso vada riconosciuto l'Iseo di P., noto da alcune epigrafi ...
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modio
mòdio s. m. [dal lat. modius: v. moggio]. – 1. a. Antica unità di misura romana di capacità per aridi, equivalente a 8,733 litri. M. cumulato, equivalente a 11,64 litri; m. raso, equivalente a 10,43 litri, usati entrambi in Egitto; m....
zacoro
żàcoro s. m. [dal gr. ζάκορος]. – Nell’antica Grecia, nome di funzionarî sacerdotali addetti ai templi, talvolta chiamati anche neocori; le loro attribuzioni, in origine assai umili, crebbero col tempo di numero e d’importanza, specie...