RECLUSIONE sacra
Evaristo BRECCIA
Durante l'età ellenistica è documentata l'esistenza d'una categoria di persone obbligate a rimanere chiuse dentro un luogo determinato che è quasi sempre un santuario [...] né si deve pensare a una derivazione di questa da quella. Accettando la catochè come una caratteristica del culto ellenistico di Serapide, non si esclude che risalga all'età faraonica e neppure che la sua prima origine sia da ricercare piuttosto che ...
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APOLLONIOS (᾿Απολλώνιος, Apollonius)
M. T. Marabini Moevs
14°. - Architetto, figlio di Ammonios, di Alessandria. Ebbe l'incarico dai magistrati romani di costruire, per la salute di Traiano, un altare [...] a Serapide, presso il monte Claudiano (C.I.G., iii, 4713 c), in vicinanza del quale, a oriente del Nilo e non lungi dal Mar Rosso, si trovava una cava di granito. Pare che A. attendesse a far preparare sul posto i blocchi destinati a varie importanti ...
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APOLLODOROS (᾿Απολλόδωρος)
L. Guerrini
4°. - Architetto, figlio di Eraios, ateniese. La sua firma appare, a Delo, su alcuni blocchi mutili dell'architrave di un edificio dedicato dal popolo ateniese [...] a Serapide, Iside e Anubis nel 140-134 a. C. Da un'altra iscrizione si apprende che A. fu ginnasiarca nel 130-129 a. C.
Bibl: Th. Homolle, in Bull. Corr. Hell., XVI, 1892, p. 479; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, I, c. 2896, s. v., n. 74; H. Thiersch, ...
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zacoro Nell’antica Grecia, funzionario sacerdotale addetto ai templi, talvolta chiamato anche neocoro (➔); le attribuzioni degli z. crebbero con il tempo di numero e d’importanza, specie in determinati [...] culti (Iside e Serapide, Asclepio e Igea), fino a diventare veri e propri aiutanti dei sacerdoti. ...
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DAMON (Δάμ[ω]ν)
L. Guerrini
Supposto incisore di gemme, di origine greca, di epoca incerta. Il suo nome, in forma genitiva, appare su una corniola ora a Firenze, dove è raffigurata la testa di Giove [...] Serapide ai cui lati stanno la Luna e il Sole. Nel Corpus (n. 7176), si vorrebbero ricondurre a D. anche i nomi degli incisori Admon, Allion, Dallion come varianti dello stesso nome, ma ciò non ha alcun fondamento.
Bibl.: A. F. Gori, Inscr. ant. in ...
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MANETONE (gr. Μανέϑως, Μανεϑῶ, raramente Μανεϑῶϑ; lat. Manethon; interpretato da W. Spiegelberg, poco felicemente, Ma'‛e-en-Ṣḥowte "La rettitudine di Thout")
Giulio Farina
Scrittore egiziano, nato forse [...] rivestito gli uffici di scriba dei templi e sacerdote. Sotto Tolomeo I Sotero fu tra quelli che ordinarono il culto di Serapide (285 a. C.); sotto Tolomeo II Filadelfo (dopo il 280) pubblicò l'opera famosa Αἰγυπτιακά. Era la storia del suo paese ...
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IULIUS MEILETOS, Quintus
Red.
IULIUS MEILETOS, Quintus (Κυᾒιντος ᾿Ιουᾒλιος Μειᾒλητος). − Probabile scultore di Tripoli di Asia vissuto nell'età di Settimio Severo o di Alessandro Severo, ricordato in [...] è dedicata a I. M. da οι¾ τεχνειᾖται e da Q. Iulius Faentius alumnus; la seconda è un'ara offerta dall'artista a Serapide, nella quale si invoca la protezione del dio per il μαρμαραριᾒων τοᾕ γεᾒνος.
Bibl.: C. I. G., n. 5921-5922; H. Brunn, Geschichte ...
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(gr. ῎Απις) Nome del torello nero venerato dagli Egizi come espressione vivente del dio Ptah (➔). Contraddistinto da un segno bianco sulla fronte, con ventre, zampe e fiocco della coda anch’essi bianchi, [...] battendo con una zampa. Il centro del suo culto era a Menfi. Morto, ebbe solenne sepoltura e fu identificato con Osiride e in età tolemaica con Serapide. In età romana si creò l’Apis imperator, figura umana taurocefala, con globo nella sinistra. ...
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Vedi AION dell'anno: 1958 - 1994
AION (Αιών)
M. T. Marabini Moevs*
È per il pensiero greco il concetto del tempo assoluto, opposto a Chronos, che è il tempo in relazione alla vita umana (Plat., Timeus, [...] primo della divinità suprema, perciò identificabile con differenti dèi, come il persiano Zervan Akarana e l'egizio Sole-Serapide. Soprattutto nella diffusione dei grandi cicli misterici, mitriaco, orfico e gnostico, A. tende a divenire una divinità a ...
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ZACORI (Ζάκοροι)
Giulio Giannelli
Nome dato, nella Grecia antica, a certi funzionarî di ordine sacerdotale addetti ai templi, e più frequentemente chiamati neocori (v. neocoria). Di solito, in certi [...] che fosse specificamente richiesta per certe divinità determinate; cioè per Rea, per Asclepio e per Igea, per Iside e Serapide, sia ch'esse venissero venerate in templi pubblici o in sacrarî gentilizî o privati. Dapprincipio, le loro funzioni furono ...
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modio
mòdio s. m. [dal lat. modius: v. moggio]. – 1. a. Antica unità di misura romana di capacità per aridi, equivalente a 8,733 litri. M. cumulato, equivalente a 11,64 litri; m. raso, equivalente a 10,43 litri, usati entrambi in Egitto; m....
zacoro
żàcoro s. m. [dal gr. ζάκορος]. – Nell’antica Grecia, nome di funzionarî sacerdotali addetti ai templi, talvolta chiamati anche neocori; le loro attribuzioni, in origine assai umili, crebbero col tempo di numero e d’importanza, specie...