SCULTURA
Pericle DUCATI
Michele GUERRISI
Raffaello BATTAGLIA
. Nella parola scultura, dal verbo latino sculpere, è insita l'idea dell'intaglio; nella parola analoga plastica, dal verbo greco πλάσσω, [...] epoca ellenistica si ricorse anche a miscele, ad amalgame per eseguire statue. L'esempio più insigne era il Serapide di Briasside esistente nel santuario del dio ad Alessandria (Clemente Alessandrino, Protrepticon, IV, 48): Briasside avrebbe foggiato ...
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Città dell'Asia Minore (Lidia) alla foce del Caistro (Kücük Menderes), sulla costa dell'Egeo. Storia. - Era in origine sul mare, ma gli apporti alluvionali del fiume l'hanno via via allontanata da esso, [...] era un tempio chiuso entro un recinto: la sua architettura ricorda i monumenti di Eliopoli: è probabile fosse dedicato a Serapide. La biblioteca è forse il più bell'edificio della città: era costituita da una sala quadrangolare, splendida di marmi e ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] ., 14, 10 e), e che quello di Plutone fu distrutto da Filippo. È attestato da iscrizioni il culto di Iside e di Serapide con un santuario fuori della città sul Bosforo, e abbiamo notizie di culti di Eracle, dei Dioscuri, all'estremità del Corno d'Oro ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA
P. Gros; H. Brandenburg
Basilica pagana (v. vol. II, p. 2). - Nessun altro elemento della panoplia monumentale delle città romane è stato oggetto, nel corso [...] della b. per gli edifici di culto al fine di differenziarsi dai culti tradizionali del mondo greco-romano (p.es. Tempio di Serapide a Mileto; a Roma la b. nota dalle iscrizioni come Hilariana: una grande b. a pilastri, a cinque navate, della Magna ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] della politica antipagana di Costantino adducendo argomentazioni di carattere apologetico (ad esempio la contestazione del culto di Serapide e la distruzione dei templi a Heliopolis, Aphaca e in Cilicia), senza parlare dell’asportazione dei tesori ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] veneto. Il caso veronese 1680-1796, Milano 2008 (con bibl. prec.).
L. Ciancio, Le colonne del Tempo. Il ‘Tempio di Serapide’ a Pozzuoli nella storia della geologia, dell’archeologia e dell’arte (1750-1900), Firenze 2009.
M. Toscano, Gli archivi del ...
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STATUA DI CULΤO (v. vol. VII, p. 476, s.v. Statua)
S. De Angeli
Mondo classico. - Con questa definizione si indica la più importante rappresentazione di divinità in un santuario, oggetto e centro di [...] tal senso appare anche la realizzazione di immagini di culto di nuove divinità introdotte nel pantheon greco, come Iside e Serapide, o di personificazioni astratte, come p.es., la nota Tyche di Antiochia che, per l'aspetto e gli attributi, sottolinea ...
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Vedi OSTIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
OSTIA (Ostia, Ostia Tiberina)
G. Becatti
Prima colonia di Roma, il cui nome deriva dalla foce del Tevere, ostium, presso il quale fu fondata, in funzione sia [...] appartamenti del caseggiato. Accanto a questo complesso delle Case a giardino, l'altro vasto caseggiato comprendente l'insula del Serapide, le Terme dei Sette Sapienti, l'insula degli Aurighi con cortili porticati, con le varie scale di accesso agli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eta degli Antonini, ovvero della scoperta dell'interiorita
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Edward Gibbon, il grande [...] affermare la propria natura divina facendo ricorso ai culti più vari da quello di Mitra a quelli di Iside e Serapide, e soprattutto identificandosi con Ercole sotto le cui sembianze veniva sovente raffigurato. Proclamò inoltre l’avvento di una nuova ...
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SCHEMATA (σχῆματα, gestus)
I. Jucker
Senofonte (Mem., 3, 10) ci presenta Socrate a colloquio con Parrasio e con lo scultore Kleiton (Policleto?) e, parlando dell'arte; egli dimostra loro che il carattere [...] di Zurigo. Sarebbero anche da confrontare il gesto del Pothnios di Delfi (E.A.A., iii, fig. 42) e più tardi quello di Serapide con il cane infernale. Nella maggior parte dei casi però il gesto esprime il comune possesso e l'amorosa comunanza, come ad ...
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modio
mòdio s. m. [dal lat. modius: v. moggio]. – 1. a. Antica unità di misura romana di capacità per aridi, equivalente a 8,733 litri. M. cumulato, equivalente a 11,64 litri; m. raso, equivalente a 10,43 litri, usati entrambi in Egitto; m....
zacoro
żàcoro s. m. [dal gr. ζάκορος]. – Nell’antica Grecia, nome di funzionarî sacerdotali addetti ai templi, talvolta chiamati anche neocori; le loro attribuzioni, in origine assai umili, crebbero col tempo di numero e d’importanza, specie...