FOLADIDI (lat. scient. Pholadidae, dal nome del genere Pholas L., 1759; dal gr. ϕωλάς "che si appiatta in nascondigli")
Carlo Piersanti
È una famiglia di Lamellibranchi Sifonidi (sottordine Senopalliati), [...] calcari, ecc.), nel legno sommerso e nei depositi corallini. Sono famose le perforazioni delle colonne del tempio di Serapide a Pozzuoli. Qualche volta i danni determinati dalle foladi possono essere gravi (è celebre un'inondazione avvenuta nel 1731 ...
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CERBERO (Κέρβερος, Cerbĕrus)
G. Sgatti*
Mostro custode dell'Ade, che la pittura vascolare e la tradizione ci hanno tramandato nella figura di cane con più teste. La più antica menzione di C. è in Esiodo [...] p. 12 ss.; 5) A. Ridder, Catal. des Vases peints de la Bibl. Nat., Parigi 1901, p. 178, n. 269. C. con Hades-Serapide: Journ. Hell. Stud., vi, 1885, p. 291; S. Reinach, Rép. Stat., iv, p. 10, 2; iv, p. 445. Statuette bronzee alessandrine: E. Babelon ...
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Vedi AMPURIAS dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
AMPURIAS (v. vol. I, p. 328 e S 197O5 p. 38)
E. Sanmartí-Grego
Neàpolis. - Recenti scavi nella parte settentrionale, hanno dimostrato che il primo insediamento [...] in seguito a spoliazioni verificatesi in età medievale e moderna.
La piazza rettangolare dove si trova il Santuario di Serapide poté essere urbanizzata soltanto dopo la costruzione della cinta del II sec., poiché si appoggia a quest'ultima. In ...
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SETTIMIO SEVERO (L. Septimius Severus Pertinax)
H. P. L'Orange
Imperatore romano, nato a Leptis Magna nel 146 d. C. da famiglia dell'ordine equestre.
Percorse la carriera senatoria; ebbe nel 191 il governo [...] sua sinistra. Severo contrariamente a quel che potrebbe supporsi, non è rappresentato come Giove capitolino, bensì col tipo del Serapide di Bryaxis. La grande influenza ch'ebbero in Roma le religioni orientali e la susseguente fusione, nella tarda ...
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Vedi CIPRO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIPRO (Κύπρος Cyprus)
P. Bocci
G. Garbini
G. C. Susini
È l'isola posta più a E tra quelle del Mediterraneo orientale e si può considerare, da un punto di vista [...] Vitruvio sotto il nome di tempio tuscanico e che è tipica dei Capitolia romani. Sarebbero il tempio di Atena a Vouni, quello di Serapide a Soli e quello di Afrodite a Paphos. Il santuario di Vouni è uno dei complessi cultuali più elaborati di C., ma ...
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Vedi ALESSANDRINA, Arte dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRINA, Arte (v. vol. i, p. 218)
A. Adriani
L'arte a. rimane ancora un capitolo assai oscuro dell'arte ellenistica; ma è un fatto positivo che intorno [...] del Vaticano dipende effettivamente, con i rilievi della sua base, da un celebre originale alessandrino, per il Serapide trova qualche resistenza la tesi dell'attribuzione del suo tipo canonico a qualche officina alessandrina piuttosto che allo ...
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SINOPE (Σινωτιη, Sinope)
Red.
C. Saletti
Città e porto sul Mar Nero. La tradizione mitografica riconnette il nome Σινώπη con un'amazzone (per altri invece l'eroe fondatore sarebbe Antolykos), e riconosce [...] persiana la trovò Alessandro, che le fornì un'apparente libertà. Se è vera la storia molto dubbia del trasferimento del dio Serapide da S. ad Alessandria intorno al 300 a. C., S. doveva essere governata da un tiranno. Nel sec. III sosteneva i ...
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KHĀRGA (v. vol. IV, p. 349)
E. Bresciani
Oasi del deserto libico abitata già nel Paleolitico; vi sono stati rilevati numerosi graffiti di giraffe, antilopi, gazzelle e struzzi, databili tra il V e il [...] il tempio è datato al tempo di Antonino Pio) e a Qaṣr Duš, il cui tempio, che porta la data dell'anno 19, è dedicato a Serapide e a Iside. In epoca cristiana, Kh. fu sede di vescovado. La necropoli di el-Bagawat, in prossimità di Hebit, è uno dei più ...
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TIBIA
Guido LIBERTINI
. Musica. - Strumento a fiato (gr. αὐλός), di forma tubulare, il cui suono risultava dalla colonna d'aria che veniva immessa nella cavità e che faceva vibrare una sottile lamina [...] di strumento era più dolce. Il plagiaulo fu preferito nell'epoca ellenistica, e venne usato nei festini e nel culto di Serapide; non di rado lo riconosciamo in talune rappresentazioni di Eroti o di Satiri.
La tibia doppia consisteva in due tubi che ...
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Vedi SERDICA dell'anno: 1966 - 1973
SERDICA (Colonia Ulpia Serdica)
A. Frova
È l'odierna Sofia; il centro antico corrisponde al luogo della città moderna. Fu sottomessa da Licinio Crasso (29 a. C.); [...] III e IV sec. d. C. architettura laterizia (alcune torri triangolari). Di recente si sono ritrovate le fondazioni del tempio di Serapide e il suo frontone. Il caldarium di un bagno romano del III sec. d. C. fu trasformato nella chiesa di S. Giorgio ...
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modio
mòdio s. m. [dal lat. modius: v. moggio]. – 1. a. Antica unità di misura romana di capacità per aridi, equivalente a 8,733 litri. M. cumulato, equivalente a 11,64 litri; m. raso, equivalente a 10,43 litri, usati entrambi in Egitto; m....
zacoro
żàcoro s. m. [dal gr. ζάκορος]. – Nell’antica Grecia, nome di funzionarî sacerdotali addetti ai templi, talvolta chiamati anche neocori; le loro attribuzioni, in origine assai umili, crebbero col tempo di numero e d’importanza, specie...