Poeta serbo (Trnava, Bosnia, 1767 - Grk, Srem, 1834). Cieco dall'età di otto anni, a vent'anni ebbe la famiglia sterminata dai Turchi e cominciò a errare per i Balcani intonando sulla sua gusla i canti [...] epici della tradizione orale. Nel 1809 si unì ai serbi insorti contro il dominio turco; si trasferì poi a Srem, dove incontrò il poeta V. S. Karadžić, che trascrisse molti suoi canti. Tra le composizioni originali, tutte ispirate ai fatti dell' ...
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Scrittore serbo (Hasani, Bosnia, 1915 - Belgrado 1984). Narratore prima della guerra (Pod Grmečom "Sotto il Grmeč", 1938, Planinci "I montanari", 1940), divenne poi uno dei più popolari poeti del movimento [...] dei partigiani (Pjesme "Poesie", 1945). Tra le sue opere successive: Izabrane pripovijetke ("Racconti scelti", 1946), Prolom ("La rottura", 1952), Doživljaji Nikoletine Bursača ("Le avventure di Nicolone ...
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Pogorelić, Ivo. – Pianista serbo-croato (n. Belgrado 1958). Allievo di A. Kezeradze (che sposò nel 1980), si affermò nel 1981 con un concerto alla Carnegie Hall di New York. Dotato di tecnica eccezionale, [...] capace di sonorità ricche e di riletture interpretative sempre personali, è da annoverarsi tra i maggiori pianisti della sua generazione, in un repertorio che comprende gli autori classici, romanitici ...
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Poeta serbo (Grebenac, Banato, 1922 - Belgrado 1991). Figura tra le più significative della letteratura serba contemporanea, ha saputo coniugare surrealismo e sperimentazione linguistica con immagini e [...] simboli tratti dalla tradizione medievale e da quella folcloristica. Nelle sue liriche, molte delle quali costituiscono cicli che trascendono le singole raccolte, è passato dalla riflessione su temi storici ...
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Scrittore serbo (Šabac 1909 - Belgrado 1989). Dopo una prima fase, ispirata a motivi irrazionalisti e surrealisti (Anatomija, 1930; Pesme "Canti", 1938), la sua produzione si caratterizza, dopo la guerra, [...] per un più impegnato rapporto verso la realtà, sia nella poesia: Čovekov čovek ("L'uomo dell'uomo", 1953); Flora, 1955; Snimci ("Foto", 1963); Pročitani jezik ("Lingua letta", 1972); Reči na deba ("Parole ...
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Scrittore serbo (Sombor 1884 - Belgrado 1967). Esordì come poeta, con versi in cui l'amore per la Voivodina si accompagna al disprezzo per il conformismo borghese dei suoi abitanti (Rodoljubive pesme "Poesie [...] patriottiche", 1911; Stihovi "Versi", 1951). La sua fama è però legata all'ampia produzione novellistica: Izabrane pripovetke ("Racconti scelti", 1948); Pripovetke ("Racconti", 1950); Zemlja ("Terra", ...
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Uomo politico serbo (Kostajnica 1875 - Praga 1936); sentì vivamente il problema di creare una intesa fra Serbi e Croati e, crollato l'impero austro-ungarico dopo la prima guerra mondiale, sostenne la creazione [...] di uno stato iugoslavo centralizzato, contro quanti volevano una federazione degli Slavi del sud. Ministro degli Esteri (1918-20 e 1921), fu poi cinque volte (1921-25) all'Istruzione. Nel 1927 si convertì ...
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Principe serbo (m. fra il 1101 e il 1116), figlio del primo principe della Zeta, Michele. Quando nel 1073 la Macedonia si sollevò contro Bisanzio, il padre lo inviò ad appoggiare gli insorti, dai quali [...] fu proclamato zar di Bulgaria. La rivolta fu rapidamente domata e C., battuto a Niš, fu condotto prigioniero a Costantinopoli e quindi ad Antiochia. Liberato ad opera di marinai veneziani (1081), prese ...
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Scrittore serbo (Subotica 1935 - Parigi 1989). Dopo iniziali tentativi poetici, si dedicò interamente alla prosa, affermandosi come uno degli autori più significativi della letteratura serba contemporanea. [...] Nella sua produzione, non vasta ma di alto livello qualitativo, spicca la trilogia di romanzi incentrati sul personaggio di Eduard Sam, che riflette la figura reale del padre dello scrittore, un ebreo ...
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Generale serbo (Ivanjica 1893 - Belgrado 1946). Partecipò alle guerre balcaniche e alla prima guerra mondiale. Allo scoppio della seconda guerra mondiale era colonnello. Dopo il crollo iugoslavo raccolse [...] Tedeschi e dall'altra, dopo il luglio 1941, la lotta contro i partigiani di Tito. Monarchico, sostenitore della supremazia serba, M. fu nominato dal governo in esilio comandante dell'"esercito iugoslavo in patria" e ministro della Guerra. Abbandonata ...
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serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...
serbo2
sèrbo2 s. m. [der. di serbare]. – L’azione del serbare; si usa quasi esclusivam. nelle espressioni mettere, tenere, avere in serbo, conservare mettendo e tenendo da parte; dare in serbo una cosa, darla ad altri perché la conservi; non...