(serbo Hilandar) Monastero serbo del Monte Athos, fondato da Simeone Nemanja e suo figlio s. Sava nel 1198, sulle rovine di un antico monastero greco. Ebbe dai successivi regnanti serbi privilegi e donativi, [...] accolse tesori e opere d’arte, diventando la roccaforte principale dell’ortodossia serba. ...
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Regione dell'Europa centrale compresa tra il Danubio e la Drava. È costituita da una parte pianeggiante, bassa e paludosa, e da una parte collinosa (Mecsek, m. 692) formata da terreni granitici, del Triassico e del Giurassico (Carbonico), fortemente degradati. Apparteneva all'Ungheria, ma per il trattato del Trianon è stata divisa in 2 parti; la maggiore (kmq. 3963; 240.000 ab., densità 60,5), con ...
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POPOVIĆ, Pavle
Letterato serbo, nato a Belgrado il 4 aprile 1868. Studiò in patria e a Ginevra e nel 1904 fu nominato professore alla scuola superiore (dal 1905 università) di Belgrado, ove tuttora insegna [...] 1893), ma si dedicò poi quasi esclusivamente alla letteratura serba, con studî monografici (O Gorskom Vijencu, Intorno al , 1919 e 1926), con un riuscito quadro sintetico della letteratura serba (Pregled srpske književnosti, 1ª ediz. 1909, 9ª ediz. ...
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Repubblica già appartenente alla Iugoslavia, proclamata indipendente nel 1991. Confina a N con la Slovenia e l’Ungheria, a E con la Serbia, a S con la Bosnia, a O si affaccia all’Adriatico.
Il territorio [...] e assunsero il controllo di circa un terzo del territorio (comprendente la Slavonia e la Krajina), dove fu proclamata la Repubblica Serba di Krajina. In seguito alla firma di un cessate il fuoco e al dispiegamento di una forza di interposizione dell ...
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REŠETAR, Milan
Slavista serbo-croato, nato a Ragusa di Dalmazia il 1° febbraio 1860. Terminati gli studî di filologia slava e classica a Vienna e a Graz, insegnò, dal 1882 al 1891; nei ginnasî di Capodistria, [...] Zara e Spalato. Si trasferì poi a Vienna e nel 1895 vi prese la libera docenza in filologia slava: nel 1904 fu nominato professore straordinario e nel 1908 ordinario. Dopo la guerra mondiale passò all'università ...
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Città della Iugoslavia, capoluogo di circondario nel banato del Vardar, in un saliente del confine con l'Albania. È situata a 41°30′ lat. N., 20°32′ long. E., alt. 649 m. s. m., sul margine di una vasta conca, percorsa dal Drin Nero, che vi riceve il Radika e altri affluenti, e dominata a nord dalle propaggini del Deshat a sud dell'imponente massiccio dello Jablanica (2257 m.).
La popolazione agglomerata ...
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RASCIA (in serbo Raška)
Giuseppe Praga
È territorialmente e nazionalmente il nocciolo da cui, sul finire del sec. XII, si sviluppò il regno di Serbia. Nell'alto Medioevo comprendeva la regione intorno [...] .). I Tedeschi durante il Sei e Settecento chiamarono la regione Ratzen o Raitzen e con tal nome talvolta indicarono i Serbi.
Bibl.: Assai oscura e piena di contrastanti opinioni è ancora la storia della Rascia, soprattutto a causa delle difficoltà d ...
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ZARA
I. Petricioli
(serbo-croato Zadar; gr.᾽Ιάδαιϱα, ᾽Ιάδεϱα; lat. Iader; Iadera; Iadra nei docc. medievali)
Città della Croazia, ubicata sulla costa orientale del mar Adriatico.Z., già abitato liburnico, [...] venne fortificata dai Romani in età augustea e nella stessa epoca acquisì il consueto impianto urbano ad assi ortogonali. Mantenne la sua prosperità in epoca tardoantica e tra i secc. 6°-11° fu sotto il ...
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Generale e uomo di stato serbo (1849-1903). Partecipò alla guerra serbo-turca (1876) e alla guerra serbo-bulgara (1885). Nel 1902 fu nominato presidente del consiglio: fu assassinato l'anno seguente in [...] occasione dell'attentato contro i reali di Serbia, Alessandro e Draga Obrenović. ...
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Filologo serbo, nato il 4 aprile 1825 a Novi Sad e morto il 17 novembre 1882. Svolse la sua feconda attività parte a Belgrado, ove, negli anni 1859-1865 e 1873-1877, insegnò la lingua serba alla Scuola [...] Vuk, e sia pure talvolta con criterî antiquati già ai suoi tempi, egli cercò di fissare le norme sintattiche della lingua serba, le sue basi morfologiche e l'aspetto particolare del suo accento. Degno coronamento della sua opera è il suo lessico del ...
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serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...
serbo2
sèrbo2 s. m. [der. di serbare]. – L’azione del serbare; si usa quasi esclusivam. nelle espressioni mettere, tenere, avere in serbo, conservare mettendo e tenendo da parte; dare in serbo una cosa, darla ad altri perché la conservi; non...