Repubblica già appartenente alla Iugoslavia, proclamatasi indipendente nel 1992. È formata dalle due regioni fisiche e storiche della Bosnia (➔) e della Erzegovina (➔).
In base agli accordi di Dayton [...] ha provocato circa 300.000 vittime e l’esodo, in parte temporaneo in parte definitivo (con formazione di grossi nuclei di rifugiati in Serbia e in Croazia), di circa 1.900.000 persone. L’attuale popolazione è stimata in circa 3.752.000 abitanti e il ...
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Uomo politico montenegrino (n. Nikšić 1962). Laureato in Economia, è entrato in politica con la Lega dei comunisti di Jugoslavia e per diversi anni ha appoggiato la politica del serbo S. Milošević. Nel [...] alla costituzione della Repubblica Federale di Jugoslavia (ne è stato uno dei promotori), negli anni si è spostato su posizioni anti-serbe. D. ha ricoperto la carica di presidente del Montenegro (1998-2002) per poi tornare a occupare la poltrona di ...
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Termine usato dagli Slavi balcanici per indicare coloro che lottavano contro i Turchi e ripreso da A. Pavelić per designare gli appartenenti al movimento croato di ribellione contro il predominio serbo [...] nazista costituirono il partito unico dello Stato indipendente di Croazia, abbandonandosi a una feroce lotta di sterminio. Nel 1945 i capi u. si rifugiarono all’estero, mentre i gregari subivano la vendetta dei partigiani di Tito e dei Serbi. ...
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La rivoluzione costituzionale dei Giovani Turchi (1908), l'annessione della Bosnia-Erzegovina da parte dell'Austria-Ungheria (1909), la guerra italo-turca per la Libia (1911) sono il prologo dell'ultimo [...] base fu stipulato a Sofia il 29 febbraio (13 marzo nuovo stile) 1912 tra Ferdinando I, re dei Bulgari, e Pietro I, re di Serbia, un trattato di amicizia e di alleanza formato da 7 articoli, e accompagnato da un allegato segreto di 5 articoli, da una ...
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CRONIA, Arturo
Sergio Cella
Nacque a Zara il 13 dic. 1896, figlio di Giuseppe, funzionario statale dell'amministrazione finanziaria, e di Ines Berettini. Compì gli studi nel ginnasio superiore di Zara [...] in lettere a Padova con il massimo dei voti. La sua tesi, discussa con G. Maver, sugli influssi di Dante nella letteratura serbo-croata, venne pubblicata a Roma nello stesso 1921. Nominato nel 1922 professore di ruolo nel liceo classico di Zara, il C ...
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QUARONI, Pietro
Diplomatico, nato a Roma il 3 ottobre 1898, fratello di Ludovico. Entrò nella carriera nel 1920. Uomo di larga preparazione e di particolari conoscenze linguistiche (dal russo al serbo-croato, [...] all'albanese, oltre alle lingue occidentali), certa opposizione alla politica di Mussolini a proposito dell'uscita dell'Italia dalla S. d. N., svolta col settimanale Affari Esteri, gli valse nel settembre ...
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Fu uno dei più eccellenti comici della commedia dell'arte. Fiorì nella seconda metà del sec. XVII. La compagnia di Silvio, secondo il Riccoboni, "serbò la modestia sul teatro" in quel periodo di decadenza: [...] una delle poche. Dal 1687 al 1691 fu la compagnia di corte di Massimiliano Emanuele, principe elettore di Baviera; tornò poi in Italia, dirigendosi a Mantova, dov'era desiderata. Più tardi Massimiliano ...
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Italianista e slavista croato (Trieste 1920 - Zagabria 2003). Professore, nell'univ. di Zagabria, di lingua e letteratura italiana, poi (1956) di letteratura croata moderna. Dal 1953 al 1956 insegnò lingua [...] e letteratura serbo-croata a Firenze. Teorico e critico letterario (Stilističke studije "Studî stilistici", 1959; Nove stilističke studije "Nuovi studî stilistici", 1986), indagò varî aspetti della letteratura e cultura italiana moderna, dedicando ...
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Vedi Serbia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Serbia è un paese balcanico, modellato da un periodo di guerre che ne hanno segnato il destino e l’esistenza durante tutti gli anni Novanta. [...] Il Tribunale ha cominciato a operare effettivamente tra il 1994 e il 1995, con la messa in stato d’accusa di 22 ufficiali serbo-bosniaci. Dato il suo status non permanente, si è impegnato a completare tutti i processi in primo grado entro la metà del ...
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GAVRILOVIČ, Milan
Oscar Randi
Uomo politico, nato a Belgrado il 23 novembre 1882. Laureato in giurisprudenza a Belgrado e a Parigi, giornalista e diplomatico (anche a Roma), fu segretario di Pašić, [...] Iugoslavia. Dopo l'invasione della Iugoslavia (aprile 1941), lasciò Mosca e da allora vive all'estero, quale rappresentante serbo nell'Internazionale agraria. Coinvolto nel processo Mihajlović, fu condannato, in contumacia, a 15 anni di carcere. ...
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serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...
serbo2
sèrbo2 s. m. [der. di serbare]. – L’azione del serbare; si usa quasi esclusivam. nelle espressioni mettere, tenere, avere in serbo, conservare mettendo e tenendo da parte; dare in serbo una cosa, darla ad altri perché la conservi; non...