SICILIANI, Domenico
Maurizio Ulturale
– Nacque a Cirò, presso Crotone, il 1° maggio 1879, da famiglia nobile di origine napoletana. Suo fratello Luigi fu un noto letterato, poeta e politico. Sposò Matilde [...] 1916 fu trasferito in Albania quale capo di stato maggiore del corpo di spedizione, dove organizzò lo sgombero dell’esercito serbo.
Nel maggio del 1917 il tenente colonnello Siciliani, rientrato in Italia, passò al Comando supremo con il compito di ...
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SALONICCO (gr. Θεσσαλονίκη; lat. Thessalonica; turco Selanik; A. T., 82-83)
Aldo SESTINI
Roberto PARIBENI
Angelo PERNICE
Pio VITI
Anastasios K. ORLANDOS
Città della Grecia, la più importante dopo [...] e non poterono essere vinti ed espulsi se non nel 1349. Fu in questo critico momento che il potente re dei Serbi, Stefano Dušan, occupata la Macedonia e parte della Tracia, tentò, con l'aiuto degli Zeloti espulsi, di impadronirsi di Tessalonica: ma ...
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Contrabbassista, nato a Venezia il 7 aprile 1763, morto a Londra il 16 aprile 1846. Pressoché autodidatta, iniziò la sua carriera in vari teatri e nei pubblici ritrovi veneziani. Né trascurò di dar saggio [...] non esplicò come concertista grande attività. Quivi conobbe e confortò con la sua assistenza il Beethoven, del quale serbò sempre un indelebile ricordo. Vecchio di ottantadue anni, prese parte come contrabbassista al festival Beethoven che ebbe luogo ...
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NIKOLIČ, Mihovil
Bruno MERIGGI
Poeta croato, nato a Kričke il 29 luglio 1878, morto a Zagabria il 28 febbraio 1951. Dalla natia Dalmazia si trasferì a Zagabria per compiervi gli studî, e lì rimase tutta [...] composizioni giovanili, accanto a qualche nuovo brano, confermò la genuina vocazione poetica del N., che va annoverato tra i più tipici esponenti del pessimismo modernistico croato.
Bibl.: A. Cronia, Storia della lett. serbo-croata, Milano 1956. ...
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NICASTRO, Gustavo
Mariano Gabriele
– Nacque a Napoli il 5 novembre 1869, da Gaspare e da Antonia Baldi, primogenito di una famiglia di tradizioni militari marittime: il padre era ufficiale della Regia [...] , Firenze 1936, pp. 83-89, 403-431, 467-516; III, L. Castagna, Sviluppi della guerra adriatica dal salvataggio dell’esercito serbo sino alla fine dell’anno 1916, Firenze 1938, pp. 251-254; G. Giorgerini - A. Nani, Gli incrociatori italiani, Roma 1964 ...
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CANOSA DI PUGLIA (Κανύσιον, Canusium)
O. Elia
Città àpula sita all'estremo limite della Daunia, al confine con la Peucezia, sulla riva destra dell'Ofanto, a circa 20 km dalla foce. Le corrisponde oggi, [...] i, 8, 2), da Pomponio Mela (ii, 66), da Plinio (Nat. hist., iii, 102-104; vi, 217).
Della sua origine greca C. serbò sino all'ultimo la tradizione della lingua e l'uso, tanto che Orazio dice (Sat., i, 10, 30) Canusini more bilinguis. La città inoltre ...
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Nome comune di Lycopersicum esculentum (v. fig.), della famiglia delle Solanacee, e del suo frutto, largamente usato nell’alimentazione umana.
La pianta del p. coltivata è un’erba annua con fusto di varia [...] della polpa ecc.; esse si raggruppano in 4 categorie: p. da tavola o per frutto fresco; per conserve; per pelati; da serbo (allo stato naturale o in salamoia), quest’ultima ormai di scarsa importanza. In tutti i paesi si sono ottenute, con l ...
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SLOVENIA
Martina Teodoli
(XXXI, p. 959; App. II, II, p. 844; III, II, p. 758; v. iugoslavia, XX, p. 15; App. I, p. 767; II, II, p. 125; III, I, p. 936; IV, II, p. 275 e in questa Appendice)
Già repubblica [...] , ad altri mercati non iugoslavi; ma non è riuscita a trovare un grande mercato di sbocco, come era quello serbo, dove poter vendere i propri prodotti finiti, dato la loro qualità inadeguata rispetto alle esigenze dei mercati occidentali.
Pertanto ...
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serbare (servare)
Antonietta Bufano
Significa " conservare ", nel senso di " mantenere ", " continuare ad avere ", oppure di " metter da parte "; è seguito sempre da un oggetto astratto, con l'eccezione [...] II 14, per cui v. oltre) di Rime C 45, detto di un albero che, come il lauro, il pino o l'abete, sua verdura serba anche nella stagione invernale. Con lo stesso valore nella perifrasi che designa Clizia (quella ch'a veder lo sol si gira, / e 'l non ...
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BERTRANDO
Rosario Jurlaro
Di origine prpbabilmente francese, B., che appartenne all'Ordine del domenicani, nel 1319 fu nominato arcivescovo di Brindisi e Oria.
Trasferitosi nella sua arcidiocesi dopo [...] con Bernardo da Parma e il domenicano Giovanni, lettore del convento di. Narbonne, fu nominato da Giovanni XXII suo legato in Serbia, ove il re Uros III, pretendente alla mano della figlia del principe di Taranto, Bianca, si era dichiarato pronto a ...
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serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...
serbo2
sèrbo2 s. m. [der. di serbare]. – L’azione del serbare; si usa quasi esclusivam. nelle espressioni mettere, tenere, avere in serbo, conservare mettendo e tenendo da parte; dare in serbo una cosa, darla ad altri perché la conservi; non...