guerra civile
Luigi Bonanate
L'esperienza più terribile nella vita di uno Stato
Si ha una condizione di guerra civile quando, all'interno di uno Stato in crisi, forze interne si scontrano con le armi [...] crollo dei regimi comunisti diffusi nell'Europa centro-orientale. L'esito fu la formazione di diverse nuove entità statali (Serbia e Montenegro, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina) al termine di un conflitto conclusosi soltanto nel 1995 dopo che ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] dal partito di estrema destra Confederazione, che ha conquistato il 12,1% dei voti.
Il polacco fa parte, con il serbo-lusaziano superiore e inferiore, il casciubo, il ceco, lo slovacco e l’estinto polabo, del gruppo occidentale delle lingue slave ...
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. Col nome di dalmatico intendiamo l'idioma neolatino preveneto della Dalmazia oggi estinto, formatosi dalla diretta continuazione del latino sulla costa dalmata completamente romanizzata. Dante non fa [...] delle sorde intervocaliche (fenomeno importantissimo per la distinzione degli elementi dalmatici dai più recenti veneti, p. es. nel serbo-croato). All'incontro nel veglioto abbiamo qualche esempio di d > t, specialmente in fine di parola. Nei ...
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VEGLIA (croato Krk; A. T., 77-78)
Elio MIGLIORINI
Alessandro DUDAN
Giuseppe PRAGA
È la più vasta e la più settentrionale isola dell'Adriatico, posta tra la costa orientale dell'Istria e Cherso da un [...] trasforma in comune, retto da un priore. Tale poi si conserva nei secoli successivi e sotto tutte le dominazioni. Veglia serbò fino al sec. XIX, unica fra le città dalmate, il linguaggio medievale romanzo della Dalmazia. Da Giustiniano sino al 1000 ...
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SINGSPIEL
Andrea Della Corte
. Questo vocabolo indica una forma teatrale comica, contesta di recitazione e di pezzi vocali e orchestrali, che, sorta nel sec. XVIII nei paesi di lingua tedesca, ebbe [...] della musica gaia e solida. Soltanto tre anni durò il nuovo tentativo. Ripreso il primato, l'opera italiana lo serbò fino al 1806.
Alcuni teatri, sorti con imprese cittadine, tentarono di continuare il repertorio proprio di quello regale, che ...
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FLAUTO (prob. di origine onomatopeica; fr. flûte; sp. flauto; ted. Flöte; ingl. flute)
Alfredo CASELLA
Francesco Vatielli
Si usa col vocabolo flauto indicare, per quanto non esattamente, quegli antichi [...] , che però non sono stati adottati nella pratica musicale.
Uso in orchestra. - Durante molto tempo al flauto si serbò, in orchestra, quasi soltanto un carattere pastorale e bucolico, non contraddicente le antiche origini dello strumento. Col 1600 ...
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PRESTITO
Bruno Migliorini
Linguistica. - Il termine, non molto felice, di prestito (fr. emprunt; sp: préstamo; ted. Entlehnung; ingl. loan) è adoperato a indicare l'adozione di termini appartenenti [...] che hanno già conosciuto e designato l'oggetto. Il condor ha serbato in tutte le lingue il suo nome quechua; quando dall' ; i prestiti italiani abbondano nello sloveno, mentre nel serbo-croato, specie per il tramite della letteratura ragusea, ...
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Arciduca ereditario d'Austria. Nacque a Graz il 18 dicembre 1863, primogenito dell'arciduca Carlo Ludovico, fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe I, e di Maria Annunziata, figlia di Ferdinando II [...] di voler assorbire nella monarchia, con gli allettamenti trialistici, gli slavi del sud, e di sottrarli con ciò alle ambizioni serbe. Fu suo destino quello di essere più noto per quello che avrebbe voluto fare, che per quello che poté fare; questo ...
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ZANELLA, Riccardo
Riccardo Martelli
Nacque il 27 giugno 1875 a Fiume/Rijeka, città allora appartenente all’Impero austro-ungarico ma amministrata dal Regno d’Ungheria, e nella quale metà della popolazione [...] venne chiusa d’autorità La voce del popolo.
Zanella fu richiamato alle armi in settembre; inviato per breve tempo sul fronte serbo, venne poi trasferito in un campo militare in Ungheria, a Pécs. Il 24 maggio 1915 – giorno dell’ingresso in guerra dell ...
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ALICATA, Mario
Albertina Vittoria
Di famiglia siciliana, nacque l'8 maggio 1918 a Reggio Calabria dove il padre, Antonino, ingegnere capo del Genio civile, aveva l'incarico della ricostruzione della [...] , J. Fante): di fronte alla "crisi mortale" e "definitiva" della cultura borghese si trattava solamente "di mettere in serbo il coraggio necessario a scendere fra gli altri, fra gli uomini, per ricercare le condizioni nuove della nostra esistenza ...
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serbo1
sèrbo1 agg. e s. m. (f. -a) [dal serbocr. Srb (o Srbin), pl. Srbi, come sost.; il corrispondente agg. è srpski]. – Della Sèrbia, regione storica della penisola balcanica; dal 1918 fece parte del regno di Iugoslavia e dal 1945 al 1991...
serbo2
sèrbo2 s. m. [der. di serbare]. – L’azione del serbare; si usa quasi esclusivam. nelle espressioni mettere, tenere, avere in serbo, conservare mettendo e tenendo da parte; dare in serbo una cosa, darla ad altri perché la conservi; non...