La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] sua prima edizione (1612), dimostrano la consapevolezza che i letterati e in genere gli intellettuali italiani ebbero otto-novecenteschi, Firenze, Cesati, pp. 59-131.
Raffaelli, Sergio (1997), La norma linguistica alla radio nel periodo fascista, in ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] tutta Italia, Italiani sparsi nel mondo, oltre i monti e oltre i mari, ascoltate: un’ora solenne sta per radio. “Radio Orario” 1925-1929, Roma, RAI-ERI.
Raffaelli, Sergio (1997), La norma linguistica alla radio nel periodo fascista, in Gli italiani ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] descrittivo («Molto tentato. Ma anche molto incerto. Sergio D’Antoni deciderà nei prossimi giorni se candidarsi»; a senso, talvolta veri e propri errori di concordanza sintattica; i costrutti di sintassi marcata, che rappresentano uno dei più evidenti ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...]
E desiderando come ottimo Principe della città sua che i fedelissimi suoi popoli ancor si facciano ricchi e si onorino 1982), L’Accademia, in Asor Rosa 1982, pp. 823-898.
Raffaelli, Sergio (2005), Tra Pomba e Utet: l’Accademia d’Italia, in La ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] , Firenze, Olschki, pp. 169-182.
Marcato, Carla et al. (2002), I dialetti italiani nel mondo, in Cortelazzo et al. 2002, pp. 1074-1096.
Nesi ’età del colonialismo italiano, Roma, Carocci.
Savoia, Sergio & Vitale, Ettore (2003), Lo Svizzionario. ...
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Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] Umberto Bindi, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, De André, Sergio Endrigo: Jachia 1998: 36-105), che, in contrapposizione voi che siete capaci fate bene
ad aver le tasche piene e non solo i coglioni [...]
Mi piace far canzoni e bere vino,
mi piace far casino, ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] la cui pratica era percepita come in contrasto con i valori unitari;
(c) chiudere le porte alle parole P. Pontani, Milano, Vita e Pensiero, pp. 11-40.
Raffaelli, Sergio (1997), «Si dispone che ...» Direttive fasciste sulla lingua: antiregionalismo e ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] del secolo scorso, tra i venti nomi maschili più diffusi sono: Giuseppe, Giovanni, Antonio, Mario, Luigi, Francesco, Angelo, Vincenzo, Pietro, Salvatore, Carlo, Franco, Domenico, Bruno, Paolo, Michele, Giorgio, Aldo, Sergio, Luciano. Nomi prevalenti ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] in particolare: la Lega Nord e Forza Italia con i loro rispettivi indiscussi capi carismatici, Umberto Bossi e Silvio e nuove tecnologie della comunicazione, Roma - Bari, Laterza.
Bolasco, Sergio, Galli de’ Paratesi, Nora & Giuliano, Luca (2006), ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] ’ambientazione western, Tex Willer, di Gianluigi (e poi Sergio) Bonelli, dal 1948, spicca per la presenza di con la satira e con il giornalismo d’assalto. Andrea Pazienza, tra i collaboratori di «Frigidaire» e prima ancora de «Il Male», fondata da ...
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madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...
piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, lamentoso, piagnucoloso. ◆ Certo che se...