Brancati, Vitaliano
Raffaele Manica
Scrittore e sceneggiatore, nato a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907 e morto a Torino il 25 settembre 1954. La causticità e persino il timbro allucinato e sferzante [...] grottesco dello scrittore, memore della lezione di N.V. Gogol′ e dei suggerimenti di Stendhal nella rappresentazione L'anno successivo cominciò a collaborare alle prime sceneggiature, con Sergio Amidei, Sandro Ghenzi, Angelo Besozzi, Gino Sensani e, ...
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Avildsen, John G.
Alberto Castellano
Regista cinematografico statunitense, nato a Oak Park (Illinois) il 21 dicembre 1935. Dotato di piglio polemico e passione civile, ha saputo dirigere grandi attori [...] cui lo stesso A. ha poi diretto l'ultimo episodio, Rocky V (1990). Il regista è stato inoltre il creatore di un altro fortunato ), con Jean-Claude Van Damme, un fiacco rifacimento in chiave moderna di Per un pugno di dollari (1964) di Sergio Leone. ...
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Poggioli, Ferdinando Maria
Stefania Carpiceci
Regista cinematografico, nato a Bologna il 15 dicembre 1897 e morto a Roma il 2 febbraio 1945. Appartenne (con Renato Castellani, Mario Soldati, Luigi Chiarini, [...] Alberto Lattuada, Mario Camerini) alla corrente dei 'calligrafici' (v. Italia) che tra la fine degli anni Trenta e Il marchese di Roccaverdina di L. Capuana e sceneggiato da Sergio Amidei, Vitaliano Brancati e Giacomo Debenedetti, narra della passione ...
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Verdone, Carlo
Francesco Zippel
Regista, attore e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 17 novembre 1950. Attento osservatore delle diverse sfumature della realtà quotidiana, ha saputo restituire [...] passare degli anni, oltre che ad affinare la sua maschera comica, V. è riuscito a sviluppare una poetica d'autore sempre più matura e successo nel televisivo Non stop (1979). Nel 1980 Sergio Leone gli ha consentito di esordire nel cinema producendo ...
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LEONE, Sergio
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929, morto ivi il 30 aprile 1989. Figlio dell'attrice Bice Waleran e del regista Vincenzo (che, con lo pseudonimo di [...] e G. Serena), frequentò fin da ragazzo la gente e gli ambienti del cinema.
Nel dopoguerra, nonostante fosse al seguito di V. De Sica che, in Ladri di biciclette (1948), si esprimeva in termini di disincantato realismo, L. intuì che nella cartapesta ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] schermo un racconto di L. Tolstoj, Otec Sergej (Padre Sergio), e con Le affinità elettive (1996) hanno riletto il pare, 1967, di P. Festa Campanile) a L. Malerba, a V. Cerami, che ha fornito soggetti e sceneggiature a molti autori del cinema ...
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Attore, autore e regista (Roma 1886 - ivi 1973); figlio di un magistrato, studiò diritto all'univ. di Roma, frequentando contemporaneamente la scuola di recitazione diretta da V. Marini. Nel 1909 esordì [...] scene con E. Novelli, nel 1912 fece parte della compagnia del Teatro a sezioni Quattro Fontane con C. Dondini; poi con V. Talli (1912-23) e con D. Niccodemi (1924-26), e infine capocomico. Ingegno poliedrico, attore colto e sottile, di un umorismo ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] elenco dei primi dieci classificati stagione per stagione", scrisse V. Spinazzola sulla rivista "Ferrania" nel 1964. "Nei di Steno, Totò, Peppino… e la dolce vita (1961) di Sergio Corbucci, Tototruffa '62 (1961) di Mastrocinque, Totò diabolicus (1962 ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] come Federico Fellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Sergio Leone, Dino Risi – che passa dal 33% al I cattolici e il cinema, in G.P. Brunetta, Storia del cinema mondiale, V, Teoria, strumenti, memorie, Torino 2001, pp. 485-517; D. Bordwell, ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] un 'mezzobusto', secondo la definizione coniata da Sergio Saviane. Il mezzobusto è un corpo parzialmente occultato ° vol., Le Cinéma et les cinéastes, Paris, Cinémathèque Française, 1985).
V. De Marchi, M. C. Ercolessi, Terzo mondo e quarto potere, ...
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sergere
sergère (o sergière) s. m. [certamente connesso con il fr. ant. serjant, sergent: v. sergente], ant. – Voce di rara attestazione, e di non certo sign., comunem. interpretata come atto di omaggio, di ostentato ossequio: Costor son ......
serge
〈sèrˇ∫〉 s. f., fr. [dal fr. ant. sarge (v. sargia)]. – Tessuto di lana pettinata molto robusto, in genere leggermente garzato, la cui armatura determina delle coste inclinate di 45° rispetto alla direzione di trama o di catena.