(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] condizioni dell’Unione (1702), ma una seriedi provvedimenti unilaterali indussero il Parlamento scozzese a minacciare diffusi per questo strumento, il pibroch, composizione dalla struttura complessa e ricca di virtuosismi. Oggi la cornamusa si usa ...
Leggi Tutto
Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...]
P. tipografico L’unità di misura di lunghezza usata in tipografia per il materiale dicomposizione. D’uso comune è il p. indietro, da destra a sinistra, che si presenta come una seriedi p. separati l’uno dall’altro da un piccolo intervallo, e l’ ...
Leggi Tutto
Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) [...] seriedi vocali, anteriori (ä é ő ö ü ű) e posteriori (a á o ó u ú), e nella stessa parola non si possono avere vocali dell’una e dell’altra serie studio della composizione. In questo periodo nacquero diverse scuole di pensiero in contrapposizione ...
Leggi Tutto
Musicista (Berlino 1791 - Parigi 1864). Ancora ragazzo mutò il suo originario nome di Jakob Liebmann Beer in quello sotto il quale è oggi conosciuto. Studiò il pianoforte con F. Lauska e M. Clementi, e [...] . Nella composizione fu allievo di A. Weber e G. J. Vogler. Esordì come compositore a Berlino con l'oratorio Dio e la natura (1811) e a Monaco con l'opera Il voto di Jefte (1812). Passò però in Italia assai presto, e ivi compose una seriedi opere ...
Leggi Tutto
Musicista italiano (Bologna 1879 - Roma 1936); R. fu compositore piuttosto eclettico, nel quale sono ravvisabili influenze francesi, russe e tedesche; amò piegare le tradizionali forme sinfoniche in senso [...] Rimskij-Korsakov. Si dedicò dapprima ad attività di pianista e direttore d'orchestra, volgendosi però ben presto alla composizione; dal 1913 a Roma, dove fu prof. dicomposizione, poi direttore nel conservatorio di S. Cecilia e da ultimo titolare del ...
Leggi Tutto
Musicista (Roma 1567 - Graz 1630), fratello di Felice; fu allievo del Palestrina. Sacerdote dal 1616. Maestro di cappella in varie chiese di Roma (1600-09, 1613-21) e nel duomo di Verona (1609-10), quindi [...] corte di Sigismondo III di Polonia. Fecondo in ogni genere dicomposizione vocale, resta ancora oggi in onore specialmente per una seriedi madrigali e dialoghi religiosi da 5 a 8 voci, pubblicata a Roma nel 1619 sotto il titolo di Teatro armonico ...
Leggi Tutto
Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] del pallavi, nelle quali assume maggior rilievo l'esecuzione dicomposizioni preesistenti.
Tra gli strumenti più importanti al Nord il melodie. In particolare i metallofoni (una seriedi gong o barre di bronzo intonate) sono presenti sotto diverse ...
Leggi Tutto
JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] collaborazione dell'arrangiatore Billy Strayhorn (1915-1967), nella composizionedi impegnative suites come A drum is a woman (1956 ), che nel 1964 organizzò una seriedi concerti sotto il provocatorio nome di October Revolution in jazz; il ...
Leggi Tutto
VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] il regolamento di materie economiche, godevano di piena autonomia, sia nelle modalità dicomposizione, sia nelle soprattutto agli esemplari diremo accademici o barocchi di molta arte romana, seppe riunire una seriedi originali greci del V e IV sec. ...
Leggi Tutto
(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] sedimentazione documentaria di un'attività, cioè di una seriedi atti concatenati e collegati per il raggiungimento di un obiettivo accompagnata però da una considerevole variazione nella sua composizione. Nel 1970 due voci staccavano nettamente tutte ...
Leggi Tutto
serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, degli imperatori romani; la s. dei numeri...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...