MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] sia la specificità del loro contributo alla definizione formale di un edificio pensato, per ragioni politico-religiose dipendenti. Tale perdita è solo in parte surrogata dalla serie di splendidi manoscritti illustrati del tempo di Desiderio (Orofino, ...
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JACOPO di Piero (Jacopo della Quercia)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, nell'ottavo decennio del XIV secolo, figlio maggiore di Piero d'Angelo di Guarneri e di Maddalena, detta Lena, che il 21 apr. 1370 [...] Tommasino da Baiso, assumeva in vece di J. l'impegno formale di ultimare la scultura entro la fine del settembre successivo; e di S. Martino. Si tratta del più antico di una serie di incarichi pubblici ricoperti dall'artista a Siena, che testimoniano ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] sistema consiste nei così detti teieilāt el-enab, o serie di monticelli formati da sassi e pietre, che il Glueck diverso: l'esigenza naturalistica, sia pure intesa in senso meramente formale, viene meno; si affermano invece la frontalità, un gusto ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] organi e di funzionalità in piano e in chiaro, ma di una serie di ritratti. Spesso, e contro la mia convinzione d'avere lasciato profilo musicalmente armonioso, di suprema raffinatezza, e così formalmente compiuto, come per un tratto solo e continuo, ...
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Vedi POLICLETO dell'anno: 1965 - 1996
POLICLETO (Πολύκλειτος; Polycletus, Polyclitus)
L. Beschi
Red.
Scultore, prevalentemente bronzista. Le notizie biografiche fondamentali sono talvolta dubbie, data [...] , perché le figure di P. non sono né ferme né in marcia, ma nell'equilibrio formale tra stasi e movimento. All'armonia nuova si intreccia una simmetria nuova, una serie di rapporti di una parte con le altre e col tutto che si direbbe geometrica o ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] legionarî e nelle città, e tuttavia presenta caratteristiche formali che si differenziano ben poco da quelle della , spesso montati su piedi molto eleganti, costituiscono una serie di esemplari di fattura squisita e d'indescrivibile raffinatezza, ...
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DAL PONTE, Iacopo, detto Bassano
William R. Rearick
Figlio del pittore Francesco il Vecchio e, verosimilmente, della sua prima moglie Lucia Pizzardini, nacque a Bassano del Grappa (in prov. di Vicenza) [...] il favoloso raggiunge il massimo in una stravagante esplosione di motivi formali romani e di colori squillanti.
Il problema del se, inteso come commento moralizzatore per ogni stagione. La seconda serie, ideata ed eseguita in gran parte dal D. ...
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Vedi GIAPPONESE, Arte dell'anno: 1960 - 1994
GIAPPONESE, Arte
A. Tamburello
Le isole del Giappone hanno avuto sicuramente insediamenti umani sino dall'epoca del Pleistocene; è tuttavia soltanto in relazione [...] ed il naso, che per lo più è diritto. Eseguite in serie, e generalmente assai rozze, non sono tuttavia prive di espressione. Gupta e cinese dei T'ang, non si appaga di eleganze formali, ma ricerca l'umano, e nell'umano traduce il divino, servendosi ...
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Costruttivismo
Max Bill
di Max Bill
Costruttivismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Costruttivismo o costruzione: a) il significato storico del termine costruttivismo; b) il costruttivismo utilitaristico; [...] ‟organo a colori e forme", e un gran numero di progetti per proiezioni in serie. Nel 1938 egli incontrò dopo molti anni il suo amico Max Bill, che lo 1942 dipinse una prima serie di quadri più grandi, con sviluppi formali risultanti da ribaltamenti, ...
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GESTI
J. C. Schmitt
In una prospettiva storica rinnovata sotto l'influsso dell'antropologia sociale e culturale, della 'archeologia del diritto' e degli studi riguardanti la comunicazione non verbale, [...] progressive di una narrazione o di un rituale, per rendere visibile la serie continua dei g. di preghiera (Hood, 1986; Trexler, 1987; ammette, per un significato identico o comunque vicino, variazioni formali più o meno importanti e, per contro, uno ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
coordinato
agg. e s. m. [part. pass. di coordinare]. – 1. agg. a. Ordinato insieme, e più spesso, in senso fig., collegato e diretto a un medesimo scopo: movimenti c.; gli sforzi c. degli alleati; tentativi mal c.; programmi di ricerca opportunamente...