Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] valore di vera scienza quando si limiti alla considerazione dei rapporti formali fra le idee precedentemente analizzate e definite: tale è il empiristiche di fondo, che comporta peraltro serie difficoltà. La connessione tra problemi linguistici e ...
Leggi Tutto
Architetto (Padova 1508 - Vicenza 1580). Lavorò prima a Padova, come tagliatore di pietra, nella bottega di B. Cavazza da Sossano (1521), e poi (dal 1524) a Vicenza, nella bottega in Pedemuro dell'architetto [...] a Roma insieme a Trissino, e questo fu il primo di una serie di viaggi in Italia e all'estero centrati sullo studio dell'antico. un documento insostituibile a cui P. conferisce dignità formale: l'ordine gigante. Un ordine architettonico prende infatti ...
Leggi Tutto
Pittore e scultore (Malaga 1881 - Mougins, Alpi Marittime, 1973). Tra i protagonisti assoluti dell'arte del Novecento, ha rappresentato uno snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l'arte contemporanea.
Vita [...] una vera e propria visione surrealista. Ma l'istinto formale, plastico dell'artista riprende il sopravvento sulla poetica del Pablo Picasso). Tra le sue ultime opere si ricordano una serie di variazioni su Las Meninas di Velázquez (1957, Barcellona, ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (Ansbach, Franconia, 1796 - Siracusa 1835). Riaffermando l'autonomia del fenomeno artistico, considera l'arte la più alta espressione dell'attività creativa dell'uomo, e la vita un godimento [...] alla moda della poesia di radice orientale, scrisse una serie di liriche (nelle raccolte Ghaselen, 1821; Lyrische caratteristica e insieme suo limite. Delle sue straordinarie attitudini formali aveva già dato prova nelle prime delle sue numerose ...
Leggi Tutto
Pittore (Cortona 1883 - Parigi 1966). A Roma dal 1899, conobbe U. Boccioni e G. Balla che lo introdusse alla tecnica divisionista. Stabilitosi nel 1906 a Parigi (dove trascorse, con intervalli, la maggior [...] e dalla poetica unanimista di J. Romains, verso soluzioni formali che tendono a rendere il senso del movimento cosmico (Danza azione, 1914-15, Francoforte, Städelschen Kunstinstitut), una serie di opere ispirate all'orfismo (Mare=Ballerina, 1913-14 ...
Leggi Tutto
Nome d'arte dello scultore italiano Nunzio Di Stefano (n. Cagnano Amiterno 1954). N. si è dedicato a indagare le possibilità espressive e formali della materia e le sue interrelazioni con lo spazio e la [...] 1995.
Vita e opere
Dopo gli studi all'Accademia di belle arti di Roma con T. Scialoja, ha esordito (1980) con serie di grandi superfici ondulate e irregolari di gesso dipinto, composte da due o tre elementi ancorati alla parete, che segnano subito ...
Leggi Tutto
Scultore e architetto (n. 1510 circa - m. Bologna fra 1563 e 1568). Originario della Normandia, lavorò a Rouen (1540) per la cattedrale e per Saint-Maclou. A Parigi, dal 1541, realizzò il tramezzo di Saint-Germain-l'Auxerrois, [...] raffinatamente classicista e che risente delle eleganze formali dei manieristi italiani operanti alla corte di gli accordò anche J. Martin, autore della prima traduzione francese di Vitruvio (1547), per la quale G. realizzò una serie di incisioni. ...
Leggi Tutto
Architetto e designer inglese (n. Malvern 1949). Dopo gli studi alla Nottingham University e alla Architectural Association di Londra, ha elaborato il concetto di architettura narrativa, intorno a cui [...] punto grazie alla progettazione virtuale soluzioni formali assai prossime alle morfologie biologiche; il ) a Tokyo; l'Arca di Noè (1988) a Sapporo; una serie di negozi londinesi tra i quali quello, particolarmente eccentrico, realizzato per Katharine ...
Leggi Tutto
Pittore, critico d'arte e scrittore polacco (Poszawsze 1851 - Laurana, Istria, 1915). Conoscitore delle correnti pittoriche ed estetiche occidentali a lui contemporanee, in numerosi saggi (particolarmente [...] in Polonia, con una viva sensibilità per i valori formali dell'opera artistica unita alla comprensione del suo significato nazionale letterario e artistico, ne fece lo sfondo di una serie di racconti e ne valorizzò l'arte popolare (Styl zakopiański ...
Leggi Tutto
Filosofo e psicologo austriaco (Rodaun, Vienna, 1859 - Lichtenau, Austria Inf., 1932). Allievo di A. Meinong e di F. Brentano, oltre ad una concezione psicologica del valore (System der Werttheorie, 1897-98), [...] Über Gestaltqualitäten (1890) una sua originale teoria delle "qualità formali", ponendo le basi della psicologia della Gestalt. E. distingueva sensibili, ed esprimenti rapporti caratteristici tra una certa serie di dati sensoriali che sola è in grado ...
Leggi Tutto
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
coordinato
agg. e s. m. [part. pass. di coordinare]. – 1. agg. a. Ordinato insieme, e più spesso, in senso fig., collegato e diretto a un medesimo scopo: movimenti c.; gli sforzi c. degli alleati; tentativi mal c.; programmi di ricerca opportunamente...