GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] di cose e non di parole, di valori e non di esercitazioni formali.
Da questo momento in poi il G. svolse tutta la sua , che potrebbe essere opera del G. (cfr. B. Gamba, Serie dei testi di lingua e di altre opere importanti nella italiana letteratura ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] gioco d'invenzioni al puntuale e pedantesco riecheggiamento di una serie di modelli consacrati, s'illude e si preclude ogni via materia umana, densa di interessi psicologici, e gli artifici formali, è forse più evidente e fastidiosa; anche perché l' ...
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PALOMBA, Antonio
Raffaele Mellace
PALOMBA, Antonio. – Nacque a Napoli il 20 dicembre 1705.
Scarse le notizie biografiche accertate. Le fonti lo designano come ‘notaro’: apparteneva cioè al ceto forense, [...] di Corte a Vienna nel 1795 Beethoven compose due note serie di variazioni, WoO 69 e 70), i fortunati Zingari d’opera buffa napoletana negli anni 1750-1770: questioni metriche e formali, in Storia della musica e dello spettacolo a Napoli. Il Settecento ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] fu definita, dalle altre "serie" (la politica, l'economica) era da intendersi piuttosto come un necessario presupposto teorico che non come un autentico principio filosofico: non ci si dovrà quindi stupire che i formalisti siano stati molto attivi ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] rassegna di poeti della corte sveva di Sicilia. Egli scrisse una serie di opere destinate all'educazione del giovane Enrico VI (tranne viene attribuita al giudice beneventano. Temi e strutture formali (forma metrica, alternanza di parti narrative e ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] che, anche se non corrispose mai interamente ai connotati formali di un'accademia, ne esercitò tuttavia in modo egregio fermò a Padova, dove inscenò una finta (o molto esagerata) serie di malattie, tempestando il nuovo governatore, conte F.B. Harrach ...
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FAUSTO (Fausto da Longiano), Sebastiano
Franco Pignatti
Nacque forse nel 1502 (meno probabile la data del 1512 fornita dal Turchi, p. 32) a Longiano in Romagna (prov. di Forlì); nulla sappiamo della [...] sui moti involontari del corpo, in fine è stampata una serie di tavole da cui trarre gli auspici prima di compiere il senso dell'originale e ne renda al contempo le caratteristiche formali (ritmo, elocuzione, figure retoriche) fino a riprodurre l' ...
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CAMPAGNA, Giuseppe
Giuseppe Inzitari
Nacque a Serra Pedace in provincia di Cosenza (come risulta dall'atto di battesimo; non quindi nel vicino comune di Pedace, come scrissero L. Accattatis e V. Imbriani, [...] Tenore, C. e A. Poerio, N. Sole, P. P. Parzanese, G. Giusti. Alle serate "troiane", che si tenevano in casa di C. Troya, di tendenza neoguelfa, convenivano G. De note campanelliane, gusto per le eleganze formali di tipo petrarchesco e umanistico, ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] ("Io giurerei che non ti offesi mai"). Nel C. il repertorio tradizionale è rinnovato, tuttavia, da un serie infinita di artifici formali (interrogazioni, dialoghi, allitterazioni, anafore, iterazioni) che ha suggerito ad A. D'Ancona la tesi di un ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] dell'anacrusi. Non mancano però altri elementi formali tali da dimostrare perizia tecnica e impegno varie battute di dialogo tra l'uomo e la donna, sia nelle duplicate serie ternarie di offerte di doni da parte del maschio e di insulti da ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
coordinato
agg. e s. m. [part. pass. di coordinare]. – 1. agg. a. Ordinato insieme, e più spesso, in senso fig., collegato e diretto a un medesimo scopo: movimenti c.; gli sforzi c. degli alleati; tentativi mal c.; programmi di ricerca opportunamente...