Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] e «raggio». La distribuzione in concreto delle z di voci italiane nella serie sorda e in quella sonora è determinata di regola dalla provenienza. Sono a zig-zag degli avvolgimenti dei trasformatori trifase. matematica In algebra, Z (ted. Zahl) è l ...
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Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] › e la e chiusa o stretta ‹é›. Le due vocali appartengono alla serie palatale e sono intermedie tra la a e la i. La distinzione tra è usata per indicare l’intensità del campo elettrico.
Matematica
La lettera e indica la costante di Nepero (➔ Napier ...
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Procedimento mediante il quale, grazie a una ridefinizione di grandezze fisiche misurabili, si rendono ben definiti i termini dello sviluppo perturbativo di una teoria di campo quantistica.
In una teoria [...] e per associare a ciascun diagramma un’espressione matematica, sotto forma di integrale; se gli integrali corrispondono espressioni divergenti: alcuni coefficienti dello sviluppo in serie di A risultano infiniti. Questa difficoltà viene superata ...
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Fisico (Leighlin Bridge, Carlow, 1820 - Hindhead, Surrey, 1893), direttore (1867) della Royal institution. Il suo maggiore contributo scientifico è legato ai fenomeni di emissione e di assorbimento del [...] dove fu allievo di R. Bunsen, Gerling e Knoblauch. I primi suoi lavori furono di fisica matematica: poi pubblicò con Knoblauch e con Magnus una serie di ricerche sul diamagnetismo dei cristalli, che tentò di porre in relazione con le forze molecolari ...
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Fisico (West Newton, Massachusetts, 1881 - Pasadena 1948). Prof. di chimica fisica e fisica matematica al politecnico di Pasadena dal 1922. Compì studî sulla termodinamica relativistica e dette contributi [...] statistica. Di particolare importanza furono i suoi lavori sperimentali sulla conduzione elettronica nei metalli. In una lunga serie di esperimenti, anche in collaborazione con altri, dimostrò l'esistenza di elettroni liberi nei metalli, ponendo in ...
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Matematico (Zweibrücken 1821 - Monaco di Baviera 1896), allievo a Königsberg di F. W. Bessel, di F. E. Neumann e di K. G. Jacobi, fu prof. nell'univ. di Monaco (1847) e membro dell'Accademia delle scienze [...] di questa città. Si occupò di varie questioni di matematica (in partic. delle serie) e di fisica matematica, stabilendo fra l'altro le condizioni sotto cui, in certe ipotesi di approssimazione (approssimazione di S.), un sistema ottico centrato ...
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Matematico e ottico (Aberdeen 1638 - Edimburgo 1675); prof. di matematica all'univ. di Edimburgo e membro della Royal Society; fu a Padova dal 1664 al 1667. Pubblicò opere di geometria, usando dapprima [...] i metodi classici, poi il metodo degli indivisibili; diede lo sviluppo in serie della funzione arcotangente; ecc. Si interessò di questioni di ottica e di geometria analitica, e realizzò (1663) un telescopio a specchio (noto come telescopio ...
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SERVOSISTEMA (fr. système asservi; ingl. servosystem; ted. Regelsystem; russo sistema avtomatičeskogo upravlenia)
Goffredo RUBINO
Generalità. - Servosistema è un sistema fisico a controreazione, nel [...] una rappresentazione semplificata, e sostituirlo con un modello matematico, valido se l'escursione delle cause agenti è compresa dei componenti, di solito maggiori nei compensatori in serie che necessitano di amplificatori sia per ottenere un ...
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REATTORE NUCLEARE (App. III, 11, p. 583; v. pila atomica, App. II, 11, p. 548)
Carlo Salvetti
Gabriele Testa
Data l'enorme rilevanza che ha acquisito in questi ultimi anni la produzione di energia elettrica [...] può essere agevolmente coperto da un solo canale di misura anziché da una serie di canali in sequenza come per gli altri tipi di reattori.
La potenza ipotizzabili; c) considerazioni diverse da ogni formulazione matematica. Dai punti a e b deriva la ...
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MODELLI, Teoria dei (App. III, 11, p. 139)
Giulio Supino
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
In questi ultimi 15 anni (1960-75) la t. dei m. si è sviluppata secondo due ordini di idee del tutto opposti. [...] dal 1950 circa, Robinson ha saputo attingere una serie di risultati basilari per quanto concerne i temi H. Freudenthal), Dordrecht 1961; H.M. Cundy, A.P. Rollet, I modelli matematici (trad. it., a cura di P. Canetta), Milano 1974; A. Bruschi, La ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, degli imperatori romani; la s. dei numeri...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...