L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo egeo
Luigi Caliò
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Nel periodo prepalaziale la sfera sacra sembra essere relegata nei contesti funerari. [...] doppie asce cerimoniali, e il fatto che lo stesso culto della fertilità, le doppie asce, la Dea dei Serpenti saranno in seguito trasferiti nei palazzi, sotto l'autorità centrale, sembrano avvalorare questa ipotesi, anche se i modelli ...
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L'archeologia dell'Iran. La protostoria
Massimo Vidale
Bruno Genito
Raffaele Biscione
Stefano Pracchia
Peter Calmeyer
Robert H. Dyson Jr.
Bruno Overlaet
Sandro Salvatori
William M. Sumner
Carl [...] Gli oggetti recuperati sono vasi di clorite incisi con immagini di capridi in paesaggi boschivi, avvoltoi o aquile in lotta con serpenti e felini, bovini dai tratti soprannaturali, eroi, demoni o divinità in lotta con felini e scorpioni e altre scene ...
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GRIFO (Γρύψ, griphus, probabilmente "connesso con la radice indoeuropea "grabh", "afferrare")
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
M. G. Marunti
G. Manganaro
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
G. Manganaro
Mostro [...] 'uccello. Il g. a testa di leone è attaccato al carro del dio delle tempeste, ed una figura femminile, nuda, con due serpenti in mano (la dea della pioggia, per il Frankfort, o una semplice ierodula sacra, per il Leibovitch), è in piedi sulla schiena ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] delle sue ricchezze, legati all'acqua, alla fertilità e all'eternità ciclica del cosmo (Ananta, il "senza fine", è detto il serpente cosmico), ma anche liṅgam, come quello figurato di Gudimallam (seconda metà del I sec. a.C. - prima metà del I sec ...
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Vedi SPERLONGA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SPERLONGA (v. vol. vii, pp. 439-443)
B. Conticello
Con l'inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale, nel novembre 1963, può considerarsi conclusa la prima [...] : 1) una base marmorea con una grande spira serpentina; 2) una protome felina in nessun modo assimilabile ai serpenti che avvinghiavano il sacerdote troiano nel noto gruppo Vaticano. Sembrava, inoltre, poco chiara la funzione di una cresta marmorea ...
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Vedi MINOICO-MICENEA, Arte dell'anno: 1963 - 1973
MINOICO-MICENEA, Arte
L. Banti
G. Pugliese Carratelli
D. Levi
I. Cronologia. - II. Arte Minoica: A) Architettura: a) tecnica; b); città; c) palazzi; [...] donne danzanti, ciascuna con un fiore in mano, sulla faccia superiore del piede a disco della fruttiera, come la Dea dei serpenti, in aspetto per metà aniconico, fra due adoranti dipinte su una bassa tazza, e gli uomini incedenti fra immensi fiori di ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] Smikros, le m. ebbero un nuovo attributo, il tirso, che rimase loro fino alla fine dell'antichità. Lo adoperano spesso, come anche i serpenti, per difendersi dai sileni; ma esso non è solo un'arma, bensì molto di più. Spesso le m. lo portano a mo' di ...
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AUTOMA
E.J. Grube
Il termine deriva dal gr. αὐτόματοϚ 'spontaneo, che agisce da sé' o anche 'semovente', e viene impiegato da Aristotele (De gen. anim., 734b, 10) per designare le marionette (τὰ αὐτόματα). [...] piccoli teatri meccanici di Erone (figure che versavano acqua o latte in un bicchiere; Ercole in atto di trafiggere il serpente; Bacco e le menadi danzanti) costituirono i mitici exempla cui, più o meno direttamente, si ispirarono sia per i congegni ...
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Vicino Oriente antico. Botanica e zoologia
Maria Giovanna Biga
Marten Stol
Marco Bonechi
Botanica e zoologia
Botanica
di Maria Giovanna Biga
La vasta area del Vicino Oriente antico comprende zone [...] di termini sumerici detta EBK; nota a Ebla in versioni diverse e anche in versione bilingue, include sezioni dedicate a serpenti, uccelli, bestiame domestico e mammiferi selvatici, e ha circa 90 nomi sumerici di animali, la metà dei quali tradotti in ...
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BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] se perdura il tipo serpentiforme a più spirali e quello ad un sol giro, con le due estremità a testa di serpente cesellate a rilievo. Particolarmente prediletto fu il b. ad alta fascia con monete inserite, che ebbe larga diffusione insieme al tipo ...
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serpente
serpènte s. m. [lat. serpens -entis, propr. part. pres. di serpĕre «strisciare»]. – 1. a. Nome comune di tutte le specie di rettili squamati appartenenti al sottordine ofidî, tutti caratterizzati dall’assenza degli arti posteriori...
serpentino1
serpentino1 agg. [dal lat. tardo serpentinus, der. di serpens -entis «serpente»]. – 1. Di serpente, proprio dei serpenti, o simile a quello dei serpenti: Marfisa l’occhio serpentino Di doglia volse e di superbia pieno (Berni);...