Il culto dei serpenti. In essa bisogna distinguere tra i casi in cui si tratta della venerazione di uno o più serpenti vivi cui si offrono sacrifici (la patria dell’o. in questo senso è l’India), i casi [...] è l’animale sacro di una divinità (per es., il serpente di Esculapio) e altri, in cui si tratta di una divinità ofiomorfa (serpentiforme), come il serpente-arcobaleno portatore di siccità, in varie religioni africane e oceaniche, gli antenati ...
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serpaio Chi caccia e cattura serpenti, per addomesticarli o per farne commercio o, in usi regionali, per farne omaggio alle statue (portate in processione) dei santi cui si chiede protezione dal morso [...] dei serpenti, secondo un’antica tradizione di origine pagana, propria di alcune località meridionali, specialmente abruzzesi e in particolare di Cocullo (L’Aquila), dove la festa dei serpari si svolge ogni primo giovedì di maggio. ...
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Vergine il cui martirio, con una Vittoria, è rappresentato nei mosaici di S. Apollinare Nuovo di Ravenna. Secondo una leggenda posteriore, il martirio avvenne assieme con un Audace, già incantatore di [...] serpenti, sotto Decio (250). Le reliquie vennero trovate a Subiaco; ha culto ivi e così nella Sabina e in Umbria, dove alcune località portano il suo nome. Festa, 9 luglio. ...
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Kālī Divinità indiana, moglie di Śiva, dea della distruzione e della morte. È rappresentata con quattro braccia, cosparsa di sangue e adorna di una collana di teschi e di una cintura di serpenti. Nel [...] Bengala in passato fu venerata con offerte di sacrifici umani ...
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(gr. Γοργώνες) Triade divina composta, come le Graie, dalle figlie di Forco e Ceto. Abitavano nell’estremo occidente, presso il regno dei morti, vicino alle Esperidi. Avevano capelli a forma di serpenti, [...] ali d’oro e mani di bronzo, e il loro mostruoso aspetto rendeva di pietra chiunque le fissasse. Ma la tradizione allude decisamente anche alla bellezza.
Omero nomina una sola G., da Esiodo si ha la triplicazione ...
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Garuḍa Nella mitologia indiana, il re degli uccelli, rappresentato con la testa, le ali, gli artigli, il rostro di un’aquila e, per il rimanente, con corpo e membra umane; figlio del demiurgo Kaśyapa [...] e di Vinatā, è il grande nemico della razza dei serpenti. ...
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Vanth Divinità etrusca dell’oltretomba, rappresentata dal 4° sec. a.C. in poi (ma forse già dal 5° sec.) come una figura femminile, per lo più alata. Suoi attributi sono spesso il rotolo iscritto, la fiaccola, [...] la spada, le chiavi e uno o due serpenti semiavvolti intorno agli avambracci; spesso associata al demone maschile della morte, Charun. ...
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(gr. Τιτυός) Mitico gigante dell’isola di Eubea, figlio di Zeus e di Elara. Nacque nelle profondità della terra, dove Zeus, timoroso della gelosia di Era, aveva nascosto Elara incinta. Per aver tentato [...] Latona, T. è condannato a giacere immobile mentre due avvoltoi (o serpenti) gli rodono il fegato che rinasce secondo le fasi lunari. ...
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uroboro Nella letteratura magica egizia di età ellenistica, animale simbolico a forma di serpente che morde o inghiotte la propria coda, realizzando la figura di un cerchio. La simbologia originaria dell’u. [...] ’eternità e del cosmo. L’immagine, che successivamente prese la forma anche di un drago, o di due serpenti, o di un drago e di un serpente che congiungono la bocca alla coda, è anche usata per rappresentare l’avvicendarsi della vita e della morte e ...
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serpente
serpènte s. m. [lat. serpens -entis, propr. part. pres. di serpĕre «strisciare»]. – 1. a. Nome comune di tutte le specie di rettili squamati appartenenti al sottordine ofidî, tutti caratterizzati dall’assenza degli arti posteriori...
serpentino1
serpentino1 agg. [dal lat. tardo serpentinus, der. di serpens -entis «serpente»]. – 1. Di serpente, proprio dei serpenti, o simile a quello dei serpenti: Marfisa l’occhio serpentino Di doglia volse e di superbia pieno (Berni);...