spregiare
Come ‛ dispregiare ' (v.), è il contrario di ‛ pregiare ', e significa quindi " disprezzare ", " non tenere in nessun conto ": Puossi far forza ne la deitade / ... bestemmiando quella, / e [...] spregiando [" despiciendo ", Serravalle] natura e sua bontade; / e però lo minor giron suggella / ... chi, spregiando Dio col cor, favella, " bestemmiando e dimostrando così il dispregio ch'egli sente in cuor suo per Dio " (Scartazzini-Vandelli, a If ...
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Caorsa
Adolfo Cecilia
. L'antica città celtica di Cahors, capoluogo dei Cadurci, il cui nome originario, Divona, si trasformò poi in quello di Cadurcum (‛ Caturgium ' per Benvenuto e il Serravalle, [...] ‛ Cadurcum ' per il Lombardi), raggiunse la sua maggior floridezza tra il XII e il XIV secolo. Sviluppò infatti le proprie istituzioni comunali sotto il dominio dei conti di Tolosa (salvo un breve periodo ...
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musare
Alessandro Niccoli
Con il significato di " stare oziosamente a guardare ", " attardarsi ", compare in If XXVIII 43 Ma tu chi se' che 'n su lo scoglio muse [" indugi ", Anonimo; " expectas ", [...] Serravalle], / forse per indugiar d'ire a la pena...?
Ma cfr. il Castelvetro: " ‛ taci '; con ciò sia cosa che D. guardasse e non parlasse " (così anche il Daniello); e il Venturi: " ‛ Andar musando ' vuol dire in lingua corrente ‛ andar investigando ...
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(o Montalbano) Catena collinare (614 m) che separa il bacino di Firenze da quello di Fucecchio. Costituita di terreni in prevalenza cretacei, corre in direzione NO-SE ed è limitata dal valico di Serravalle, [...] a NO, e dalla gola della Gonfolina, a SE. Le pendici inferiori sono rivestite da vigneti, mentre in alto si stendono prati e boschi ...
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tomare
Andrea Battistini
La voce compare solo nella Commedia, sempre in rima. In If XVI 63 'nfino al centro pria convien ch' i' tomi, significa " cadere a capo in giù "; bene il Serravalle: " Tomare [...] in Italia est tenere caput in terra et pedes superius elevatos ".
Qui D. anticipa la situazione di If XXXIV 78-79, dove dice che, disceso al centro della terra, deve capovolgersi e salire verso il polo ...
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immollare [immolle, in rima, II singol. pres. incl.]
Luciano Graziuso
A If XII 51 Oh cieca cupidigia.../ che sì ci sproni ne la vita corta, / e ne l'etterna poi sì mal c'immolle!, il Serravalle annota: [...] " ‛ stare in aqua ' dicitur: ‛ Tu te molla '; idest diu in aqua manes '. Et ita isti tyrampni dicuntur ‛ mollari in sanguine ' ", precisando che si tratta di " vulgare lombardicum ", cioè di area settentrionale. ...
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rezzo
Deverbale aferetico di ‛ orezzare ' (v. OREZZA), che ricorre solo in poesia, ed è sempre in rima. Il senso proprio di " luogo in ombra " (" Rezzo, proprie est locus in quem radii solares non possunt [...] intrare ", Serravalle) è messo in particolare risalto dalla contrapposizione ‛ a sole ', in Rime CIII 57 tanto dà nel sol quanto nel rezzo / questa scherana micidiale, dove tutta l'espressione " probabilmente significa ‛ di giorno e di notte '; ...
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labere
Bruno Basile
Il latinismo ricorre solo, in rima, in Pd VI 51 atterrò l'orgoglio de li Aràbi / che di retro ad Anibale passaro / l'alpestre rocce, Po, di che tu labi, " oriris sive fluis " (Serravalle), [...] dato che " viene da ‛ labor laberis ' che in latino significa ‛ cagger ' e ‛ sdrucciolare ', e questo dice per dimostrar propriamente ove esso Annibale passò le dette alpestre rocce " (Landino).
Il Buti ...
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latrare
Bruno Basile
Il comune riferimento all' " abbaiare ringhioso " di un cane compare in If VI 14 Cerbero... / con tre gole caninamente latra, riferito a un mostro che ha " tria guttura... tria [...] capita et tres latratus " (Serravalle) e il cui atteggiamento ripete la famosa figurazione di Virgilio (Aen. VI 417 " Cerberus... latratu regna trifauci / personat ").
Il passo di If XXX 20 [Ecuba] forsennata latrò sì come cane, / tanto il dolor le ...
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romito
Domenico Consoli
Come aggettivo, in Pg VI 72, dove l'ombra di Sordello è presentata tutta in sé romita (e prima posta / sola soletta, vv. 58-59), cioè " in sé raccolta e sola " (Vellutello; ma [...] per il Serravalle: " honesta, vel admirans, aut verecunda "), e, come variante (particolarmente diffusa nel gruppo Vaticano e in quello del Cento), in Pg III 50 la più romita via, mentre l'ediz. Petrocchi preferisce la lezione la più rotta ruina. ...
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serravalliano
agg. e s. m. [dal nome della località di Serravalle Scrivia, in Piemonte]. – In geologia, termine usato in Italia in sostituzione di elveziano per indicare il piano del miocene (penultimo periodo dell’era terziaria) compreso...
serrare
v. tr. [lat. *serrare, da serare «chiudere» (der. di sera «serratura, spranga di chiusura»), con doppia r per influsso di ferrum «ferro», oppure di serra «sega» per la forma seghettata di alcune specie di serratura] (io sèrro, ecc.)....